Rebus Insigne
A
i microfoni di Radio Crc, è intervenuto uno degli agente di Lorenzo Insigne, Fabio Andreotti: “Esistono società che farebbero ponti d’oro per prenderlo, sono pronti ad investire cifre importanti e collocarlo al centro del progetto tecnico. De Laurentiis ha le sue motivazioni e pone le proprie condizioni il giocatore. Bisognerà fare un punto della situazione e lo si dovrà fare a prescindere dalle aspettative, che sono quelle di restare a vita. La situazione è da valutare molto bene perché, quando fai annate importanti ed hai la fortuna di suscitare l’interesse di top club pronti ad impostare un progetto di grande ordine sotto il profilo calcistico, di immagine, di vita personale e sotto l’aspetto economico, che non va mai trascurato, devi pensarci. Il Napoli, ora, è dinanzi a due scelte: sviluppare un progetto altrettanto importante intorno a Lorenzo, oppure metterlo sul mercato e dargli possibilità di andare altrove, dove magari gli propongono un progetto di primaria importanza con un ruolo che gli fa capire che svilupperanno il futuro attorno a lui. Il punto dolente, oggi, è questo. A malincuore, devo dire che ci sono società che io ed i mie soci stiamo prendendo in seria considerazione. Il Napoli non vuole che vada via, però propone un contratto che considera giusto e che invece in noi, con tutta onestà, genera delle perplessità. Pericolo che vada via in questa finestra di mercato? Lorenzo adora rappresentare il Napoli e la città, ma è in difficoltà. Come studio, gli abbiamo esposto le nostre diffidenze, e lui ne ha preso atto. Già ad aprile, abbiamo manifestato a Giuntoli che tre Società erano intenzionate a prenderlo. Ci fu detto di no, che non se ne parlava. A Napoli credono in lui, ma a parole. Ripeto: tre Società, tra le prime dodici in Europa, sono pronte a mettere sul piatto soldi importanti per prenderlo. Parlando di Totti a Roma ci riempiamo la bocca, ma bisogna stare attenti. L’importanza di Francesco nella Roma è stata sancita con i fatti, non solo verbalmente. Non è solo un discorso economico, certi aspetti vanno capiti. Gabbiadini è sempre stato forte, adesso lo stanno riscoprendo. Anch’egli è vittima di certi discorsi, è sempre stato forte, è un giocatore importante e meriterà contratti di un determinato tipo. Alcuni giocatori vengono masticati e sputati senza problemi, altri invece restano. Il cuore porta Lorenzo a restare, ma la carriera ed il suo essere professionista lo mettono dinanzi alla presa di coscienza che il percorso a Napoli può finire. Clausola nel contratto? La clausola non la mette il calciatore per garantirsi un uscita se le cose prendono una brutta piega: questa è un’idea sbagliata. Lorenzo la farebbe a vita, ma solo se alle spalle c’è un’azienda che permetta di essere tenuto in primo piano. Dopo l’addio di Higuain, ci sono stati dei dati di fatto. Vi rivelo che già in passato, quando Insigne era giovane, club inglese fece un’offerta importante. Pierpaolo Marino vi può testimoniare che ci arrivò un documento scritto, un contratto, col quale offrivano a noi procuratori quattro rate da 50 mila euro e al giocatore 1500 sterline a settimana, ma noi chiamammo Marino e restammo. Insigne ci sta malissimo, ha sempre detto di voler chiudere la carriera a Napoli, ma prende atto di cere cose. Mi chiedo anche perché non si faccia un progetto di carattere commerciale attorno a determinati giocatori. Da agente, ci sono rimasto male. Ci sono modi e modi d’agire. Ogni azienda ha le idee chiare sui numeri, ma non si può fare l’Udinese con la mentalità della Juve. Siamo cresciuti in tutto, ma in alcuni dati aziendali dobbiamo migliorare.”.
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