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CCELLENZA- Il trainer della formazione gialloblu ha commentato la prima settimana di preparazione
Nel pomeriggio di ieri l’Ischia ha concluso la sua prima settimana di preparazione in vista del nuovo campionato di Eccellenza. Gli isolani dopo sei giorni di allenamento, oggi osserveranno un turno di riposo. La preparazione riprenderà nella giornata di domani. La seduta di ieri si è conclusa con una partitella in famiglia. Al termine dell’allenamento, i giocatori hanno lasciato l’impianto di Fondo Bosso con la giusta voglia e determinazione di ripartire più forti di prima.
«E’ stata una settimana intensa – spiega Angelo Iervolino –. I calciatori tornavano in campo dopo un periodo di inattività anche se rispetto agli altri anni è stato più breve visto che il campionato è terminato più tardi. C’è stato, tra virgolette, da rimettere in ordine delle cose. Ho trovato una squadra molto motivata, molto curiosa, ragazzi che non si sono mai tirati indietro rispetto al lavoro e alla diversità di lavoro che si è voluto mettere in campo. Come ho detto ai ragazzi prima della partitina in famiglia, c’è da fare un plauso a tutti loro per quello che hanno dimostrato di voler fare, di intraprendere un percorso con la società, dagli over agli under che si sono fatti valere».
Che tipo di lavoro state svolgendo e che sarà svolto nelle prossime settimane? Intendi partire bene per ricreare quell’entusiasmo nell’ambiente che era palpabile durante i play-off dello scorso campionato? «L’entusiasmo è alla base di tutto, di ogni lavoro – replica Iervolino –. Ne parlavo proprio ieri con la squadra nello spogliatoio. Vedo un gruppo di persone, un gruppo di ragazzi che ha piacere di stare insieme. Anche a fine allenamento nessuno va via di corsa, si resta qui anche per scambiare alcune impressioni, fare dei lavori tecnici che sono tra virgolette anche divertenti. Ripeto, questo è un tipo di atteggiamento che alla lunga può portare grossi frutti.
Quello che stiamo facendo in campo è simile a quello che è un microciclo standard del campionato vero e proprio, ovviamente con carichi diversi e con attenzioni a delle cose di base che fanno parte della fase preparatoria. Già dal primo giorno siamo andati in campo con lavori tecnici, tattici. A me piace sottolineare l’attivazione delle tecniche funzionali che vanno a ricreare sostanzialmente quelle che sono delle combinazioni che proveremo ovviamente a tenere in campo durante la partita, per poi andare a lavorare su determinate situazioni ed aspetti che vanno a toccare anche la parte fisica, la parte atletica, in base all’obiettivo della giornata. Associandolo il tutto con la palla».
REBUS ATTACCANTE ? Anche se la rosa è ampia, alla squadra manca un punto di riferimento in attacco. Dopo l’addio di Gianluca Saurino, non ci sono certezze sui tempi di recupero di Angelo Arcamone. L’organico attuale ti soddisfa e per il reparto avanzato hai chiesto alla società un rinforzo?
«E’ un discorso che affrontiamo spesso sia con i direttori che con la società ma stiamo lavorando. La società sta facendo molto bene, sul problema dell’attaccante è coerente. Come abbiamo detto nella scorsa conferenza, il presidente è forte su questa linea made in Ischia che noi abbiamo sposato appieno e che secondo me va portata avanti con forza perché è un qualcosa che va oltre il risultato sportivo stesso, che ci inorgoglisce, anche in chiave futura, magari vedere i nostri figli e nipoti indossare la maglia dell’Ischia in una squadra formata da tutti ischitani.
Quindi è un qualcosa che va oltre e che guarda lontano. Tutti quanti dobbiamo contribuire a percorrere questa strada. Per quanto riguarda le soluzioni che proviamo ad adottare in campo nella fase offensiva, stiamo facendo molto bene. Stiamo trovando degli accorgimenti che possano aiutarci a finalizzare la nostra idea di gioco. Sono molto pragmatico, l’unica strada che possiamo percorrere è quella del lavoro. Se prima potevamo pensare di lavorare quattro ore e ne occorrono otto, non è assolutamente un problema».
La rosa è ampia, ci sono tantissimi giovani che probabilmente troveranno poco spazio. Quando ci sarà lo sfoltimento? «I ragazzi sanno che ci sarà qualche uscita ma in linea di massima non sarà così significativa perché ho visto una squadra che si impegna, tutti fanno il possibile per rimanere nel gruppo. Ma questo “sfoltimento” lo faremo a fine mese per valutare tutti con la giusta attenzione, senza tralasciare nulla al caso, dando la possibilità di dimostrare il proprio valore, dagli over agli under».
Una squadra isolana ha maggiori difficoltà nel disputare amichevoli che sono importanti per le prime verifiche. Ce ne saranno nei prossimi giorni? «Stiamo valutando varie soluzioni per fare qualche amichevole con compagini della terraferma. Se queste vengono da noi o se noi dobbiamo andare a casa loro, non sarà un problema.
Per fine mese abbiamo programmato un’amichevole con una squadra di Serie D. Vediamo se si riesce a disputarne una con una squadra di Serie C (molto probabilmente la Paganese, ndr). Si tratta di squadre che sono partite molto prima, hanno delle esigenze di calendario diverse rispetto alle nostre. Dobbiamo far collimare le cose. Per quanto riguarda la mia volontà tecnica, l’intenzione è di andare in crescendo dal punto di vista delle compagini di diverse categorie da affrontare. Ci rendiamo conto che è difficile organizzare un’amichevole con qualche società di Promozione o di Eccellenza che rispetto a noi devono partire. Una squadra di Eccellenza di terraferma predilige farla a dieci chilometri di distanza piuttosto che venire qui. E’ una situazione un po’ complicata ma, così come oggi (ieri per chi legge, ndr) ne abbiamo disputata una in famiglia, ne faremo due prima dell’inizio della coppa Italia».