La Juve Stabia torna al successo nel sentito derby con l’Avellino, in cui la vittoria arra allo scadere grazie ad un gran gol del giovane D’Agostino
<strong>PODIO
Medaglia d’oro: a Giuseppe D’Agostino, che firma la salvezza della Juve Stabia con uno dei gol più belli della stagione. Non poteva esserci ingresso in partita migliore per il funambolico 70 gialloblu, buttato da Novellino nella mischia come si fa con il famoso asso pigliatutto nell’omonimo gioco di carte. Con D’Agostino in campo la Juve Stabia effettivamente prende vittoria, gioia e salvezza ed il protagonista della serata si gode la perla che incanta il Romeo Menti. Derby deciso allo scadere, gioia infinita ed esultanza a mostrare i muscoli per il ragazzo del vivaio del Napoli, che premia la scelta di Novellino di mandarlo in campo.
Medaglia d’argento: a Daniele Altobelli, uno in campo ma apparentemente in almeno tre versioni contemporanee diverse. Il centrocampista romano torna nel ruolo d’origina, dominando la mediana come farebbe un leone nella savana, senza però dimenticare la sua nuova verve da difensore, dando manforte ai centrali, e senza nemmeno disdegnare i movimenti e le sponde del centravanti vecchio stampo. Insomma, il 25 è pressoché ovunque, anche sotto la curva quando c’è da aizzarla dopo il vantaggio di Berardocco. Nella ripresa la benzina finisce per tutti ma non per lui, performante come nella prima frazione di gioco.
Medaglia di bronzo: a Luca Berardocco, che firma la rete che sblocca la gara. Gioia personale meritata per il regista gialloblu, dai cui piedi passano buona parte delle fortune o sfortune della Juve Stabia. Quando la lampadina delle idee è ben avvitata, tutta la squadra ne trae beneficio, come oggi, con Berardocco a smistare bene i tanti palloni che si trova ad amministrare. Di giustezza il fendente con cui fulmina Pane ed indirizza la gara verso sorti favorevoli agli stabiesi.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Marco Caldore, un po’ troppo impreciso seppur efficace. Il centrale difensivo chiude bene i varchi all’Avellino regalando però qualche brivido di troppo sia in fase di appoggio che di controllo, aumentando il rischio anche di situazioni di gioco che potrebbero essere risolte senza troppi patemi.
Medaglia d’argento: a Tommaso Maggioni, costretto a spingere poco anche nel primo tempo arrembante. Gara sfortunata per il terzino destro, che non sempre trova lo spazio per sganciarsi ed accompagnare Bentivegna al cross; peccato inoltre per il pestone beccato da Tounkara che lo costringe al forfait nell’intervallo.
Medaglia di bronzo: a Davide Barosi, che quasi anticipa la rete dell’Avellino con l’uscita a vuoto della ripresa. Il portiere stabiese sorprende per qualche indecisione, che consente a Marconi ci centrare la traversa dopo un cross innocuo, che però, grazie alla magia di D’Agostino, non costano care alla Juve Stabia.