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Juve Stabia, si può dare di più: cronaca di un girone di andata deludente – La Bastonatura

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Juve Stabia, si è chiuso ieri nel peggiore dei modi con una brutta sconfitta netta a Francavilla un girone di andata che di sicuro non ha visto le Vespe brillare nel Girone C di Lega Pro. Troppi i punti persi per strada in 19 gare caratterizzate tra l’altro anche dal cambio di guida tecnica da Walter Novellino a Stefano Sottili.

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e da un lato è innegabile che con l’avvento di Sottili sulla panchina gialloblè sia migliorata la manovra di gioco delle Vespe in quanto soprattutto ad occasioni da rete create, dall’altro lato rimangono intatti tanti problemi che hanno caratterizzato il cammino della Juve Stabia nel girone di andata e che impongono una seria riflessione su quello che dovrà essere il comportamento della società nel prossimo mercato di gennaio.

La trasferta di Francavilla ha messo a nudo forse il problema principale: la mancanza di personalità della squadra soprattutto nelle gare fuori casa. Basti pensare che nelle ultime 6 partite fuori casa, la Juve Stabia ne ha pareggiata solo una a Catanzaro perdendone ben 5. Da Catania a Francavilla ben 13 i gol subiti in esterna dalla Juve Stabia e un solo punto conquistato. Verrebbe quasi da dire una media da squadra impelagata nella lotta per non retrocedere se non fosse che la zona playout è distante ancora 5 punti, un margine che può essere gestito senza problemi, almeno si spera.

Ma la gara di Francavilla ha anche palesato un problema che è stato il leit-motiv della Juve Stabia finora: una squadra che crea occasioni da gol in serie ma che negli ultimi 20 metri si perde incredibilmente mancando clamorosamente nella fase realizzativa. Una Juve Stabia paragonabile quasi alla tela di Penelope che fa e poi disfa costantemente tutta la mole di gioco prodotta. Tutto bene fino alla trequarti, poi è buio pesto nella finalizzazione.

Solo a Francavilla ben 5 le occasioni nitidissime create nel prime tempo: due capitate a Stoppa e ben tre clamorose per Panico, incredibilmente fallite sotto misura come spesso gli è capitato nel corso di questa stagione.

In più la Juve Stabia nelle ultime giornate sta assumendo un’altra caratteristica molto pericolosa: quella di subire tante reti soprattutto fuori dalle mura amiche. Un dato che sicuramente non è positivo e che pone degli interrogativi anche sulla bontà del modulo tattico 4-2-3-1 utilizzato da mister Sottili. Molto probabilmente fuori casa, come avvenne per esempio a Catanzaro, la Juve Stabia, secondo la nostra opinione, farebbe bene a prima non prenderle e scendere in campo con un atteggiamento tattico più prudente che potrebbe essere un 4-3-3 con un centrocampista di quantità in più e un trequartista in meno.

Infine nelle ultime giornate fa pensare anche il lavoro di sacrificio a cui è sottoposto il bomber Eusepi che molto spesso nell’arco della gara (è avvenuto spesso a anche a Francavilla), a causa dell’assenza di palle giocabili, è costretto a rinculare a centrocampo e giocare spesso spalle alla porta per cercare di fare da raccordo tra centrocampo e attacco e far salire la squadra.

Ma Eusepi non è stato acquistato per questo tipo di lavoro. Eusepi deve fare la differenza negli ultimi 20 metri e mai come in questo momento serve come il pane alla Juve Stabia. Troppo poche le palle giocabili per il bomber della Juve Stabia e quasi mai un cross degno di questo nome dalle due fasce. In questo modo Eusepi è quasi sprecato ed è un grande peccato perchè è un attaccante che tutta la Lega Pro ci invidia e che dovrebbe rappresentare un valore aggiunto per questa squadra.

Mister Sottili nell’immediato post-gara di Francavilla ha testualmente affermato: “E’ chiaro che dopo 19 partite il valore della rosa è questo. Non nascondiamoci dietro a un dito. Dobbiamo essere in grado di andare a migliorare ciò che c’è da migliorare, Dobbiamo vincere più partite possibili con lo stesso atteggiamento in casa e fuori e bisogna lavorare tanto per migliorare”. 

Se però il valore della rosa è effettivamente questo come dice Sottili, si cerchi di agevolare il suo lavoro e quello della squadra perchè non tutto è perduto e in questo senso la finestra di mercato di gennaio può servire per apportare qualche correttivo e risolvere qualcosa che magari si è sbagliato nella scorsa estate. Anche perchè l’obiettivo playoff più volte dichiarato, nonostante tutto, è solo ad un punto di distanza ed è ancora ampiamente raggiungibile. A patto di non perseverare negli errori.

 

 


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