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Castellammare di Stabia

Leggi discriminatorie; è scontro tra Chiesa e Stato per il Ddl Zan

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n comunicato del Vaticano ha criticato alcuni aspetti del ddl Zan, inasprendo la questione relativa alle leggi discriminatorie

Nei mesi scorsi è giunto in parlamento un nuovo disegno per un decreto legge ad opera di Alessandro Zan che prevedeva l’inasprimento delle pene contro le discriminazioni a sfondo sessuale, ma la situazione si è complicata portando alla spaccatura dell’opinione pubblica

L’intervento del Vaticano

La Chiesa ha espresso la sua in merito alla faccenda, chiedendo al governo di rivedere alcuni punti presenti nel disegno del decreto, che secondo loro andrebbe contro gli accordi stabiliti tra Chiesa e Stato con i Patti Lateranensi del 1929, modificati l’ultima volta nel 1984.

Il Vaticano ha insistito sulla libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero attraverso la parola e altri mezzi di comunicazione.

La vera paura della Chiesa è che alcuni suoi esponenti, che hanno manifestato pubblicamente atteggiamenti omofobi, possano finire nel mirino del nuovo decreto, andando così a danneggiare ulteriormente l’immagine di una delle autorità più antiche e potenti del mondo

Il pensiero del popolo

Negli ultimi anni, casi di discriminazione sessuale sono in forte aumento, segno probabilmente dell’aumento della comunità LGBT, che da sempre combatte per affermarsi nella società e per arginare gli episodi di discriminazione; non sempre queste persone si dimostrano forti abbastanza da lottare per ciò che gli è concesso di diritto, e molto spesso essi si arrendono e si nascondono da occhi indiscreti portando avanti un opera di sopravvivenza.

L’opinione pubblica, a tal proposito, è divisa in due; da una parte vi sono quelle persone che non hanno problemi nei confronti di coloro che hanno gusti sessuali diversi dai propri e accettano di buon grado la loro presenza all’interno della società, mentre dall’altra vi sono persone che non perdono l’occasione di dire la loro, spesso utilizzando modi e linguaggi inappropriati

L’Italia è un paese che ultimamente sta diventando sempre più variegato grazie alla presenza di persone di diverso colore, religione e gusti sessuali, ma ciò non deve essere motivo di rabbia o di frustrazione, bensì un’occasione per aumentare il proprio bagaglio umano e culturale.

Le persone devono mettersi in testa che non sono le differenze a fare di qualcuno una persona cattiva, ma i gesti… e che la vera cattiveria sta proprio nel ripudiare qualcuno a priori perché “diverso”

Leggi discriminatorie; è scontro tra Chiesa e Stato per il Ddl Zan/Antonio Cascone/redazione


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