Nel corso della 13esima puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, è intervenuto in diretta Ciro Polito, Direttore Sportivo in pectore della Juve Stabia. Il dirigente gialloblù ha analizzato il momento delle Vespe.
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ueste le parole di Polito:
Sono contento di aver conseguito l’abilitazione da Direttore Sportivo. Era il percorso giusto da fare dopo aver appeso i guantoni al chiodo e mi permette finalmente di lavorare appieno e senza limitazioni per la Juve Stabia.
Sono arrivato alla Juve Stabia grazie a Fabio Caserta, che mi convinse a venire a Castellammare dopo l’infortunio di Stefano Russo. Con Fabio ci lega una lunghissima amicizia, e sono felice di poter lavorare con lui; non posso che parlare benissimo di Fabio, come persona e come allenatore.
Soddisfazione per il rendimento Branduani? Assolutamente sì; devo dire però che, rispetto a quando ero calciatore, vivo tutto con molta più tensione. Da portiere ero sempre tranquillo anche nei momenti più difficili, ora invece tutto mi coinvolge di più. Anche la super parata di Branduani contro la Reggina l’ho vissuta con enorme tensione: mi ha fatto sobbalzare sul sediolino del Menti!
Ad oggi faccio fatica ad individuare calciatori che potrebbero sia partire che arrivare. Penso che tutti gli elementi arrivati stanno dando il loro contributo, quindi non saprei chi vedere lontano dalla Juve Stabia in vista del prossimo mercato. Considerando, inoltre, che si tratta di un organico con 19 giocatori nuovi rispetto alla scorsa stagione, direi che i ragazzi si sono ambientati ed amalgamati in modo assolutamente celere. Potremo fare qualcosa per affinare i dettagli, ma nulla di rivoluzionario. Il 95% della squadra è questo e resterà questo: poi ovviamente, qualora dovesse capitare qualche buona occasione la coglieremo. Siamo alla finestra senza urgenze particolari.
Il rapporto col Presidente Manniello? Con lui ho un legame vero, sincero e schietto, non solo ora ma anche quando ero ancora un calciatore. Devo ringraziarlo perché mi ha offerto l’opportunità di cimentarmi in questa nuova veste entusiasmante. Dal canto mio cerco quotidianamente tutta la mia lealtà per portare in alto, per quello che mi compete, la Juve Stabia. Credo che ci sia da essere soddisfatti del nostro cammino.
Sono obiettivo nelle analisi. Vedremo a fine campionato dove saremo ma penso che la Juve Stabia abbia qualche punto in meno di quanto avrebbe meritato. Le partite col Matera, col Siracusa, con la Caserta, solo per guardare alle ultime, ci avrebbero potuto riservare, con un po’ di fortuna in più, risultati diversi. Concentriamoci però sul da farsi e non su quello che già abbiamo fatto.
Sabato ci aspetta contro l’Andria una gara da non prendere sotto gamba. E’ un campionato in cui non ci sono organici scarsi o squadre materasso: chiunque può fare risultato ovunque. Dobbiamo continuare a mettere il cuore in campo contro tutti, anche perché la classifica è molto corta: bastano un paio di partite negative per andare in basso, o positive per fare un balzo in classifica.
Iannini? Con lui c’è stata una chiacchierata, un approccio circa un mese fa. Ma va nell’ottica di essere sempre vigile per cogliere eventuali occasioni. Ad oggi è finita lì; ripeto: quest’anno non vogliamo prime donne ma elementi equilibrati, in campo e fuori . Se arriverà qualcuno dovrà mettersi al servizio della squadra anteponendo gli interessi della Juve Stabia ai propri. In tal senso gli esempi sono Paponi, Morero e Matute, calciatori importanti che hanno sposato il nostro progetto e le nostre condizioni economiche senza alcuna esitazione. Il mix di calciatori di esperienza e giovani, su cui basare il futuro anche economico della Juve Stabia, sta facendo le nostre fortune.
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