Le quattro assenze fantasma del Napoli: contro la Lazio vince e convince

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Il Napoli vince e convince contro la Lazio, nonostante l’assenza di quattro titolarissimi

In un San Paolo, che a colpo d’occhio sembrava deserto (all’interno dell’impianto di Fuorigrotta erano presenti soltanto 20mila tifosi), il Napoli ha giocato contro la Lazio per il match valido per la prima giornata di ritorno della Serie A.

Intorno alla partita di ieri serpeggiava un’atmosfera di preoccupazione perché gli azzurri in occasione di questa sfida avrebbero dovuto far meno di quattro titolarissimi: Koulibaly, Allan, Hamsik ed Insigne. Quattro assenze che sulla carta avrebbero potuto pesare sul piano di gioco, soprattutto dopo la pausa natalizia che non è mai stata proficua per il Napoli.

Assenze che però non si sono fatte notare grazie al turnover di Carlo Ancelotti, che ha permesso di avere giocatori sempre pronti a subentrare nei momenti del bisogno.

Maksimovic, chiamato in causa per sopperire all’assenza di Koulibaly, continua a mantenere alte le aspettative dopo quanto dimostrato nelle sfide di Champions League. Al centrocampo Ancelotti sperimenta ancora una volta Diawara definendolo, a fine partita, come un giocatore versatile che può giocare in un centrocampo sia a tre che a quattro. Non gli sono di certo mancate delle critiche secondo cui il numero 42 del Napoli deve comunque migliorare alcuni aspetti nell’impostazione.

Discorso diverso invece per Fabian Ruiz, che ieri ha estasiato tutti, prendendo la squadra in mano e manovrando il gioco con grande personalità. In pochi mesi lo spagnolo è diventato una certezza con i suoi movimenti mai sbagliati e con giocate mai scontate. Un centrocampista che si muove sull’intero rettangolo di gioco: in copertura come in attacco dove sfiora il gol.

Anche nel reparto offensivo troviamo una novità, dal primo minuto di gioco il tecnico azzurro schiera la coppia Mertens-Milik che ha dimostrato di avere una certa affinità. Arek ha saputo interpretare il lavoro di Dries con cui gli ha portato via l’uomo, così dà mettere in difficoltà la difesa laziale e trovarsi in più occasioni davanti alla porta per trovare il gol.

Il match di ieri, malgrado i quattro legni colpiti potevano trasformarlo in una goleada, è un chiaro segnale che il Napoli anche in assenza di giocatori importanti, ha a disposizione una “panchina” che può subentrare in qualsiasi momento. Un segnale importante in vista delle sfide di Coppa Italia e Europa League che si profilano all’orizzonte.

A cura di Antonio Gargiulo

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