Gragnano, alla Madonna delle Grazie va in scena il primo “Memorial don Luigi Russo”

All’evento hanno partecipato i ragazzi della scuola calcio ASD San Paolo Si è tenuta ieri...

LEGGI ANCHE

All’evento hanno partecipato i ragazzi della scuola calcio ASD San Paolo

Si è tenuta ieri la prima edizione del “Memorial don Luigi Russo” presso l’impianto sportivo ASD San Paolo della parrocchia Madonna delle Grazie di Gragnano. Alla presenza dei parroci don Vincenzo Rosanova e don Catello Malafronte, i ragazzi della scuola calcio ASD San Paolo (categoria 2009 e 2010) si sono sfidati in una gara a campo ridotto in tre tempi da 10 minuti. Prima dell’inizio dei match, i due parroci hanno parlato della storia del sacerdote di Gragnano deceduto prematuramente, all’età di 36 anni, per trasmettere i valori da lui portati avanti. Successivamente, tutti i presenti hanno recitato una preghiera e poi hanno dato spazio ad un momento di divertimento e aggregazione grazie alle partite di calcio.

La redazione di ViviCentro.it ha raccolto, in esclusiva, le dichiarazioni dei due parroci presenti.
Le parole di don Vincenzo Rosanova:
Un momento di festa che, però, cela un messaggio ben preciso. Qual è?
“E’ un momento di aggregazione, quello che manca nella realtà di oggi. La società di oggi è frantumata, ci si incontra poco perchè, magari, ci si contatta virtualmente sui social e manca l’incontro con la persona. Lo sport aiuta a conoscere gli altri, a dialogare, si creano nuove amicizie, rapporti nuovi e quindi aiuta i ragazzi a prendere coscienza che senza gli altri la nostra vita è povera”.

Dietro un grande evento c’è sempre una grande organizzazione. Chi ha reso possibile tutto questo?
“Io ringrazio i collaboratori sportivi Giovanni, Salvatore, Osvaldo e tanti altri che lavorano nell’ombra, nel silenzio rappresentando figure efficaci e significative. Se non ci fossero questi collaboratori, questi volontari che fanno anche dei sacrifici certi eventi non si potrebbero realizzare”.

Ecco le parole di don Catello Malafronte:
Un evento che rappresenta l’opportunità di trasmettere i valori ai giovani, quali?
“Il memoriale in onore di un sacerdote ha un grande significato educativo come prendersi cura della formazione e della crescita integrale dei ragazzi. Il progetto educativo si ispira a don Bosco: educare giocando e, quindi, il gioco non fine a se stesso ma come mezzo educativo”.

Quest’evento rappresenta un’opportunità di divertimento, aggregazione ma anche di condivisione. Qual è il ruolo ricoperto dai giovani?
“I giovani sono la parte più bella della società. Se noi, in qualità di parrocchie, non privilegiamo i ragazzi, soprattutto quelli meno fortunati, siamo del tutto fuori strada. Noi dobbiamo privilegiare i ragazzi senza distinzioni e nei nostri ambienti i ragazzi devono poter fare un’esperienza bella della socialità, della società dove convivono chi è più bravo chi è meno bravo, chi ha più possibilità economiche e chi non ce le ha. Il calcio, il gioco e lo sport in quanto tale se vissuto bene ci dice che è possibile vivere in una società pacificata”.

a cura di Michele Avitabile

RIPRODUZIONE RISERVATA

Calciatori che hanno superato le rivalità delle tifoserie

Il nostro racconto di casi diversi di calciatori che hanno cambiato casacca finendo in squadre opposte in termini di tifo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare