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Iervolino: “Il derby con il Barano non va preso sottogamba”

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Il tecnico dell’Ischia Iervolino in vista del derby resta molto cauto. “Il Barano ha ancora qualcosa da dire”

Simone Vicidomini– L’Ischia passa da un derby ad un altro. Domani pomeriggio ci sarà l’ultimo derby isolano in questa stagione, in casa del Barano al “Don Luigi Di Iorio”. Gli isolani cercheranno di portare a casa i tre punti per rimanere agganciati al treno del secondo posto e sperare in un risultato positivo nella sfida tra Napoli United e Frattese.

span style="font-family: georgia, palatino, serif">Mi aspetto una partita in cui ci sarà da sudare ed è normale che sia così – esordisce Iervolino alla vigilia della gara del “Di Iorio” –. La matematica non condanna ancora il Barano e sicuramente in queste gare che restano farà il possibile per un piazzamento migliore. Quindi è assolutamente vietato pensarla diversamente. Tralasciando la classifica e guardando la rosa, ci sono giocatori che possono metterci in difficoltà in varie situazioni. Bisogna stare attenti».

Iervolino avrà di nuovo Sogliuzzo a disposizione. Nessuno squalificato né infortunato, eccezion fatta per i lungodegenti di cui il solo Invernini potrebbe avere qualche chance di convocazione forse per l’ultima giornata o nei play-off. Si passa da un derby all’altro, con il piccolo vantaggio di non muoversi dall’isola per poi affrontare in casa il Napoli United. Ma prima c’è da superare il Barano…«Fondamentale uscire da Barano con i tre punti e poi pensare ai restanti turni. Gli impegni in casa dovranno volgere a nostro favore e non è facile. Non dobbiamo pensare al Napoli United ma solo al Barano».

L’argomento della conferenza scivola sulla “stabilità” tecnica e tattica trovata dall’Ischia soprattutto dopo aver ritrovato De Luise. «E’ una cosa normalissima. In alcune squadre c’è bisogno di un tempo minore, in altre maggiore. Non c’è un tempo ben preciso – spiega Iervolino –. Il miglioramento a volte può essere improvviso. Dobbiamo essere consapevoli di questa forza.

La prestazione di Torre Annunziata deve rafforzare il nostro modo di pensare, di intendere il calcio. Nello spogliatoio, parlando con lo staff, notavo che durante gli allenamenti si vedono cose che ti fanno divertire. E’ ovvio che la partita è fatta di tante altre cose, di emozioni che non ti aspetti. Questa è la bravura di noi allenatori, dei giocatori: adattarsi alla partita. Dovremo lavorare con applicazione, serietà e soprattutto con pazienza».

Si prospetta qualche novità rispetto al derby col Real Forio in cui era assente Sogliuzzo? «In settimana abbiamo avuto la fortuna di provare diverse cose, sia per la parte arretrata che per la mediana e l’attacco. Vediamo in rifinitura come stanno tutti. L’ho detto spesso e lo ripeto: la formazione non la faccio io ma i calciatori. Devo essere bravo a leggere chi dà il meglio di sé. E’ la forza del nostro gruppo. Così come chi entra dalla panchina e fa bene».

«SOTTOGAMBA NO» – Affrontare una squadra ormai retrocessa, può incidere sul piano psicologico? C’è il rischio di prendere l’impegno sottogamba? «Non bisogna assolutamente fare questo ragionamento. I nostri avversari secondo me hanno da dire ancora qualcosa. Non andiamo in campo col pensiero di avere già vinto perché il Barano ha una situazione di classifica complessa. E’ importante continuare la crescita mentale, avendo quella costanza anche in queste partite che sono quelle che ti fanno crescere o perdere dei punti. Un gruppo, seppur giovane, deve essere equilibrato. Non pensare di essere “grandi” quando si vince o “sciocchi” quando le cose vanno meno bene».

L’Ischia deve preoccuparsi del Napoli United o del Savoia? «L’Ischia deve preoccuparsi dell’Ischia – replica il tecnico gialloblù –. Come ho sempre sostenuto, ogni partita va pensata singolarmente. Alla fine vedremo come saremo messi. Dobbiamo giocare senza pensare a chi è forte o meno forte, ma facendo il nostro. Con queste due gare da giocare sull’isola, possiamo essere un po’ più padroni del nostro destino».

«NESSUNA SORPRESA» – Sulla sconfitta interna della Puteolana contro il Napoli United che ha dato adito a qualche cattivo pensiero. Iervolino è rimasto sorpreso o se l’aspettava? «Il risultato di Pozzuoli ci ha sorpreso ma senza pensare male. Sicuramente non ci aspettavamo una sconfitta interna perché alla Puteolana bastava un punto per vincere il girone e festeggiare con i propri tifosi che erano tanti.

Guardando la sintesi della partita, si è visto che ci sono state occasioni da una parte e dall’altra. Il Napoli United è stato bravo a capitalizzarle. Osservando il cammino schiacciasassi della Puteolana, probabilmente nessuno si aspettava una sconfitta in casa nel finale di campionato. Dobbiamo cercare di essere più forti e non pensare a trovarci degli alibi, cercando di vincere contro tutti, avendo una linearità di comportamento morale sia dentro che fuori dal campo».

Ci sono tre partite da recuperare, delle situazioni poco chiare legate alle positività riscontrate. Alla fine a pagarne le conseguenze è l’Ischia che sta lottando per un obiettivo. E poi la Frattese è fuori dai giochi play-off? «Secondo me no, la Frattese deve recuperare due partite, poi domenica c’è lo scontro con il Napoli United che potrebbe decidere il suo destino. Dobbiamo essere concentrati su quello che facciamo. Finora abbiamo fatto qualcosa di enorme ma in sostanza ancora nulla.

Concentriamoci senza pensare a togliere energie su cose esterne, pensiamo a cosa mettere in campo. La situazione dei rinvii, soprattutto in regime di concomitanza delle ultime giornate, è chiaro che va un po’ a inficiare il cammino delle altre, che si chiamino Ischia o S.Antonio. Sarebbe opportuno – conclude Iervolino – far rispettare la regola della contemporaneità, per il resto dico di concentrare le nostre energie su quello che possiamo gestire».


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