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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, Moretti: “Elia mi ha impressionato più di tutti. Serie B? Un sogno…”

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Le parole di Vincenzo Moretti

E’ partito questo pomeriggio il Memorial Gianni Scalera, giunto all’undicesima edizione. Un grande torneo, con l’organizzazione che lavora per tutto l’anno, che acquisisce, nel tempo e negli anni, sempre maggiore importanza. In questa edizione, ancora più squadre: tra queste anche la Juve Stabia e la Paganese. Una tre giorni di calcio dove le categorie 2003, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012 si sfederanno sul terreno di gioco del Talamonti, del Ferona e in finale sul Pinto di Caserta. Tra le partecipanti anche i padroni di casa dell’Intercasertana Vincenzo Moretti, Boys Melito, Virtus Junior Napoli, Real Carinaro, Dea Diana, Maddaloni Accademy e tante altre.

Ne abbiamo approfittato per parlare con Vincenzo Moretti, ex calciatore della Juve Stabia:

Che effetto ti ha fatto vedere le vespe ottenere la promozione in Serie B?
“Da ex non posso che esserne contento. E’ stato un campionato di grandissimo livello, nessuno si aspettava che la Juve Stabia potesse arrivare prima in classifica visto le compagini inserite nel Girone C. Mi viene da pensare alla Casertana che sulla carta aveva allestito una squadra di tutto rispetto. Quindi onore a mister Caserta che ha fatto davvero un grandissimo campionato. La Juve Stabia era partita in sordina, con una rosa da Serie C. Mentre altre squadre avevano allestito una squadra da categoria superiore. Io ho vinto 7 campionati di Serie C, mi reputo abbastanza esperto quindi. I campionati che ho vinto li ho vinti sempre con giocatori che conoscono bene la categoria. L’unica volta che mi è capitato di vincere il campionato con calciatori di livello superiore era al Genoa. Lì addirittura scesero alcuni calciatori dalla Serie A. Ma in genere i campionati di Serie C si vincono con calciatori di Serie C”.

La Juve Stabia costruisce sempre una rosa con un mix di calciatori esperti e giovani. Tra quest’ultimi ci sono tre che hanno disputato un ottimo campionato. Chi ti ha stupito di più tra Giacomo Calò, Alessandro Mastalli e Salvatore Elia?
“Elia ho avuto l’occasione di poterlo osservare più volte, ma anche gli altri due. Mi sono sembrati calciatori esperti per la categoria, hanno giocato senza il peso di dover giocare con calciatori più grandi. Ma Elia è stato quello che mi è saltato più agli occhi. La Juve Stabia ci ha visto lungo con questi tre ragazzi, ma onore e merito anche a chi ha avuto il coraggio di buttarli dentro. Oggi non è mai facile lanciare giovani, soprattutto in una piazza come Castellammare che pretende sempre molto. Alla fine i risultati hanno dato ragione alla società e al mister. Merito anche ai veterani perchè senza di loro i giovani difficilmente riescono a portare a casa il risultato”.

Aver vinto troppo presto il campionato (20 aprile,ndr) ha pesato sulla sconfitta in Supercoppa? Forse si è staccata un po’ la spina?
“Io toglierei il forse. Con tutto il rispetto per gli altri gironi, ma nel gruppo C c’erano più pressioni da sopportare. Credo che alla fine sia anche giusto che abbiano staccato la spina, il loro obiettivo era vincere il campionato. Io penso che la Supercoppa la vince la squadra che ha accumulato meno stress durante il campionato. Il campionato della Juve Stabia sembrava finito ad un certo punto, ma poi si è riaperto improvvisamente. E’ stato un anno durissimo sotto tutti i punti di vista. Mollare in questi casi è anche giustificabile”.

a cura di Ciro Novellino

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