In tre avevano fatto pressioni per convincerla a trovare un accordo con l’accusato
Una donna di 28 anni si è suicidata nel distretto di Shahjahanpur, in Uttar Pradesh, dopo avere tentato invano di denunciare il suo stupratore alla polizia. Il marito, Ramvir, che viveva con lei nel villaggio di Son, ha raccontato al quotidiano ‘Hindustan Times’ che la moglie era rimasta profondamente turbata dopo che gli agenti del commissariato non avevano voluto trascrivere la denuncia e in tre avevano fatto pressioni per convincerla a trovare un accordo con l’accusato, Vinay Kumar. Sconvolta, la donna si è data fuoco mentre era ancora in Commissariato e dopo due giorni di agonia è morta ieri nell’ospedale dove era stata ricoverata. Il Commissario di polizia SN Chinappa, inviato dal capoluogo per indagare sull’accaduto, ha dichiarato di avere immediatamente sospeso dalle loro funzioni i tre agenti, uno dei quali era il comandante della stazione, e di avere arrestato l’accusato di stupro.
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