Meta, violenza sessuale in Hotel, tour operator ascoltato in Aula: “Era molto scossa, mi disse di aver subìto uno stupro”
Il caso del presunto stupro avvenuto in un hotel di Meta ai danni di una turista inglese ritorna in Aula. Nel pomeriggio di ieri si è svolta una nuova udienza al Tribunale di Torre Annunziata durante la quale i giudici hanno ascoltato la testimonianza del tour operator: “Mi disse di essere stata stuprata in un’area nei pressi dell’albergo. Era molto scossa, turbata. Diceva di sentirsi male e di non ricordare molto”.
L’operatore turistico, riferiscono i colleghi di Positanonews, sarebbe stato uno dei primi ad ascoltare il racconto della donna prima della sua partenza da Meta.
Ad averla violentata, secondo l’accusa, sarebbero 5 ex dipendenti dell’albergo in cui alloggiava: A. Miniero, D. G. Gargiulo, F. De Virgilio, R. Regio e C. F. D’Antonio. Sono originari di Vico Equense, Torre del Greco, Portici e Massa Lubrense.
I 5 hanno sempre sostenuto la propria innocenza, anche se gli investigatori avrebbero assunto come prova le chat whatsapp avute dai 5 in quei momenti. L’ultima prova che li incastrerebbe è stata presentata una settimana fa: il DNA ritrovato sotto le unghie della donna, sulla schiena e sul reggiseno della donna sarebbe compatibile con il DNA degli indagati.
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