La Juve Stabia impatta sulla Fidelis Andria conquistando la salvezza matematica ma rallentando nella corsa playoff
<strong>PODIO
Medaglia d’oro: a Michele Volpe, che timbra il suo primo gol con la Juve Stabia. Si dicono da tempo ottime cose del ragazzone con la maglia numero 90, che oggi ha lasciato vedere buona parte delle sue potenzialità, riprendendo la Fidelis Andria che era passata in vantaggio. Dopo l’errore, arrivato va detto in un’azione dal contesto confuso, ed il relativo palo, Volpe non si abbatte facendosi trovare pronto sul bel filtrante di Silipo. Gol “facile”, da attaccante che occupa l’area (figura spesso mancata nella stagione della Juve Stabia) e che può regalare alla punta ex Frosinone un finale di stagione da protagonista.
Medaglia d’argento: a Ugo Dell’Orfanello, a dir poco impeccabile nelle chiusure difensive. Non avrà certo le progressioni e la facilità di cross di Mignanelli, ma il brasiliano è ormai diventato una garanzia con la sua abnegazione e la sua precisione in fase di copertura. Stantuffo instancabile sulla fascia mancina, il numero 3 offre una prestazione pulita, dove non mancano interventi anche a correggere errori dei compagni di reparto. Non male per chi poco più di un anno fa era arrivato da semisconosciuto.
Medaglia di bronzo: ad Andrea Silipo, che ravviva con il suo ingresso la gara. Il numero 20 ha il merito di dare vivacità alla manovra stabiese, alquanto lenta e prevedibile per buona parte della gara. Con malizia si libera del suo marcatore servendo a Volpe la palla solo da appoggiare in rete, risultando determinante ai fini del risultato finale. Prova a far partire altri cross a rientrare dalla sinistra ma con meno precisione. Novellino ha avuto parole positive per lui, su cui ha anticipato che in settimana lavorerà per trarne il meglio.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Tommaso Maggioni, che prosegue nel suo finale di stagione in calando. Altra prova incolore del terzino destro, che si sgancia poco ma che, soprattutto, si lascia bucare dalla Fidelis Andria senza troppa resistenza. Dal suo lato Bolsius sfonda in occasione del vantaggio di Costa Ferreira.
Medaglia d’argento: a Giuseppe D’Agostino, cui non riesce la seconda magia consecutiva. Il ragazzo partenopeo tocca pochi palloni, non entrando mai veramente nel match; si nota solo per un contrasto molto leggero nell’area pugliese dove rischia quasi il giallo per simulazione.
Medaglia di bronzo: a Marco Caldore, che spreca le palle gol più nitide della gara della Juve Stabia. Di sinistro, piede preferito, e di testa, il centrale difensivo si divora due evidenti palle gol, mostrando purtroppo di non avere il senso del gol da attaccante, come inevitabile che sia.