Il 22 febbraio presso il Ministero della Salute, nella Sede di Lungotevere Ripa 1 sala Tina Anselmi 2° piano, è convocato un tavolo tecnico a cui parteciperanno alcune associazioni rappresentative delle migliaia di pazienti che si curano con la cannabis terapeutica quali anche affetti da patologie con spasticità associata al dolore come la sclerosi multipla, il glaucoma resistente alle terapie convenzionali e la sindrome di Tourette (un disturbo neurologico caratterizzato da tic multipli ripetuti, che si manifestano in suoni e spasmi muscolari improvvisi e privi di finalità).
L’ordine del giorno riguarda degli specifici punti.
Il primo è inerente la produzione nazionale medicinali a base di cannabis, come previsto nell’accordo del 17 dicembre 2021 in cui si prevede l’implementazione della produzione nazionale. Un accordo che si inserisce in un quadro più ampio di collaborazione tra Difesa e Sanità, avviato nel 2014, e che ha trovato conferma nel 2016, con la firma di una Convenzione tra la Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico e l’Agenzia Industrie Difesa per disciplinare tutte le fasi della produzione e della distribuzione del prodotto sul territorio nazionale.
Il secondo argomento in scaletta richiede delle valutazioni sul documento presentato all’incontro del 14.12.2021 dalla vicepresidente Santa Sarta del Comitato Pazienti Cannabis Medica, la quale premettendo di parlare “all’unisono di tutte le lacrime versate e tutte le sofferenze patite fin ora da parte dei pazienti italiani” formulò delle specifiche osservazioni e richieste, tra cui «introdurre il nuovo concetto di stima delle quantità di cannabis medica nazionale … siano formalmente riconosciute, tramite decreto, le associazioni dei malati, le figure degli “health center”, dei “care givers” per la cannabis medica e i centri di medicina specializzati, come enti autorizzati alla coltivazione collettiva per conto terzi e alla distribuzione e vendita per fini medici e di ricerca … rilascio di una “carta verde dei pazienti”, che li tuteli dall’approccio repressivo fino ad oggi adottato nei confronti dei malati, oltre al fine di evitare inutili procedimenti giudiziari a carico di figure riconosciute dal ministero della Sanità … Sia nuovamente garantito I’ uso della PEC per l’invio di prescrizioni mediche,senza ritorsione per chi giustamente ha continuato ad utilizzarla in attesa di decreto attuativo frutto del tavolo di lavoro … Sia garantito la realizzazione di programmi obbligatori di formazione continua per l’aggiornamento periodico del personale medico, sanitario, sociosanitario: perpetuare questa non informazione sulla cannabis medicinale nelle strutture mediche ha contribuito nel tempo ad una impossibilità di applicare le leggi regionali penalizzando molti malati e impossibilitando l’acquisizione di giuste stime. Sia quindi istituito una agenzia statale per la cannabis medicaperpetuare questa non informazione sulla cannabis medicinale nelle strutture mediche ha contribuito nel tempo ad una impossibilità di applicare le leggi regionali penalizzando molti malati e impossibilitando l’acquisizione di giuste stime. Sia quindi istituito una agenzia statale per la cannabis medicaperpetuare questa non informazione sulla cannabis medicinale nelle strutture mediche ha contribuito nel tempo ad una impossibilità di applicare le leggi regionali penalizzando molti malati e impossibilitando l’acquisizione di giuste stime. Sia quindi istituito una agenzia statale per la cannabis medica».
Al precedente tavolo tecnico del 14 dicembre 2021, sempre presso il Ministero della Salute, parteciparono: per il Ministero i seguenti componenti, Achille lachino, Germana Apuzzo, Rocco Signorile, Maria Giovanna Del Pizzo e Roberta Melillo; in rappresentanza delle Associazioni dei pazienti: Comitato Pazienti Cannabis Medica, Santa Sarta – Cannabis Cura Sicilia Social Club, Alessandro Raudino e Fiorinda Vitale – Associazione Canapa Caffè, Carlo Monaco – La Piantiamo, Andrea Trisciuoglio – Deep Green, Alberico Nobile – Luca Coscioni, Marco Perduca; come uditori: Paola Minghetti – Roberta Pacifici – Lorenzo Simonetti – Lorenzo Calvi. Coordinatore del tavolo Dott. Luigi Iannettone.
Ci siamo occupati in precedenza della civile battaglia che da anni legittimamente conducono i pazienti della cannabis-terapeutica e le rispettive associazioni, l’ultimo e che riprende anche i precedenti è stato l’8 dicembre 2021 “I pazienti della cannabis medica ritornano al Ministero il 14 dicembre”.
Si stima siano circa 50 mila i pazienti in Italia della cannabis-terapeutica. Un recente sondaggio effettuato dal Comitato Pazienti Cannabis Medica ha evidenziato come ben l’87,5% dei pazienti ha dichiarato di aver avuto difficoltà a reperire la cannabis medica prescritta.
La causa della cannabis-terapeutica è stata perorata anche dalla nota attrice italiana Ornella Muti che ospite al Festival di Sanremo ha ricordato gli ultimi anni difficili della propria mamma e con rammarico il non averle potuto dare la cannabis-terapeutica riempendola di psicofarmaci.
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