16 C
Castellammare di Stabia

Incendio all’asilo nido comunale Peter Pan. Sono stati tre minorenni

LEGGI ANCHE

S

ono tre minori sotto i 14 anni gli autori dell’incendio all’asilo di Palermo, scoperti attraverso i video di sorveglianza e i social. VIDEO

Incendio all’asilo nido comunale Peter Pan. Sono stati tre minorenni

A seguito dell’incendio doloso del 2 gennaio scorso che ha danneggiato l’asilo nido comunale “Peter Pan”, nel cuore del quartiere “San Giovanni Apostolo – ex C.E.P.”, i Carabinieri di Palermo della Stazione di Borgo Nuovo e della Compagnia San Lorenzo, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Palermo e dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni, hanno raccolto un quadro indiziario a carico di tre minori non imputabili, in quanto tutti inferiori degli anni quattordici.

Fondamentali per l’attività investigativa sono stati, oltre alle immagini di videosorveglianza della zona e alle indagini tecniche sul luogo dell’incendio per l’individuazione di tracce utili, l’analisi dei profili dei social network e i controlli straordinari del territorio avviati nei giorni immediatamente successivi all’evento.

L’opinione.

Non nascono così i nostri adolescenti (salvo patologie), ci dice la scienza moderna, lo si diventa nell’ambiente, nella famiglia, nella scuola, nella vita di tutti i giorni, con gli esempi quotidiani, riferimenti vari e specialmente oggi digitali e cosiddetti miti giovanili, di solito in quest’epoca veicolati dai mass media e consumismo.

L’esito del nostro cervello, ci dicono gli esperti della mente umana, è il lavoro costante di una vita. Le “kermesse” o iniziative occasionali (pagate il più delle volte con i soldi dei contribuenti) di tutta evidenza sono propagande e passerelle (scruscio in dialetto siciliano). Solo chi è in dissimulata malafede, oppure ha le nozioni unicamente di quando il sole girava intorno alla Terra, può ritenere che delle saltuarie manifestazioni con i nostri ragazzi possano incidere in modo determinante nella formazione di questi ultimi. Oggi sappiamo, grazie alle moderne scoperte a partire dal secolo scorso, che siamo esseri complessi noi primati-umani e ancora di più quando siamo adolescenti.

Sicché nel caso che ci occupa, siamo ancora una volta chiaramente innanzi all’ennesimo e annoso fallimento della: Famiglia (ma spesso i genitori siamo rimasti altrettanto “figli” solo più adulti); Società; Comune; Regione; e soprattutto dello Stato, della sua trasversale, teatrante, retorica ipocrita e inconcludente Politica di sempre (gonfiati di destra, cantastorie di sinistra, camaleonti di centro e adesso divaganti del movimento); Governi e Parlamenti, Senatori e Deputati nazionali e regionali, Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali, tutti (o quasi) che in modo endemico hanno per cultura nazionale l’assillo di assicurarsi una poltrona, sedia o sgabello, l’appartenenza al proprio “clan” politico di turno, vecchio o nuovo che sia, garantirsi la continuazione (dell’incancrenito e tronfio) sistema istituzionale-giuridico-burocratico-professionale-sindacale-scolastico e rispettiva cortigianeria della cosiddetta società civile, non essendo capaci o non avendo la volontà interiore, di immaginare qualcosa di più moderno, civile e adeguato ai tempi attuali.

Il “raggiungimento di interessi e fini comuni” appare infatti una frase tanto enfatizzata specialmente dai conduttori o intellettuali assoldati o allineati, quanto fattivamente relegata nei testi. Fino a che dura (o durano ancora i soldi: del debito pubblico, estorsione fiscale e ora quelli del recovery plan). Come civilmente se ne esce ?

Adduso Sebastiano

Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare