A
ggiunge sulla propria pagina Facebook “Nel nostro Paese la richiesta di cannabis a uso medico è in costante aumento, ma le associazioni dei pazienti segnalano da tempo ritardi, disservizi e una diffusa mancanza di scorte in farmacia”.
E continua “Sono veramente colpita dalle legittime richieste che mi arrivano dalle famiglie e da tutti i malati. Voglio rassicurali che farò ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis a uso medico e che possa essere garantita quella continuità terapeutica alla quale avete diritto. Ho deciso quindi, di aumentare l’importazione di cannabis terapeutica dall’Olanda. Ho scritto al ministro della Salute olandese, Hugo De Jonge, per chiedere l’invio di ulteriori 250 kg del prodotto, in aggiunta ai 450 kg già concordati sia per il 2018 che per il 2019. Oltre il 50% in più. In aggiunta alla produzione nostrana dell’Istituto Chimico Farmaceutico militare di Firenze e all’importazione dalla Germania”.
Conclude la Ministro della Salute “Questo è solo il primo passo di un percorso di attenzione che conto di rafforzare sempre di più nel tempo. Una somministrazione ‘a singhiozzo’ e discontinua di cannabis, come di qualsiasi altro medicinale, mette a rischio i pazienti perché non garantisce i benefici che si ottengono solo grazie alla continuità terapeutica”.
Scrive la Ministro:
Spettabile Comitato
leggo con reale partecipazione le legittime richieste delle quali si fa portavoce e rassicuro tutti i malati che faremo ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis ad uso medico e possa essere garantita quella continuità terapeutica alla quale avete diritto.
Su questo punto abbiamo rafforzato le dotazioni dello Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze oltre a sollecitare gli uffici competenti che dovranno affrontare questa problematica in tempi rapidi.
Sul tema invece della semplificazione della dispensazione della cannabis ad uso medico proprio lo scorso 12 luglio, è stato pubblicato in G. U. il Decreto che ho firmato lo scorso 25 giugno, avente ad oggetto l ‘ “aggiornamento dell’elenco dei medicinali di cui all’Allegato Ili-bis del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 “, che ho fortemente voluto e che oltre a semplificare la prescrizione dei medicinali di origine vegetale a base di cannabis, sancisce l’uso della cannabis nella terapia del dolore in senso ampio a dimostrazione del fatto di quanto questa tematica mi stia a cuore.
Si tratta certamente di una delle tappe di un cammino che dovrà necessariamente portare ad esaudire le numerose questioni ancora pendenti, tra le quali la formazione e l’aggiornamento dei medici di MMG oltreché l’assicurazione di una quantità di prodotto adeguata alla richiesta; per questo stiamo interessando anche vari attori istituzionali internazionali. Per questo motivo vi comunico che ho provveduto a chiedere immediatamente al Ministro della Salute dei Paesi Bassi, per dare una pronta risposta alle vostre sollecitazioni e di tutti coloro che hanno la necessità di accedere a questo presidio, di voler fornire un ingente quantitativo di cannabis perché sia impiegata per gli scopi terapeutici.
Dal giorno del mio insediamento come Ministro della Salute sto lavorando con grande determinazione perché il S.S.N. possa sempre più rispettare i principi di universalità, uguaglianza ed equità previsti dalla legge.
Giulia Grilo
Sulla pagina della Ministro ci sono diversi commenti. Ne riportiamo qualcuno:
Santa Solo chi ha passato momenti di angoscia vedendo i propri amici familiari stare male perché non si trovava più cannabis nelle farmacie può gioire oggi. Perché solo noi sappiamo cosa vuol dire sentirsi impotenti difronte al dolore e alla sofferenza. Garantire un aumento nelle importazioni è un primo grande passo. Non è di certo la soluzione ma una risposta concreta al bisogno dei malati seriamente preoccupati di rimanere di nuovo senza. Una priorità che doveva essere affrontata tempestivamente e ringraziamo il ministro per aver avuto la sensibilità di capire le priorità da seguire. Adesso si deve andare avanti assicurando a tutti i malati di tutta Italia una omogenea regolamentazione. La formazione medica, l’erogazione a carico del servizio sanitario nazionale e l’apertura a nuovi produttori in Italia. La partenza è buona l’apertura da parte del ministro c’è stata. Ora attendiamo con ansia che si concretizzi anche questo nuovo passo. Noi non ci fermeremo. Ora più che mai. Andiamo avanti
Andrea È una pianta, che cresce ovunque, sicuramente meglio in Italia che nelle serre olandesi, cosa continuiamo a importare, non ha senso, autoproduzione e autorizzazioni alla coltivazione della cannabis terapeutica ai nostri agricoltori, se dobbiamo fermarci al discorso della terapeutica, poi per tutto il resto c’è bisogno di andare oltre.
Silvia Io ho un encefalopatia per fortuna stabile. Non rientro nel target oltre 30 anni di sieropositiviti. Ma non hai l’AIDS e vero. È anche vero che fumo. Quindi mi devo sentire una fuorilegge? Mi sento forse come i migranti, ghettizzata. Faccia qualcosa Signora Ministro
Adduso Sebastiano
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