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Migranti, altri sbarchi massicci sulle coste italiane. Nel Paese divampa la rivolta anti-migrati (VIDEO)

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Un weekend da record: nei porti di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania sono giunte quasi 1500 migranti per un totale di quasi 7000 nel fine settimana. Il piano del Viminale prevede la ridistribuzione in varie regioni.

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ono circa 7000 i migranti giunti nel weekend sulle coste italiane. Dopo i quasi cinquemila sbarchi di venerdì, ieri è arrivata a Corigliano Calabro (Cosenza) la nave militare tedesca Rhein e a Bari la nave della marina inglese Echo, con a bordo in totale 1500 persone.

In dettaglio, una nave di Medici senza Frontiere è attraccata venerdì mattina al Porto di Salerno con 935 persone: 793 uomini, 125 donne (di cui sette in gravidanza) e sedici minori, di cui due neonati. Per il porto campano si tratta del ventunesimo sbarco dall’inizio dell’anno. Sempre venerdì a Vibo Valentia è approdata la nave di Save the Children, con a bordo 577 migranti di varie nazionalità: 367 uomini, 107 donne e 103 bambini sotto i cinque anni di età, 57 dei quali non accompagnati.

Nel canale di Sicilia, ieri, circa 850 persone sono state recuperate da un Guardiapesca e una donna, nel tragitto verso il porto di Brindisi ha dato alla luce in mare un neonato.

Nel porto di Bari ha attraccato la nave della Marina britannica Echo, con 644 persone soccorse nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. Poco dopo è approdata nel porto di Corigliano Calabro la nave militare tedesca Rhein con a bordo 923 migranti. Sulla Echo c’erano anche quattro donne incinte e 19 minori, tra cui una bimba di pochi mesi. Quello di Bari è il secondo sbarco in Puglia nel giro di poche ore, considerato che sabato mattina a Brindisi era arrivata la nave Aquarius dell’ong Sos Mediterranee con a bordo 860 persone, tra cui un bimbo nato durante la traversata verso la Puglia. Tutti i migranti sbarcati a Bari e Corigliano saranno trasferiti in diverse regioni in base al piano del Viminale. I minori non accompagnati resteranno in Calabria.

Questa enorme marea umana accolta nei porti di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania verrà ora ridistribuita secondo il piano migranti messo a punto dal ministero dell’Interno, in Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Umbria.

Solo a giugno sono stati 25mila i migranti giunti nel nostro Paese ed intanto in Italia divampano diverse rivolte anti-migranti. L’emergenza comincia a prendere una piega le cui conseguenze sono difficili da prevedere, e che comunque non promettono nulla di buono. Il caso più eclatante è quello scoppiato nel Messinese dove i cittadini di Castell’Umberto, con in testa il sindaco Vincenzo Lionetto Civa, hanno alzato le barricate per protestare contro l’accoglienza di 30 profughi minorenni in una struttura alberghiera inagibile. Il sindaco lamenta di non essere stato avvertito dalla prefettura.

“Non ritengo questo – ha scritto su Facebook – un atto di coinvolgimento istituzionale corretto per gli ovvi motivi di ricaduta sulla nostra comunita’”. Il primo cittadino si è quindi rivolto ai concittadini protestando sulla tempistica: “In una struttura dichiarata da mesi inagibile – scrive il sindaco – senza luce, con acqua fornita dal Comune di Castell’Umberto con morosità dal 2012 (regolarmente attivati da tempo tutti i procedimenti amministrativi di recupero) hanno provato a far entrare un gruppo elettrogeno….i cittadini hanno bloccato le vie di accesso… garantiti ingresso mezzi di pronto intervento”.

Ma le proteste non si limitano a questo caso. Focolai di rivolta si segnalano anche a Civitavecchia e a Ventimiglia.

‘Il governo dovrà prima passare sui nostri corpi’
“Altro che sbarchi a Civitavecchia. Governo e Pd dovranno prima passare sui nostri corpi. Siamo pronti a fare le barricate per bloccare la devastazione della città”, dice Barbara Saltamartini vice capogruppo alla Camera della Lega che annuncia una interrogazione parlamentare sul caso della cittadina portuale laziale. “Il Pd in nome dei suoi interessi economici – sottolinea – non guarda in faccia nessuno e con prepotenza e arroganza cala la mannaia dell’invasione. Se vogliono altre migliaia di immigrati se li portino a casa loro, non a Civitavecchia che come tutti dovrebbero sapere e’ una realta’ portuale che vive di turismo e navi da crociera”.

‘A Ventimiglia in scena il fallimento dell’Europa’
Stessa situazione a Ventimiglia. “Con circa 200 mila migranti che sbarcano ogni anno, la situazione è drammatica occorre che il governo faccia la sua parte e non scarichi sugli enti locali, cioè sui sindaci o le regioni, la sua incapacità e le sue responsabilità, anche perché le tensioni sociali stanno diventando preoccupanti”. Così il governatore della Liguria Giovanni Toti, in visita al campo Roja di Ventimiglia, torna sul tema dei migranti. “Con l’Europa che ci sbatte la porta in faccia – spiega Toti dai microfoni di Rai News24 – la sola soluzione è andare sulle coste della Libia e rimandare indietro le imbarcazioni. Ventimiglia, che ricordo è una frontiera chiusa, è l’esempio del fallimento delle politiche europee su un’accoglienza di migranti, per la maggior parte economici, che non possiamo soddisfare”.

A Corigliano è allarme minori
E intanto il sindaco di Corigliano, in Calabria, lancia l’allarme minori. Sono infatti 203 invece i profughi minorenni sbarcati dalla nave della marina militare tedesca Rhein cona bordo 923 immigrati soccorsi nel Mediterraneo. Nel gruppo sono presenti anche 14 donne in gravidanza, ma il vero allarme riguarda appunto proprio i minori non accompagnati. Il sindaco Giuseppe Geraci ha evidenziato “la grave situazione che si registra nelle strutture per l’accoglienza dei minori non accompagnati. E’ davvero una tragedia – ha detto il primo cittadino – non sappiamo dove mettere questi minori, dal momento che sia il palazzetto dello sport che la scuola sono saturi”.


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