La Repubblica
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aleotto fu il romantico e sempreverde Televideo, restituito alla sua nobiltà mediatica e ai fasti dell’era ante web dalla sdegnata reazione di Aurelio De Laurentiis, che a quanto pare s’abbevera sempre al servizio di informazione teletext della Rai: lanciato nell’ormai lontano 1984. Alla pagina 243, nella sezione dedicata al calcio, il presidente ha letto ieri mattina poche righe che l’hanno fatto sobbalzare. “Se il Napoli non arriverà al secondo posto, De Laurentiis potrebbe congedare Sarri e puntare subito su un altro allenatore. Piace Montella…”. Apriti cielo. La semplice ipotesi è stata considerata dal presidente destabilizzante e passibile dunque di un’immediata smentita: che se non altro ha spinto la società a interrompere il suo silenzio, a poche ore dalla partita contro l’Atalanta. Comunicato numero 2, dopo quello contro Mediaset di due settimane fa, che era servito invece a confutare un servizio sgradito sul futuro di Higuain. Stavolta il Napoli si è infuriato con Televideo, “reo” di aver alzato un polverone sulla panchina e meritevole di una severa risposta. Parole chiare, finalmente: che metteranno fine alle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane e favorite dal silenzio della società, al solito in ritardo e in affanno sul fronte mediatico. Basti pensare che solo ieri pomeriggio (con un simpatico tweet) sono arrivati da Castel Volturno i complimenti al Crotone per la sua promozione in A: un traguardo tagliato dalla formazione calabrese venerdì scorso. Meglio tardi che mai…
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