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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, col Teramo arriva la sconfitta. Il Podio Gialloblu della gara

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Juve Stabia sconfitta di misura contro il Teramo. Decide la gara un missile di Arrigoni su cui nulla può il portiere stabiese Tomei.

PODIO

Medaglia d’oro: a Matteo Tomei. La serata del portiere della Juve Stabia pare partire male a causa di un difettoso passaggio di prima verso Codromaz ma poi l’ex di giornata risponde presente. Incolpevole sul gol della domenica di Arrigoni, dopo il vantaggio teramano Tomei tieni a galla le Vespe con due parate importanti, una delle quali splendida, con cui respinge i tentativi di Cappa.

Medaglia d’argento: ad Alessandro Mastalli. Il capitano ci mette grinta, gambe e cuore ma la serata no della Juve Stabia gli impedisce di trovare la giocata salva risultato come con la Cavese. Il 7 gialloblu si avvicina progressivamente a Romero, tentato di fare male al Teramo con i suoi inserimenti da dietro. Nel finale è l’ultimo a mollare la presa.

Medaglia di bronzo: a Nicholas Allievi. Dalle parti del difensore varesino il Teramo ha vita tutt’altro che facile. Il difensore della Juve Stabia è il più lucido tra i tre centrali e conferma la sua buona prestazione quando, con l’uscita di Rizzo, si defila a sinistra nella posizione di terzino. Per lui gara positiva.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Nicolas Bubas. La spunta argentina non fornisce all’attacco la vivacità e l’imprevedibilità che gli chiede Padalino, che lo lancia per la seconda volta consecutiva dall’inizio. L’ex Vibonese sembra non apprezzare la posizione di seconda punta, parendo decisamente più a suo agio nel ruolo di esterno d’attacco. Rare sono le volte in cui il 19 stabiese riesce a saltare l’avversario.

Medaglia d’argento: a Luca Berardocco. L’ex Sudtirol è l’uomo d’ordine cui le Vespe si affidano e che catalizza i palloni; la disciplina tattica non manca nei piedi del centrocampista cresciuto nel Pescara, che però non tenta mai la giocata in grado di scardinare la difesa avversaria. Proprio in virtù del ruolo che ricopre, soprattutto in gare così bloccate ed in cui alla squadra non si accende la lampadine delle idee, da lui ci aspettano giocate di personalità.

Medaglia di bronzo: a Niccolò Romero. L’ariete stabiese è costretto agli straordinari a causa dell’indisponibilità di Cernigoi. Il 9 si sbatte, lotta e ingaggia il duello praticamente con tutta la difesa del Teramo ma mostra inevitabilmente di non essere al meglio, come conferma la vistosa fascia attorno al ginocchio. Gara generosa come sempre ma condita, non per colpa sua, da poca incisività.

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