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Castellammare di Stabia

In era di “Salviscismo”, il ‘penultimatum’ di Conte: la malattia è seria, siatelo anche voi!

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C’è attesa oggi per l’annunciato messaggio del premier Conte in TV, o conferenza stampa, o diretta streaming sulla sua pagina FB com’è ormai d’uso in era di “salviscismo”. La scelta non è ancora chiara. Unica cosa chiara è che ci sarà dopo la chiusura delle borse (sembra essere confermato per le 18:00) il che inserisce una suspance su un qualcosa che potrebbe “influenzare” l’andamento delle stesse e quindi, un qualcosa di “forte e di natura economica”.

E

d è questo l’argomento con cui aprono quasi tutti i quotidiani oggi in edicola, e ciascuno prova ad immaginare, secondo una propria analisi e tendenza, quale sarà la linea del discorso sia nei toni che nei contenuti.

Unica cosa certa, e comune per tutti, è che, alla base del discorso, ci sarà, certamente, un bilancio del primo anno di governo nel quale saranno sciorinateate le cose positive fatte insieme dai due alleati, le misure approvate, quelle in cantiere e in via di approvazione parlamentare.

E questo è scontato. La suspance, l’incertezza, sta nel quanto seguirà dato che potrebbe essere una certificazione del fatto che il momento delle chiacchiere a vuoto è ormai finito, o che comunque deve finire, come devono finire le liti ed i continui distinguo nei quali continuano a cimentarsi ad ogni sospiro, e quindi, come scrive, ad esempio, Repubblica: «L’ultimatum di Conte “Trattativa con la UE o lascio”»

Conte convoca i giornalisti

il chè, stringi stringi, sarà un:

«’Sono disposto ad andare avanti, ma non con un governo in agonia’».
« Devo pensare al bene del Paese’».

Così su Repubblica ma non è che sugli altri cambi la musica. Magari cambiano le parole, a seconda della propensione editoriale dell’uno o dell’altro, ma “l’opera” resta la stessa: l’«ultimatum» di Conte ai due litiganti, Salvini e Di Maio che potrebbe giungere, come scrive anche il Corriere, ad «includere il suo personale destino». Ovvero? O si cambia, ed «Un vertice di programma potrebbe essere la soluzione», o lascio.

All’orizzonte di tutto, una certezza: Mercoledì.

Mercoledì sarà il giorno della risposta dell’Europa alla «lettera scarlatta», e delle polemiche, inviata da Tria qualche giorno fa per rassicurare sui conti e questo consente di far sfoggio ancora una volta dell’italico funambolico esercizio linguistico il che consente, ad alcuni, di poter dire: più che un ultimatum, il discorso di Conte potrebbe essere oggi anche un penultimatum.

Insomma, il solito: la malattia è seria, l’ammalato no!

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