Juve Stabia, il grande ex Nazzareno Tarantino sarà il secondo di Guido Pagliuca, nuovo allenatore della Juve Stabia presentato stamane.
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arantino è stato uno degli eroi della fantastica promozione delle Vespe in Serie B al “Flaminio” di Roma il 19 giugno 2011 contro l’Atletico Roma. In particolare l’ex esterno offensivo di Cavese e Juve Stabia, nativo di Benevento, è stato decisivo nel siglare il rigore decisivo che consentì alle Vespe di superare il Benevento in semifinale schiudendo così alle Vespe la possibilità di affrontare in finale l’Atletico Roma (0-0 al Menti e 0-2 al Flaminio).
LA CARRIERA DI TARANTINO DA CALCIATORE ALLA JUVE STABIA.
Nazzareno Tarantino da calciatore è arrivato a Castellammare nella sessione di mercato invernale di inizio 2010. Quell’hanno ha contribuito alla promozione in C1 della Juve Stabia nel girone di ritorno con 9 presenze e due reti. L’anno successivo, quello della promozione in Serie B, Tarantino ha collezionato ben 24 presenze e tre reti. In Serie B nella stagione 2011-2012 altre 13 presenze e due gol prima di passare al termine della stagione al Treviso in Serie C1.
Complessivamente in gialloblè per Tarantino quindi 46 presenze e 7 reti, tra cui quella decisiva al Benevento nella semifinale playoff nel 2011.
Tarantino ha chiuso la carriera da calciatore proprio con Guido Pagliuca allenatore della Lucchese nel 2021.
Nel maggio 2014 con Pagliuca allenatore, Tarantino fu uno dei protagonisti in campo della promozione dalla D alla Lega Pro della Lucchese nella finale con la Correggese. Uno degli aneddoti più simpatici di quella finale vuole che la Lucchese fosse in svantaggio per 1-0 alla fine del primo tempo con un rigore fallito nel corso della prima frazione di gioco proprio da Tarantino.
Al termine del primo tempo Guido Pagliuca, allenatore della Lucchese, fece inviare a tutti i suoi calciatori un sms ai propri familiari in tribuna con su scritto: “Vinceremo questa partita”. Detto, fatto, perchè nella ripresa la Lucchese vinse quella finale per 2-1 in rimonta proprio al 92°. Episodio che la dice tutta su quanto Guido Pagliuca curi molto l’aspetto motivazionale delle proprie squadre.