Roma – Sono stati 31.250 i migranti sbarcati in Italia dal 1 gennaio al 10 maggio 2016. Sono questi i dati aggiornati a due giorni fa che fotografano il fenomeno migratorio in Italia. Anche se e’ di ieri la notizia di sbarchi di siriani, che fa temere un cambio della rotta dopo l’accordo Ue-Turchia, al momento giunge dall’Africa piu’ dell’80% del flusso di disperati che approdano sulle nostre coste. E’ quanto si legge nel ‘cruscotto’, il report elaborato su dati del Viminale e diffuso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione e sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate. Il ‘cruscotto’ presto diventera’ uno strumento agile e consultabile da chiunque, via web, per avere numeri reali e immediati sulle migrazioni. Ma ecco in dettaglio i dati. Rispetto allo stesso periodo dei due anni precedenti, c’e’ una leve flessione. Dal primo gennaio al 10 maggio 2014 infatti erano giunti 35.206 stranieri, e negli stessi mesi del 2015 gli arrivi erano stati 36.215; i 31.250 di quest’anno segnano dunque una flessione del 13,71% rispetto all’anno passato. Nell’arco dell’intero anno, nel 2014 si e’ registrato il picco, con 170.100 sbarchi nei dodici mesi, scesi a 153.842 nel 2015.
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n altro dato riguarda i migranti presenti nelle strutture temporanee, negli hot spot e negli Sprar (centri piu’ piccoli gestiti con gli enti locali) divisi per le diverse regioni. La parte del leone la fa La Lombardia, che vede 14.987 migranti sul suo territorio nei primi mesi del 2016, tallonata dalla Sicilia che ne vede 13.730 sul suo territorio rispettivamente il 13% e il 12% del totale nazionale). Si attestano a circa 8.000 per regione Veneto, Lazio, Piemonte, Campania e Toscana, mentre a circa 7.000 sono Puglia ed Emilia-Romagna. Seguono, ma con circa 4.000 migranti presenti sul territorio, Calabria e Friuli-Venezia-Giulia, Poi con circa 3.000 Liguria e Marche, con circa 2.000 Sardegna, Abruzzo, Trentino-Alto-Adige e Umbria. Ne ospitano poco piu’ di un migliaio Molise e Basilicata e solo 262 la Valle d’Aosta. I punti di approdo piu’ interessati al fenomeno degli sbarchi, sono 12. Nei primi mesi del 2016 fino al 9 maggio Augusta ne ha ricevuti 6692, Pozzallo 5225, Lampedusa 4429, Reggio Calabria 3184 e Messina 2657. Gli altri porti interessati sono Trapani, Palermo, Taranto, Catania, Cagliari, Crotone e Salerno.
Sempre nei primi mesi del 2016 si possono valutare anche le nazionalita’ dichiarate al momento dello sbarco e la parte del leone la fanno anche quest’anno i migranti provenienti dall’Africa. Il 14% dichiara di essere giunto dalla Nigeria, l’11% dall’Eritrea, il 10% dal Gambia, l’8% rispettivamente dalla Somalia e e dalla Costa d’Avorio, il 7% dalla Guinea, dal Mali e dal Senegal, il 6% dal Sudan e il 3% dall’Egitto. Sul restante 19% sono in corso le verifiche. Restano limitate per ora a poche centinaia i profughi che da terra giungono dal nord, anche se in quel caso la maggior parte sono afghani. Un capitolo a parte riguarda i minori stranieri non accompagnati. Nel 2014 sono stati 13.026, in leggero calo nel 2015 con un dato di 12.360 e dal primo gennaio a oggi sono stati 4541. Per quanto riguarda i richiedenti asilo, fino al 6 maggio sono stati 32.889. Di questi la maggior parte da Pakistan e Nigeria (oltre 5.000 per Paese) e solo 392 dalla Siria. Complessivamente 19.813 sono stati i richiedenti asilo dall’Africa, 10.680 dall’Asia, 1.654 da paesi geograficamente europei, 464 dalle Americhe. Le domande ancora pendenti e in corso di esame (esame che prevede tre gradi di giudizio) sono pero’ ancora 6.46. Delle richieste di asilo presentate 1358 sono state accolte con il riconoscimento dello status di rifugiato, 4.086 si sono visti riconosciuti lo status di protezione sussidiaria e 5.975 di protezione umanitaria; 19.713 richieste di asilo sono state invece respinte per una percentuale di 60% di no rispetto alle domande presentate. La maggior parte delle richieste accolte e’ quella di profughi siriani: 283 sono stati riconosciuti rifugiati, ad altri 33 e’ stata assegnata la protezione sussidiaria. Protezione umanitaria o sussidiaria che spera le mille unita’ in caso di nigeriani, pakistani, maliani e afghani.
VIDEO di repertorio dal nostro archivio
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