L’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Lewis M. Eisenberg, è stato in visita al Parco Archeologico di Ercolano
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’Ambasciatore degli Stati Uniti assieme alla moglie Judith Eisenberg per le strade dell’antica Ercolano hanno potuto ammirare e apprezzare la bellezza e l’unicità del sito di Ercolano così come unica risulta la collaborazione tra tutti gli enti coinvolti.
Gli onori di casa del Direttore Francesco Sirano che ha accolto l’Ambasciatore e la consorte conducendoli attraverso le vie del Parco “Onorato e felice” si dichiara il Direttore Sirano che ha accompagnato la coppia alla scoperta del sito illustrando i monumenti e le case più significative. Il Direttore ha anche condiviso la visione strategica che il Parco sta seguendo sia nella conservazione programmata, sia nell’attività di valorizzazione dello straordinario patrimonio materiale e immateriale di Ercolano antica. “E’ un piacere particolare – ha aggiunto il Direttore – ricevere l’ambasciatore degli Stati Uniti anche perché Ercolano beneficia da oramai 17 anni del sostegno e del supporto del Packard Humanities Institute, sotto la guida illuminata del suo presidente Dr. David Packard, secondo un modello di collaborazione pubblico-privato ancora oggi unico in Italia che consente di condividere saperi, competenze pluridisciplinari e ricerche per realizzare buone pratiche da mettere a disposizione anche di altri siti”.
Entusiasta l’Ambasciatore, che ha espresso il desiderio di tornare presto in visita nell’antica città, ha definito il Parco Archeologico di Ercolano un sito di straordinaria bellezza, e ha anche sottolineato l’efficacia della partnership pubblico-privata con il Packard Humanieties Institute nella conservazione del sito.
Di tempi cambiati parla la manager dell’Herculaneum Conservation Project, Jane Thompson “al Parco Archeologico di Ercolano oggi tra un eccellente team di colleghi funzionari e il direttore alla guida vi è ormai una trasversale capacità di comunicazione oltre che entusiasmo e orgoglio per i ruoli assegnati come prova che il partenariato transatlantico pluriennale può fare salti da gigante e diventare un precedente per il patrimonio culturale di tutto il mondo ma anche per l’investimento di privati nel Sud Italia”.
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