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’INTERVISTA – L’allenatore della squadra rossonera,Iervolino ci parla del momento che sta attraversando la sua squadra, reduce da ben 4 sconfitte consecutive in campionato
“Noi peggior attacco e terza miglior difesa? siamo in linea su quello che mi aspettavo dalla difesa, perché quello difensivo è un aspetto che curo tanto e continuerò a farlo. Quello dell’attacco è un dato che ci deve far pensare, riflettere. Dobbiamo fare assolutamente meglio, già dalla prossima partita. Con tanto agonismo e cattiveria, la davanti dobbiamo fare i gol brutti non quelli belli”
Dov’è finito il Lacco Ameno di inizio campionato. Sono 4, con quella del Simpatia contro la capolista Pianura, le sconfitte consecutive subite dalla squadra rossonera ultimamente. Non è tutta pece quella nera, crediamo si possa dire, visto che le battute d’arresto riportate dai lacchesi dopo il successo di misura in casa del Sant’Agnello Promotion non ci restituiscono una squadra brutta e con poche idee. Anzi, la compagine allenata da Angelo Iervolino, anche al cospetto della capolista, ha dimostrato una ottima personalità e tanta voglia di proporre gioco, con tutti i limiti che la rosa impone. Davanti al Lacco Ameno, ora c’è un’altra sfida insidiosa: sabato al Patalano ci sarà lo Sporting Ercolano, team partito con grandi ambizioni che sta facendo una stagione non proprio esaltante, eccezion fatta per l’eliminazione inflitta all’Ischia nei sedicesimi di Coppa Campania di Promozione, competizione in cui la squadra lacchese sta eccellendo (si è qualificata agli ottavi!). Comunque, per capire al meglio il momento che sta vivendo il Lacco Ameno, abbiamo intervistato il suo allenatore, Angelo Iervolino. Ecco le parole del giovane mister isolano.
Mister Iervolino, il Lacco Ameno è reduce da 4 sconfitte consecutive in campionato, anche se nel mezzo c’è stata la bella affermazione in Coppa, di cui parleremo dopo. Però, avendo visto la sua squadra giocare ultimamente ed anche come si è espressa a Pianura, non si può dire che siete in crisi. O no?
“Assolutamente no. Martedì, prima dell’allenamento, ci siamo detti proprio che la squadra è viva, lotta, gioca e crea, però purtroppo al momento è un pochino in difficoltà col metterla dentro. Arriviamo molte volte sotto porta, però purtroppo ci manca qualcosa per metterla dentro. Forse un po’ di cattiveria. Certo è, come anche abbiamo detto martedì coi ragazzi, che fa strano vedere il nostro percorso, con le ultime 4 sconfitte. Però, è anche vero che se le sconfitte fossero arrivate alternate alle vittorie oggi saremmo qui a parlare di nulla, perché saremmo perfettamente in linea col nostro obiettivo, se non oltre le aspettative. Certamente, 4 sconfitte in fila non fanno grande morale, però siamo perfettamente in linea”.
Sono state giocate 8 giornate di campionato. Il Lacco Ameno è il peggior attacco con 5 gol, insieme al San Sebastiano, e la terza miglior difesa, col Procida, dopo Pianura e Ischia. Quale di questi due dati di sorprende di più, in positivo o negativo e perché?
“Penso che siamo in linea su quello che mi aspettavo dalla difesa, perché quello difensivo è un aspetto che curo tanto e continuerò a farlo. Anzi, probabilmente, nelle ultime partite potevamo prenderne di meno. A Pianura, il secondo gol subito è frutto del secondo tempo giocato in 10 uomini e col Plajanum prendemmo l’ultimo gol al 94’ in ripartenza, quindi era evitabilissimo se non ci fossimo trovati in una certa situazione di punteggio. Quello dell’attacco è un dato che ci deve far pensare, riflettere. Dobbiamo fare assolutamente meglio, già dalla prossima partita. Con tanto agonismo e cattiveria, la davanti dobbiamo fare i gol brutti non quelli belli. In una stagione i gol belli sono pochi, ma molti quelli brutti”.
