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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, il podio gialloblu del 2 – 2 con il Trapani

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La Juve Stabia acciuffa in rimonta il Trapani, arrivato a condurre per 0 – 2 il match del Menti prima della reazione delle Vespe targata Tonucci e Forte

PODIO

Medaglia d’oro: a Giacomo Calò, vero faro per la rotta della Juve Stabia. Nelle giocate del centrocampista è contenuta buona parte della sorta della squadra stabiese, totalmente dipendente dalle giocate e dalla fantasia del prossimo regista del Genoa. In una giornata che pare stregata la gara di Calò si illumina alla distanza, migliorando col passare dei minuti. Poco incisivo, come tutti i suoi compagni, nel primo tempo, il numero 5 della Juve Stabia sale in cattedra nella ripresa mettendo il suo piede educato in entrambe le reti della rimonta stabiese. Al solito artistica la pennellata con cui da calcio piazzato manda in rete Tonucci, Calò fa di meglio a dieci minuti dal termine quando recupera il pallone da mediano vecchio stile per poi lanciarsi in una sortita sulla fascia da ala di altri tempi e tornare se stesso crossando al centro. Sulla sua palla Addae si addentrerà in area conquistando il penalty. Re Sole.

Medaglia d’argento: a Ivan Provedel, che continua a ricevere voti altissimi da quando è a Castellammare. Dopo la ruggine accumulata ad Empoli non vedendo il campo, il portiere friuliano sta facendo gli straordinari alla Juve Stabia a suon di grandissime parata. Ancora una volta il 22 gialloblu mette faccia, corpo e guantoni nel risultato delle Vespe, salvando i suoi compagni vicinissimi al definitivo tracollo. Da replay continui le sue parate su Taugourdeau e Pettinari, che nella ripresa sbattono sulla glaciale freddezza di Provedel, portiere essenziale e senza fronzoli, che si vede solo come e quando deve vedersi un estremo difensore si spessore. Ice Man.

Medaglia di bronzo: a Denis Tonucci, che entra di prepotenza nel match. Il secondo tempo della sfida al Trapani è per cuori caldi e forti, ideale per le caratteristiche dell’ex Foggia, che cancella in modo impeccabile l’imprecisa prestazione di Cittadella. Da guerriero barbaro il coraggio con cui Tonucci si fionda sul pallone di Calò, svettando sugli altri ventuno in campo per superare Carnesecchi, fino a quel momento insuperabile. Altrettanto furore il difensore lo mette dopo il pareggio stabiese, quando il Trapani torna ad affacciarsi dalle parti di Provedel, difendendo il portiere come il migliore dei bodyguard. Una prestazione per chiudere con gli ultimi messi fatti di guai fisici e svarioni inaspettati. Alla riscossa.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Marcel Buchel, impalpabile per tutta la durata della sua gara. Certamente l’ex Empoli e Bologna ha l’alibi di non essere al meglio della condizione ma è una giustificazione che non può durare in eterno per un calciatore di casa in Serie A. Rispolverato dopo parecchie settimane il 50 gialloblu pare non trovare la sua posizione, non riuscendo a garantire la quantità e soprattutto la qualità chiestagli da Caserta. Anche alla luce dell’anticipo con cui, rispetto al mercato di gennaio, è arrivato alla Juve Stabia, a questo punto ci si aspettava di vederlo più avanti tatticamente e fisicamente.

Medaglia d’argento: a Luigi Canotto, inciampato in una gara dove poco viene. L’esterno stabiese questa volta non riesce a “matare” la sua ex squadra come fatto nei due precedenti confronti, risultando forse colpito da una gara che per lui sa sempre di rivincita. Una la giocata “alla Canotto” della sua prestazione, macchiata dalla bruciante palla persa sulla tre quarti che innesca l’azione del raddoppio del Trapani. Calato forse troppo, dal punto di vista mentale, nel match, il 18 va fuori giri senza dare al motore stabiese i cavalli ulteriori tipici delle sue sgroppate.

Medaglia di bronzo: a Francesco Di Mariano, che si aspettava un esordio da titolare differente. Gli ultimi venticinque minuti dall’ex Venezia sono apprezzabili per ritmo e generosità ma due errori, diversi ma banali, pesano sulla sua partita. Dell’esterno è la doppia leggerezza che porta al vantaggio del Trapani, con il fallo non necessario commesso in zona pericolosa e la distrazione che non gli consente di notare la battuta veloce dei granata; nella ripresa da matita blu è l’errore con cui Di Mariano ciabatta il destro a pochi metri dalla porta di Carnesecchi.

Juve Stabia TV


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