La situazione del sottopasso EAV a via Cosenza a Castellammare di Stabia è un tema delicato che richiede un’analisi attenta e approfondita delle diverse posizioni in gioco.
Il sottopasso EAV a Via Cosenza: la discordia a Castellammare di Stabia
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La controversa situazione riguarda il sottopasso EAV a via Cosenza in Castellammare di Stabia, dove si sono creati dei disaccordi tra coloro che sostengono la sua costruzione e coloro che ne sono contrari.
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- La situazione riguardante il sottopasso EAV a via Cosenza in Castellammare di Stabia, che sarebbe in grado di collegare il centro storico della città alla stazione ferroviaria, è oggetto di una forte controversia tra l’ex Sindaco Cimmino che continua ad opporsi alla sua realizzazione, e coloro che sono a favore, vista l’importanza del collegamento.
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Il sottopasso è stato progettato con l’obiettivo di migliorare il traffico e la mobilità nella zona, in particolare per i mezzi di trasporto pubblico gestiti dall’EAV, l’azienda di trasporto urbano che serve la città e i comuni limitrofi.
Tuttavia, ci sono alcune preoccupazioni riguardo alla posizione del sottopasso, che si trova in prossimità del rione San Marco.
Secondo alcuni, la costruzione del sottopasso distruggerebbe l’aspetto storico e architettonico del quartiere, causando danni irreparabili alla comunità locale.
Altri, invece, sostengono che la costruzione del sottopasso sarebbe un beneficio per l’intera città, migliorando notevolmente il traffico e la mobilità, con un impatto minore sul rione San Marco.
La questione rimane aperta e continua a essere oggetto di discussione tra i cittadini, le autorità locali e l’EAV.
Sembra improbabile che una soluzione soddisfacente possa essere raggiunta senza compromessi e discussioni approfondite tra tutte le parti interessate.
In generale, situazioni come queste sottolineano l’importanza di un dialogo trasparente nel quale si potrebbe iniziare spiegando cosa sia il sottopasso EAV e perché sia stato proposto, quali sarebbero i suoi benefici per la città e, al contrario, quali sarebbero i danni per il rione San Marco, e provare così a giungere ad un compromesso tra le parti coinvolte e raggiungere così una soluzione che sia soddisfacente per tutti.
Il parere dell’ex sindaco Gaetano Cimmino che attende la sentenza del Tar del Lazio sul ricorso presentato contro lo sciogliomento per infiltrazioni della criminalità organizzata della sua amministrazione.
«Realizzare il sottopasso a via Cosenza – dice l’ex Sindaco – equivale a sancire la distruzione di un quartiere: oltre 20mila abitanti resterebbero isolati dal centro cittadino e decine di attività commerciali sarebbero costrette a chiudere»
e ricorda
«quattro anni fa l’ho fatto categoricamente stralciare dal progetto di Eav, spazzando via il piano che avevano concordato con l’amministrazione di centrosinistra».
Ora però, continua Cimmino, l’Eav è pronta tornare alla carica per l’opera che andrebbe a stravolgere l’assetto urbanistico del rione San Marco visto che:
«Il direttore generale di Eav, Umberto De Gregorio, vuole reinserire il sottopasso nel piano di interventi: un’arroganza e una protervia che offendono non solo la democrazia del consiglio comunale, ma anche e soprattutto la volontà del popolo stabiese»
L’amarcord dell’ex non si ferma e prosegue, provocando:
«l’atteggiamento servile di un centrosinistra che neanche una parola di sdegno ha espresso riguardo all’ipotesi di realizzare l’opera […]
Alzi la mano chi oggi è pronto ad affermare a chiare lettere che nel prossimo programma elettorale inserirà il “no” categorico al sottopasso.
Ricordo bene – continua – quando nel 2016 fui proprio io a svelare i piani dell’amministrazione dell’epoca, che sotto traccia stava portando avanti le procedure per l’approvazione del progetto di Eav.
E ricordo anche quando, all’inizio del 2019, in conferenza di servizi mi sono battuto per eliminare, senza se e senza ma, quel sottopasso dal progetto, facendo inserire tra l’altro una serie di opere compensative per Castellammare, tra cui l’ascensore di collegamento tra piazza Unità d’Italia e la collina del Solaro, il parcheggio nella stazione di Pioppaino e il camminamento da Grotta San Biagio a Villa Arianna»;
ed ecco che, aggiunge in tono accaldato:
«Oggi scopriamo che Eav non ha alcuna intenzione di portare avanti queste opere e punta a realizzare esclusivamente il traforo della collina di Varano e, a seguire, anche il sottopasso.
L’ennesimo oltraggio ad una città che continua ad essere terra di conquista per gli interessi di pochi, dopo la chiusura delle stazioni di Ponte Persica e Pozzano e il no alla riattivazione della fermata Castellammare Terme.
