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opo l’attuazione del nuovo piano ospedaliero, i sindacati della dirigenza medica, esprimono il loro parere contrario con un volantino rivolto ai cittadini.
Si tratta di un decalogo di sopravvivenza che si apre con una premessa: “Capiamo la vostra rabbia quando vi recate nei presidi dove lavoriamo per cercare la giusta assistenza ma, credeteci, non ne siamo responsabili. Lottiamo ogni giorno per garantire la vostra salute e per lavorare in un ambiente sicuro, per voi e per noi. Centinaia e centinaia di colleghi lavorano con contratti precari, senza diritti, senza certezze, senza stabilità”. Esso racchiude poi 10 regole per sopravvivere alla sanità regionale.
Il contenuto del volantino si apre poi a una serie di provocazioni. Tra le regole ci si rivolge anche alla camorra: “È vietato sparare, almeno fino a quando non saranno funzionanti h24 i pronto soccorso dell’ Ospedale del Mare e del Cto”.
Inoltre viene consigliato alle persone che devono recarsi al pronto soccorso di munirsi di pazienza e di essere provvisti di un lettino pieghevole a causa della mancanza di barelle. Ma la vera provocazione si accende con la regola: “Accendete un cero a San Vincenzo affinché anche voi abbiate una qualità di assistenza pari alle altre Regioni e la programmazione sanitaria non sia soltanto un libro bianco”.
Si tratta di un tentativo disperato per richiamare l’attenzione della Regione con la speranza di avere un dialogo sulla programmazione sanitaria. L’ultima spiaggia è lo sciopero, organizzato per il prossimo 12 dicembre. Cercano la possibilità di essere convocati dal commissario alla sanità De Luca per discutere su molti punti del programma sanitario che non convincono, tra cui quello dei precari.
Sulla questione si esprime anche Bruno Zuccarelli, segretario regionale dell’Anaao parlando di lavoratori che fanno ore ed ore di turni straordinari senza percepire pagamento, dove le ore effettuate in più spariscono e non vengono contate.
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