Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha concesso la grazia a Patrick Zaki, un attivista e ricercatore recentemente laureato all’Università di Bologna. Zaki era stato condannato ieri a tre anni di carcere, ma grazie alla grazia presidenziale, è stato liberato dalle autorità egiziane.
La notizia della grazia è stata resa nota da un membro del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz, che ha scritto su Facebook che il presidente al-Sisi ha emesso un decreto presidenziale concedendo la grazia a un gruppo di persone, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer. Questa decisione è stata presa in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche.
La grazia concessa a Patrick Zaki ha suscitato grande gioia e soddisfazione a Bologna, città in cui Zaki ha studiato. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che è una grande gioia per la città e ha ringraziato tutti gli attivisti, Amnesty International, il rettore dell’Università di Bologna, la professoressa Rita Monticelli e i governi che si sono impegnati per la liberazione di Zaki. Il sindaco ha espresso la speranza che Zaki possa presto tornare a Bologna.
Anche Amnesty International ha accolto con felicità la notizia della grazia concessa a Patrick Zaki. Il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, ha dichiarato che è un giorno di felicità e ha sottolineato l’importanza che Zaki possa essere libero e che venga abolito il divieto di viaggio nei suoi confronti. Noury ha anche fatto riferimento alla piazza che si stava riempiendo di persone felici al Pantheon, sottolineando il cambiamento di atmosfera rispetto alla preoccupazione precedente.
La condanna di Patrick Zaki a tre anni di carcere per presunta diffusione di notizie false su discriminazioni contro i copti, i cristiani d’Egitto, ha suscitato indignazione e proteste in Italia e ha attirato l’attenzione delle organizzazioni per i diritti umani. Tuttavia, la grazia presidenziale ha aperto una speranza per la sua liberazione anticipata. Nonostante la condanna, Zaki avrebbe ancora dovuto trascorrere 14 mesi in carcere, considerando i 22 mesi di custodia cautelare già trascorsi. La madre di Zaki e la sua fidanzata hanno espresso disperazione e tristezza durante l’annuncio della condanna, ma ora c’è un barlume di speranza per la sua liberazione.
In conclusione, il presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki, l’attivista e ricercatore recentemente laureato all’Università di Bologna. Questa decisione è stata accolta con gioia sia a Bologna che da Amnesty International. Ora si spera che Patrick Zaki possa tornare presto a casa e che venga abolito il divieto di viaggio nei suoi confronti.
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