Riguardo alle soluzioni offensive che lei ha, che sono tante sia per caratteristiche degli uomini a sua disposizione che per le sue idee, io credo che comunque vi manchi un bomber d’area di rigore. Però, questo ha passato il convento, che è già tanto…
“Sapevamo che partendo in ritardo, per il ripescaggio, non potendoci paragonare ad altre società, credo che abbiamo fatto un mercato molto attento, oculato. Credo che, parlando di bomber d’area, credo che Luca Lista stia venendo fuori. Avendo fatto un mese e mezzo di allenamenti altalenanti per via del lavoro, sono convinto che appena tornerà in forma ci ritroveremo un acquisto che non avevamo un mese fa. Poi, ovvio, abbiamo altre caratteristiche, con altri interpreti. Dai piedi di Cantelli, Filosa e Matarese devono arrivare i gol, ma anche gli assist per il bomber d’area, che deve essere Lista”.
Non è che la Coppa Campania, competizione nella quale state andando oltre le aspettative, vi sta togliendo energie mentali per il campionato?
“Non credo. Col Quartograd, sia all’andata che al ritorno abbiamo dato spazio a chi aveva giocato di meno fino a quel momento. L’obiettivo nostro, non è mai stata la Coppa, però prima del ritorno di Coppa avevamo subito una sconfitta bruciante, quindi abbiamo messo in campo tutto quanto possibile per poter vincere e tirarci su il morale. Fermo restando, che il nostro obiettivo è il campionato. Poi, i ragazzi vanno in campo e cercano di mettersi in mostra e sono stato bravi a raggiungere un ottavo di finale, che è un traguardo storico per la società. Sicuramente, la Coppa ci ha dato un po’ di difficoltà negli allenamenti, visto che le partite sono infrasettimanali e che spesso non riusciamo ad allenarci con compiutezza per problemi di lavoro dei ragazzi negli altri giorni. Però, si dice che le partite sono il miglior allenamento…”.
Fra le fila del Lacco Ameno c’è Giovanni Filosa, un classe 2000 sempre vicinissimo ad esplodere. Fermo restando che le sue doti tecniche sono indubbie, secondo lei in cosa deve crescere il ragazzo per fare il definitivo salto in categorie migliori di quelle in cui ha giocato finora?
“Concordo sulle qualità tecniche di Giovanni. E’ un ragazzo valido, però, sotto ogni punto di vista. Da quando è arrivato, non ha saltato un allenamento se non quelli per l’infortunio che ebbe. E’ sempre presente e puntuale. Quello che deve un po’ aggiustare è la concretezza sotto porta e l’essere su di giri sempre. A volte si piace un po’ troppo, ma può esplodere in ogni istante. Tutti a Lacco Ameno abbiamo stima di lui e siamo felici di averlo perché poteva giocare in altre piazze ed ha scelto noi per tanti motivi, soprattutto quelli legati al cuore”.
Sabato avete lo Sporting Ercolano, altra compagine ostica, se non tosta. Per voi è diventato vitale vincere, se non altro per ridare linfa alla classifica e morale a tutto l’ambiente…
“Martedì parlammo anche in questi termini. Sappiamo che le partite in cui il Lacco Ameno deve fare i punti non sono quelle contro il Pianura, l’Ercolano ed il Procida, ma è ovvio che in questo momento abbiamo nella testa un percorso da fare e portare avanti. Ovviamente, essendo anche una partita casalinga, abbiamo una motivazione in più. E’ al Patalano dove dobbiamo costruire la salvezza. Ora, che il prossimo avversario si chiami Ercolano o Real Madrid, dovremo cercare di fare il massimo per portare a casa punti che ci diano soprattutto morale”.
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