Teatro all’aperto al Circolo Nautico Stabia, in scena l’atto unico di ‘O Vico del commediografo stabiese Raffaele Viviani
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i sono tenute nelle serate di venerdì 7 e sabato 8 luglio nel suggestivo giardino del Circolo Nautico Stabia due serate all’insegna del teatro.
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Grazie ad un’idea di un socio del circolo, Generoso Coraggio regista ed attore teatrale, che è riuscito, supportato da alcuni soci appassionati di teatro, a realizzare uno spettacolo teatrale di uno dei più illustri cittadini stabiesi e nonché tra i più famosi commediografi italiani: Raffaele Viviani.
La prima parte
“Tutto Viviani”, lo spettacolo messo in scena dal gruppo teatrale del circolo nautico, ha visto nella prima parte la rappresentazione di “‘O Vico” un atto unico scritto da Raffaele Viviani che andò in scena per la prima volta il 27 dicembre 1917 al teatro Umberto di Napoli (Viviani vi interpretò tre ruoli: l’acquaiuolo, il guappo innamorato e lo spazzino).
La rappresentazione, ricordata come tra quelle più famose perché il suo primo manoscritto, fu redatto quando l’autore si trovava a Parigi in tournée.
In quel periodo, l’Italia si trovava sotto il regima fascista ed un editto (l’italianizzazione è stato un disegno politico del regima fascista n.d.r.) impediva che venissero usate forme dialettali negli spettacoli che allietavano i soldati che venivano dal fronte.
In quella fase, il buon Raffaele si trovò senza lavoro perché i suoi testi erano tutti redatti in rigoroso dialetto napoletano stretto; ma lui da scaltro scugnizzo stabiese, non si perse d’animo e compose una pièce utilizzando tutti i suoi personaggi da avanspettacolo, inserendo qualche personaggio che recitava in italiano e gli attribuì il titolo “‘O vico”.
Fu uno straordinario successo e lui con velocissimi cambi di abito interpretava ben quattro personaggi, fu una trovata geniale che replicò per molto tempo.
Questi gli interpreti che sotto la regia di Generoso Coraggio hanno interpretato in modo esilarante tale atto: Mario Vozza, Sergio De Filippo, Annamaria Colantuono, Raffaele Cecere (come fece Viviani ha interpretato tre ruoli!), Ede Corsiato, Antonella Colantuono, Alfonso De Filippo, Maria Rosaria Bruno e Ciro Ingenito.
La seconda parte
Un recital è quello che invece ha animato la seconda parte della serata, a cui hanno partecipato Dora De Fusco, Elio Scarica, Gaetano D’Apuzzo e Lucia Clericuzio accompagnati al pianoforte dal maestro Luigi De Martino; hanno eseguito brani noti e meno noti come La zucconas, A bambenella, alle poesie fravecature e tutte ‘e cose mpruvvisate, dalla poesia “guaglione” al Don Nicola.
La parte finale
Nella serata di sabato, a fine spettacolo, il regista ha voluto ricordare due autorevoli figure stabiesi che hanno fatto del teatro una loro ragione di vita: Italo Celoro e Ciro Madonna.
Senza alcun dubbio, è grazie a loro se dalla cantera del teatro stabiese si sono formati artisti del calibro di Piero Pepe, Camilla Scala, Anna Spagnuolo, Gaetano Amato, Gianfelice Imparato e Peppe De Rosa solo per citarne alcuni.
Presente in sala il dottor Bruno Di Resta che insieme ad Italo Celoro aveva composto chiamata ‘e piscature e successivamente, alla morte di quest’ultimo gli aveva dedicato “ciao amico mio”, la prima performance è stata eseguita da Antonella Colantuono mentre la seconda da Elio Scarica.
Dopo il ricordo del professore Celoro, s’è passati a quello di Ciro Madonna con l’esibizione del guappo nella commedia “‘o gliuommero” interpretata da Generoso Coraggio che è stato investito da un uragano di commozione, in quanto nel lontano 1978, il Madonna scrisse tale prosa per lui.
La dichiarazione del regista
Serate veramente di alto profilo culturale si sono consumate in queste due sere afose di inizio luglio ha commentato Coraggio alla nostra redazione, in una città che ha tanta fame e bisogno di teatro e cultura, il circolo nautico Stabia è aperto a queste fantastiche iniziative e chissà se queste appena concluse non possano essere solo l’inizio di una lunga serie; infine, con l’occasione, Coraggio ha voluto fortemente ringraziare per la squisita e gentile collaborazione Corrado di Martino del portale liberoricercatore.it.