Comunicato a cura di Antonio Pollioso, addetto stampa Givova Scafati
Dopo tre vittorie consecutive, la Givova Scafati è ora a caccia del poker. Per riuscirci, la truppa di patron Nello Longobardi dovrà superare l’insidiosa trasferta di domenica prossima, ore 18:00, al PalaTricalle, contro la Lux Chieti, valevole per la quarta giornata di ritorno del girone rosso del campionato di serie A2.
L’AVVERSARIO della Givova Scafati
Non sarà semplice imporsi sul parquet abruzzese, dove recentemente ha preso in mano le redini del team di casa coach Massimo Maffezzoli, appena subentrato all’ex scafatese Domenico Sorgentone alla guida del team biancorosso, col quale esordirà proprio domenica sera. In genere, in occasione del cambio di allenatore, la squadra è maggiormente spronata a fare bene ed è quanto ci si attende dal roster teatino, il cui quintetto base sta viaggiando con la doppia cifra di punti realizzati in media: il playmaker Meluzzi (11,8), la guardia statunitense Williams (12,8), l’ala piccola, ex della contesa, Santiangeli (13,5), l’ala grande lituana Sorokas (15,5) ed il centro Bozzetto (10,2). A questi vanno poi aggiunti i navigati Piazza (playmaker) e Ihedioha (ala grande), l’esordiente in serie A2 Sodero (ala piccola) ed il giovane estone Mitt (centro), che completano un organico di tutto rispetto per la categoria.
LE DICHIARAZIONI
Coach Alessandro Finelli: «Alleno un gruppo di persone affidabili, con una forte personalità, per cui non sono affatto meravigliato della crescita mostrata nell’ultimo periodo, ma al tempo stesso sono consapevole che quello di serie A2 è un campionato molto equilibrato, che in genere si livella nella sua seconda parte, in seguito ai vari movimenti di mercato mirati a potenziare gli organici. Quando c’è equilibrio, avere giocatori affidabili, con la testa sulle spalle, in grado di compattarsi e superare le avversità, i problemi fisici e gli infortuni, rimanendo sempre uniti e coesi, costituisce senza dubbio la chiave di volta per arrivare in buona condizione ai play-off. Ora ci attende una trasferta difficile, perché incontreremo a Chieti una squadra con il coltello tra i denti, che, come spesso accade quando c’è il cambio di allenatore, giocherà con grande energia. Noi dobbiamo però concentrarci sul nostro lavoro e su noi stessi. Affronteremo una squadra dotata di un ottimo quintetto base, con giocatori esperti della categoria come Piazza, reduce da una lunga pausa per infortunio, come Williams, che può giocare sia da guardia che da playmaker, e come Santiangeli, che ha un impatto sia fisico che tecnico nel suo ruolo di ala piccola. I due lunghi che completano l’esperto quintetto sono Sorokas e Bozzetto, dotati di buona taglia fisica ed atletismo, doti che abbiamo riscontrato già nella gara di andata. Con il cambio di allenatore, mi aspetto poi anche un cambio del sistema di gioco, per cui avremo pochi punti di riferimento a livello strategico. A noi servirà una buona dose di flessibilità, per riuscire a comprendere la direzione della partita ed eventualmente adattarci in corsa ai mutamenti strategici di Chieti dall’avvento della nuova guida tecnica».
Il playmaker Antonino Sabatino: «Mi dispiace molto per l’assenza forzata di Marino, un capitano super, che mi ha sempre aiutato a migliorarmi in qualsiasi aspetto del gioco. Adesso, in sua assenza, ho l’onore e l’onere di aiutare i miei compagni e mettermi a disposizione del coach quando e come me lo richiederà nel ruolo di playmaker. Abbiamo recentemente cambiato qualcosa nel nostro gioco ed in particolare nell’approccio alla partita, facendo vedere ottime cose nelle ultime tre partite, tenendo i vari avversari che abbiamo affrontato sotto i 70 punti. Proveremo a fare lo stesso anche a Chieti domenica sera, dove affronteremo una squadra che è ad un passo dai play-off ma anche della zona retrocessione e quindi avrà grande pressione e voglia di far bene. Con l’arrivo di coach Maffezzoli, ci terrà particolarmente a ben figurare, anche perché giocherà tra le mura amiche, aggredendoci sin dal primo minuto. In organico, i nostri prossimi avversari hanno due uomini chiave come Sorokas e Williams, ma non va dimenticato il playmaker Meluzzi, che ha fatto un percorso di crescita importante e che è abituato ad avere approcci veementi con la partita».
Photo Credits: Gianmarco Ferrara, Mimmo Cuciniello