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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblu di Juve Stabia – Salernitana 2 – 0

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Con un gol ad inizio ed uno a fine gara la Juve Stabia strapazza la Salernitana e si aggiudica il sentito derby con i granata. Netto il successo dei ragazzi di Fabio Caserta, a segno con Cissè e Canotto.

PODIO

Medaglia d’oro: a Karamoko Cissè, che graffia il derby con la sua zampata. La pantera stabiese torna a fare male nella partita più sentita da tutto l’ambiente in modo rabbioso e liberatorio. Dopo la vigilia in cui la domande più gettonata riguardava le condizioni di Forte, Caserta spiazza tutti e affida l’attacco a Cissè, che si beve di forza fisica la difesa granata e dopo appena sette minuti mette in discesa il derby. Un gol per urlare che c’è anche lui, un gol da dedicare a chi non c’è più: il 16 gialloblu colpisce sotto porta per poi creare spazio centrale ai tagli in verticale di Bifulco e Calò. Una prestazione che in meno di un’ora racchiude tutto ciò che Caserta chiede all’attaccante delle sue squadre: gol, corsa e generosità. Feroce.

Medaglia d’argento: a Nicholas Allievi, che sceglie il modo ed il match ideali per tornare in campo. Otto mesi lunghissimi che culminano nel numero 6 che lampeggia sulla lavagnetta luminosa: per Allievi è il tanto atteso, e sofferto, esordio in Serie B. Che i tempi fossero ormai maturi per il rientro in campo lo avevano confermato le ultime settimane di allenamenti, con il “Ministro” in grande spolvero sia in fase di marcatura che in zona gol (per non dimenticare le buone vecchie abitudini); la conferma arriva contro i granata, che sbattono sulla voglia di Allievi di recuperare il tempo perduto. Nessuna sbavatura nel primo tempo (per lui durato 20 minuti) ed una prova perfetta nella ripresa: anticipi netti, contrasti duri e falli guadagnati nei secondi 45 minuti del difensore. Il Governo gialloblu può riabbracciare il suo Ministro della Difesa. Onorevole.

Medaglia di bronzo: sarebbe facile consegnarla a Calvano, ancor di più darla a Canotto ma va di diritto a Roberto Vitiello. Gara essenziale per il capitano stabiese, che prima della gara ripassa il manuale del perfetto difensore, fungendo da arretrato punto di equilibrio di tutta la squadra. Il 28 gialloblu si stacca spesso in avanti (con tanti saluti alle 36 primavere), riapparendo in un attimo al suo posto di combattimento sull’out destro della difesa della Juve Stabia. Da mostrare nelle scuole calcio, e negli allenamenti degli adulti, il recupero con cui Vitiello prima affianca Giannetti in velocità per poi sovrastarlo di testa quando il gol dell’attaccante granata era ormai a portata di incornata. Una giocata difensivamente illuminata che vale, forse, più della rete di Cissè. Professore.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: ad Alfredo Bifulco, che deve lasciare l’insicurezza negli spogliatoi. Prova generosa per l’esterno di proprietà del Napoli, troppo frettoloso però in tanti momenti chiave del match. La palla gol (da lui stesso guadagnata con furbizia) che arriva su errore di Karo è troppo clamorosa per essere sprecata, come è banale l’errore nella misura del passaggio per Canotto lanciato a rete o plateale il fallo che regala alla Salernitana una punizione centrale dai 25 metri. Errori che sommati rischiano di compromettere una gara ed arrivati per frenesia o appunto poca sicurezza: coraggio perchè le qualità ci sono.

Medaglia d’argento: a Davide Di Gennaro, cui Caserta concede la chance di farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi. Troppi i conti in sospeso con i granata per non lanciare nella mischia il 10, che però non “sta” nella gara in modo costante. Di Gennaro si accende e si spegne ad intermittenza, sbattendosi, correndo ma non incidendo come la sua classe e la sua esperienza gli permetterebbero, se solo lo volesse con più cattiveria. Se Bifulco deve trovare sicurezza, l’ex Lazio deve trovare la “cazzimma”.

Medaglia di bronzo: al primo errore dell’intera stagione di Denis Tonucci. Che un’incertezza rilevante nelle prestazioni del difensore arrivi alla 13esima giornata è emblematico del rendimento dell’ex Foggia, anche oggi guida del reparto arretrato. Palese la scelta di tempo errata dal 35 sul tuffo di Giannetti, che sfiora di testa il palo alla destra di Russo, praticamente battuto. Se la media resterà di un errore, senza conseguenze, ogni 13 gare saremo tutti più che contenti.

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