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La Givova Scafati va sotto 2 a 0 in semifinale, Gara 2 è nelle mani di Udine

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Anche gara due della semifinale playoff è andata all’Old Wild West Udine, vittoriosa 84-79 al termine di una gara arcigna e combattuta dall’inizio alla fine, che ha però premiato la squadra più lucida e determinata nelle fasi conclusive. Con lo statunitense Gaines protagonista della più classica delle giornate storte, la cattiveria agonistica non è bastata alla Givova Scafati per far suo un incontro che, per lunghi tratti, ha dato l’impressione di poter vincere.

Così, al palasport “Primo Carnera”, i padroni di casa hanno messo un altro prezioso tassello, portandosi 2-0 nella serie, che ora si sposta al PalaMagano, dove venerdì sera si disputerà gara tre (ore 18:00).

LA PARTITA

Tommaso Marino in panchina contro Udine
(ph. Giacomo Lodolo)

Lo statunitense Johnson comincia l’incontro di gran carriera, rendendosi protagonista del 6-2 con cui l’Old Wild West è già avanti al 3’. Thomas e Palumbo rispondono però subito ai colpi inferti (8-6 al 4’). Errori in fase realizzativa caratterizzano il gioco di entrambi i quintetti nella parte centrale del primo quarto. Con le due triple consecutive di Amato, i friulani tengono la testa della sfida (16-10 al 7’). I due tecnici danno spazio agli uomini delle rispettive panchine, per tenere tutti mentalmente nella sfida. I viaggianti chiudono la prima frazione disponendosi a zona in difesa, riuscendo così a mettere in difficoltà l’attacco avversario e finendo sotto di sole
due lunghezze (18-16).

E’ Rossato l’uomo in più della Givova, che, in avvio di secondo quarto, riporta il punteggio in parità (21-21 al 12’). Il primo vantaggio ospite arriva al 15’ e porta la firma di Musso (26-27). E’ però un vantaggio effimero, perché Foulland e Antonutti rimettono Udine nuovamente con il naso avanti, facendo valere la loro fisicità sotto canestro (34-29 al 17’). Puntando su contropiede e transizione, i gialloblù, con Sergio sugli scudi, costruiscono un parziale di 4-12 che riporta prima il punteggio in parità (35-35 al 18’) e poi li conduce in vantaggio all’intervallo (38-41), nonostante la pressione difensiva a tutto campo dei bianconeri.

Luigi Sergio in azione contro APU Udine

Il vantaggio scafatese dura pochi minuti nella ripresa, il tempo che i due statunitensi di casa piazzino i canestri del 44-43 al 22’. Un colpo subito da Thomas lo costringe a sedersi in panchina. Coach Finelli abbassa allora il quintetto, ma subisce l’iniziativa di Foulland sotto le plance, anche se il punteggio si mantiene in parità (48-48 al 25’). Ci pensa allora Giuri a fare la voce grossa, ma gli risponde implacabilmente Sergio (53-56 al 28’), dando ragione al proprio tecnico che lo schiera da ala forte “atipica”. Coach Boniciolli dispone quindi i suoi a zona e trova in Amato un prezioso terminale offensivo, capace di portare sul 59-56 i padroni di casa a fine terzo quarto.

Con Gaines in serata storta e richiamato in panca, la Givova Scafati si dispone di nuovo a zona, per provare a sorprendere ancora una volta gli avversari, che invece tengono bene botta (66-61 al 32’). Ritorna in campo Thomas e la sua presenza si avverte in maniera tangibile (66-63 al 33’). Johnson sale in cattedra e, nonostante i tentativi di Marino e soci, prende i compagni per mano e, con la sua mano calda dalla lunga distanza, li conduce avanti 78-73 al 38’. I centri del capitano, di Cucci e di Thomas permettono ai viaggianti di portarsi sotto 79-77 a 49’’ e 82-79 a 22’’ dalla fine. Ma il ricorso al fallo sistematico agevola Udine (bene Giuri), che chiude i giochi
definitivamente 85-79.

LE DICHIARAZIONI

Il coach Alessandro Finelli: “E’ normale che in questo momento ci sia un po’ di delusione e scoramento, mista a rabbia. Ma non è finita. E’ vero che siamo sotto 2-0 nella serie, ma abbiamo disputato una gara due migliore rispetto alla precedente, in cui la difesa è stata più efficace e siamo stati dentro la partita dall’inizio alla fine. Possiamo poi recriminare per qualche fischio inopportuno degli arbitri, che ha penalizzato la nostra difesa fisica ma corretta”.

“Registriamo dei miglioramenti, ma non tutti i nostri giocatori sono ancora dentro la serie, quindi abbiamo ampi margini di miglioramento. Possiamo vincere le prossime due gare e riportare la serie in parità,
consapevoli che a Udine in gara cinque possiamo imporci. Dobbiamo voltare pagina, capire cosa dobbiamo migliorare ancora e lavorare insieme per trasformare il PalaMangano in un fortino inespugnabile, approfittando del ritorno dei nostri tifosi sugli spalti”.

I TABELLINI

OLD WILD WEST UDINE – GIVOVA SCAFATI 85-79
OLD WILD WEST UDINE: Johnson 19, Deangeli, Amato 12, Schina 1, Antonutti 13, Agbara n. e., Mian 4, Foulland 8, Giuri 12, Nobile 7, Pellegrino 2, Italiano 7. Allenatore: Boniciolli Matteo. Assistenti Allenatori: Martelossi Alberto e Finetti Carlo.
GIVOVA SCAFATI: Gaines, Musso 8, Palumbo 8, Marino 14, Thomas 14, Cervi 3, Rossato 12, Sergio 15, Benvenuti, Cucci 5. Allenatore: Finelli Alessandro. Assistente Allenatore: Di Martino Umberto.
ARBITRI: Catani Marco di Pescara, Chersicla Andrea Agostino di Oggiono (Lc), Bartolomeo Antonio di Lecce.
NOTE: Parziali: 18-16; 20-25; 21-15; 26-23. Falli: Udine 22; Scafati 24. Usciti per cinque falli: Mian, Cucci. Tiri dal campo: Udine 27/63 (42,9%); Scafati 27/64 (42,2%). Tiri da due: Udine 15/34 (44,1%); Scafati 17/33 (51,5%). Tiri da tre: Udine 12/29 (41,4%); Scafati 10/31 (32,3%). Tiri liberi: Udine 19/30 (63,3%); Scafati 15/24 (62,5%). Rimbalzi: Udine 41 (10 off.; 31 dif.); Scafati 37 (7 off.; 30 dif.). Assist: Udine 15; Scafati 12. Palle perse: Udine 10; Scafati 8. Palle recuperate: Udine 3; Scafati 2. Stoppate: Udine 1; Scafati 2. Spettatori: 500.


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