Un disastro alimentato da un direttore generale “marionetta”, che ha palesato la sua incapacità a più riprese, come dimostrano i guasti, i disservizi, i ritardi, i disagi e gli incidenti di una Circumvesuviana che dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello per la vocazione turistica del territorio».
Alla fine del suo accalorato discorso, Cimmino segnala che, per questa battaglia, come riportato da Metropolis, ha attenzionato Forza Italia con i suoi livelli regionali, nella persona di Franco Cascone, e nazionali, nella persona di Annarita Patriarca, affinché gli stessi possano attivare tutti i canali per fare luce e chiarezza sugli interessi che si celano dietro alla realizzazione di quest’opera e sul progetto criminoso che si sta palesando, alle spalle della città e in contrasto alla volontà espressa dal consiglio comunale e dal popolo, per spendere centinaia di milioni di euro senza alcun vantaggio per Castellammare.
Sempre sulla problematica dei lavori EAV, sottopasso e galleria per raddoppio binari tratta da e per Sorrento, si è fatto sentire anche il PD che, per contro, chiede all’EAV di mantenere le promesse che la stessa aveva promesso per ricevere benestare alla realizzazione delle opere (leggi anche su Positanonews).
Promesse che purtroppo sono sparite dall’agenda degli interventi per cui il Partito Democratico di Castellammare di Stabia ha diramato, l’altro giorno, il seguente comunicato:
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- “Una delegazione del PD locale ha incontrato nella giata di ieri, martedì 7 marzo, il presidente dell’EAV Umberto De Gregorio per capire lo stato di avanzamento dei lavori che l’ente regionale sta eseguendo nella nostra città.
- Il Pd non dice no al traforo, ma chiede il rispetto degli accordi sulle opere “compensative”:
- “Abbiamo ribadito al Presidente De Gregorio, come già avuto modo di rappresentare a mezzo stampa, la necessità di coniugare lo sviluppo del territorio con la tutela dell’immenso patrimonio archeologico di cui è dotata la nostra città.
- Bisogna favorire il dialogo ed il confronto tra i vari enti comunali e sovracomunali per far sì che le occasioni che stanno emergendo con gli scavi siano messe a sistema.
- La realizzazione di stazioni che abbiano insieme alla funzione primaria del trasporto anche quella di tutelare e valorizzare i reperti che stanno affiorando non deve essere una velleità ma può diventare una certezza.
- Di esempi di questo tipo ne abbiamo a decine nel nostro paese, basta guardare a quello che sta accadendo a pochi chilometri da noi nella città di Napoli con la Metropolitana o a Bacoli con la Cumana dove i lavori delle stazioni archeologiche sono in fase di esecuzione.
- Chiediamo con insistenza, al Commissario Prefettizio ed allo stesso De Gregorio di farsi promotori di un tavolo istituzionale che veda impegnati Città di Castellammare di Stabia, Città Metropolitana di Napoli, Regione Campania, EAV, Soprintendenza per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, per fare si che in maniera sinergica si gettino le basi per donare la città ed i suoi cittadini di uno occasioni di sviluppo e progresso anche nel campo culturale.
- Nello stesso incontro abbiamo ribadito al Presidente De Gregorio la necessità di dare certezza nell’esecuzione e nei tempi delle opere cosiddette “compensative”.
- La città attende che inizino i lavori per le aree parcheggio, l’ascensore in piazza Unità d’Italia, la passarella di collegamento con gli scavi di Varano e le altre opere preventivate e discusse nelle sedi istituzionali.
- Così come abbiamo chiesto al Presidente di EAV l’impegno di riaprire la stazione di Terme di Stabia, (e Ponte della Persica aggiungiamo noi) in vista anche degli interventi che dovranno interessare il complesso di Terme Antiche grazie ai finanziamenti del CIS (a tal proposito chiediamo ai Commissari a che punto e cosa prevede la progettazione, allo stato ancora sconosciuta alla cittadinanza).
- Infine, rispetto alla questione del sottopasso di Via Cosenza, tornato argomento di discussione negli ultimi giorni, chiediamo ad Eav di chiarire ai cittadini Stabiesi quali saranno i reali vantaggi che un’opera di enorme impatto per la nostra comunità porterà alla città di Castellammare in termini di occasioni di crescita e potenziamento della mobilità.
- Siamo sempre stati convinti che lo sviluppo del territorio, se proiettato al di fuori di uno schema semplicemente materialistico ed economico, debba necessariamente produrre anche il progresso della comunità che quel territorio vive, progresso inteso come benessere ed avanzamento sociale, ambientale e culturale”.
E questo è, ad ora
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