La Curva B ha dichiarato apertamente guerra a De Laurentiis
La spaccatura c’è e si vede. E si sente soprattutto. La Curva B ha dichiarato apertamente guerra ad Aurelio De Laurentiis. Sabato sera l’ennesima contestazione nei confronti del patron che si trova ancora in Cina. Per accentuare ancora di più la rottura gli ultrà di quel settore hanno deciso di schierarsi dalla parte dell’allenatore con lo striscione: “Sarri uno di noi”. Si protesta per il caro biglietti che senza dubbio c’è stato. “Adl bagarino”, si è urlato per quasi tutta la partita con il Chievo. Ai tifosi proprio non è andato giù il costo del tagliando che per le grandi partite è salito a 40 euro. Una cifra alta che si paga di solito per altri settori e non per quelli popolari. Se si considera poi che lo stadio cade a pezzi e non ci sono i bagni allora ci si rende conto che c’è stata una forzatura incredibile. Quindi, premesso tutto ciò va detto che sarebbe il caso di trovare un punto di incontro per evitare di stare divisi in casa.
I grandi obiettivi si raggiungono quando si rema tutti dalla stessa parte. Attaccare De Laurentiis con cori e offese non porta a nulla. Sabato sera c’è stata una parte di pubblico che ha reagito con i fischi alla protesta. Una presa di posizione importante ma che non cambia le cose. Quindi, sarebbe il caso di incontrarsi per trovare un punto di incontro per risolvere il prima possibile la questione. Anche perché con il passare del tempo potrebbe diventare pesante e con il Napoli che deve stare sereno e tranquillo non sarebbe il caso. Inutile dire che anche don Aurelio deve fare la sua parte. Quando tornerà dalla Cina dovrà trovare il modo per far pace con la sua gente in modo tale da non dare vantaggi alla Juventus ma a tutte le altre avversarie che vogliono arrivare prima del Napoli.
I
l Roma
Lascia un commento