Migranti eritrei a Lempedusa trattati come prigionieri dei lager tedeschi: i dettagli
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ampedusa, migranti eritrei trattati come i prigionieri dei lager tedeschi: gli 8 eritrei trasferiti dal barcone con 450 migranti sono apparsi al personale del poliambulatorio della più grande delle Pelagie in grave stato di denutrizione e molto disidratati.
E’ un’infermiera che fa il paragone. «Ci porta alla mente gli effetti dei campi di concentramento tedeschi della seconda guerra mondiale tanto sono importanti gli stati di denutrizione e di disidratazione. Uno dei ragazzi che parla un po’ di inglese ci ha raccontato che per diversi mesi hanno potuto mangiare solo 30 grammi di pasta al giorno e nient’altro».
Nel corridoi ci sono due giovanissimi: li hanno medicati e aiutati a rifocillarsi, facendo ritornare loro il sorriso. In una stanza, in isolamento, è invece ricoverato un ragazzo al quale è stato diagnosticata la tubercolosi.
Sembra pelle e ossa, pesa 35 chilogrammi, ha 27 anni, e avrebbe trascorso «sette mesi drammatici» in Libia, dove sarebbe stata anche violentata. È una delle donne trasferite a Lampedusa dal barcone con 450 migranti e poi ricoverata nel pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Non parla, tanta è la stanchezza, ma anche la paura, che le incutono i ricordi che non riesce a cancellare. Ma appena arrivata in ospedale ha trovato la forza di gridare, indicando la figlia di 4 anni che era con lei: «non mangia da tre giorni, aiutatela, datele del cibo, subito, vi prego…». (Fonte “Il Mattino”)
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