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Castellammare di Stabia

ESCLUSIVA – Giovanni Esposito: “La Juve Stabia da un paio di anni non programma. Il Francavilla? É la rivelazione del girone”

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L’intervento dell’allenatore Giovanni Esposito al Pungiglione Stabiese

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el corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese”, programma radiofonico a cura della nostra redazione sportiva ed in onda su ViviRadioWeb, ci siamo collegati telefonicamente con Giovanni Esposito stabiese doc e allenatore di calcio. Con lui, abbiamo discusso di questo momento del campionato di Lega Pro e della Juve Stabia in generale.

Ciao Mister, parliamo di una situazione un po’ particolare per la Juve Stabia. Alla fine del girone d’andata, nessuno si sarebbe aspettato questo crollo verticale, qual’è il suo pensiero su questa situazione? Le è mai capitato di osservare altre squadra che hanno avuto un crollo del genere?

Si, parlare della Juve Stabia è sempre difficile per noi che la teniamo nel cuore, siamo cresciuti negli anni ’90, anni di passione e del Menti pieno. Purtroppo, come vi avevo accennato circa 3 mesi fa, mi aspettavo purtroppo qualche problema nel prosieguo della stagione. Di fatti si è materializzato quello che temevo: una squadra fragile fisicamente come la Juve Stabia, giocando su campi pesanti, con il clima che avrebbe inciso molto nei muscoli, avrebbe avuto sicuramente dei problemi, e purtroppo si è verificato ciò che avevo immaginato.

Foggia e Lecce sono squadre fisiche, per vincere ci vuole un mix di qualità e fisicità stile Juventus, soprattutto in Lega Pro la fisicità è importantissima “devi fare tanta legna”. La squadra ha pagato l’idea di calcio di mister Fontana che ha fatto la squadra a sua immagine e somiglianza giocando in un modo perfetto e bello ma in alcuni casi poco concreto.

I ragazzi hanno pagato poi sicuramente l’allontanamento del mister, che si sa nel calcio paga sempre, con un’abitudine a fare un tipo di calcio diverso da Carbono.  L’allontanamento dalla vetta poi innesca una caduta verticale perchè ti svuoti mentalmente entrando in una situazione difficile. Chi non vive lo spogliatoio e chi non vive di calcio è impossibilitato ad immaginare cosa sto dicendo. È capitato a tante squadre di andare incontro a situazioni del genere, però, secondo me è un girone molto scarso diviso su tre tronconi e soprattutto la nuova formula dei play-off ha falsato molto il campionato. Molte squadre, vedi anche il Francavilla, si sono arrese perché una volta centrato questo obiettivo, e visto che dietro le altre fanno fatica non ti impegni più di tanto. Togliendo Lecce, Foggia e Matera, in sintesi non c’è stato campionato. Il girone di ritorno è stato un campionato a se, secondo me andrebbe rivisto il regolamento perché è un campionato falsato e molto scadente. Si parla che vogliono reinserire nuovamente la Seconda Divisione, per eliminare questo fenomeno dei tronconi: In cui una parte è attrezzata per la serie B e l’altra parte che giustamente non può competere con chi “spende”per andare in serie B che lotta nelle parti basse della classifica. Ritornando a parlare di Juve Stabia, secondo me ne usciremo difficilmente da questa situazione, anche nei play-off, in quanto ci sono squadre attrezzatissime, soprattutto al nord. Non vedo la Juve Stabia da due mesi, l’ultima volta che sono stato al Menti risale alla gara di andata contro la Virtus Francavilla. In tale gara, entrambe le compagni si trovavano nel pieno del loro momento migliore, seppur già si vedevano “campanelli d’allarme”, tant’è che subimmo diversi contropiedi e lo stesso N’Zola ci poteva far male diverse volte. Poi da quella partita non ho più visto la Juve Stabia; però vi ripeto, sappiamo la spinta del popolo di Castellammare, l’ardore del pubblico del Menti non c’è più, difficilmente la squadra tornerà a macinare gioco. Non sono contro i tifosi che non vanno allo stadio, purtroppo è la squadra che trasmette euforia e trasporta il pubblico allo stadio, e ad oggi l’euforia non c’è più nemmeno nello spogliatoio. Non so come potrebbe ritornare, mi auguro che Carboni riesca a dare uno stimolo alla squadra. Non so se tra poco ci sarà un passo indietro da parte della stessa società nel richiamare nuovamente mister Fontana, perché non vedo sbocchi da nessuna parte, nemmeno in società. Purtroppo nel calcio si costruisce, vedi Foggia, vedi Lecce e la stessa Virtus Francavilla che 4 anni fa militava in Promozione, un paese che arriva a contate 30’000 abitanti. Adesso si trovano a disputare i play-off per andare in B. Tutto questo è stato possibile solo perchè alla base hanno un’ottima società composta da un valido Presidente. Di fatto nel calcio si programma, la Juve Stabia da un paio d’anni non programma, si improvvisano Direttori e a quel punto nel calcio si fa fatica. La Juve Stabia, per prima cosa, doveva prendere un grande uomo di calcio, e ad oggi, secondo me non ci sta a Castellammare.

Per quanto riguarda le dichiarazioni di Manniello, che a Metropolis ha dichiarato di essere “stufo” di questa squadra e di aspettare la gara contro il Francavilla per mettere fuori rosa qualche elemento tra i più esperti sostituendoli con i giovani, cosa ne pensa?

Francamente non so quanto possa aiutare ai ragazzi questa uscita del Presidente, seppur lui da Patron può prendere giustamente qualsiasi decisione. Come si dice: “i panni sporchi si lavano in famiglia”. A volte è meglio una cena a quattro occhi con i ragazzi per ricompattarsi e non far guerra su guerra che non porta a nulla di buono, se non il male della Juve Stabia. Secondo me bisogna ricaricare le pile e ricompattarsi. Sarà difficile con il pubblico di Castellammare che ad oggi è uno dei più importanti del sud Italia ed è uno dei più esigenti dopo aver visto tre anni di serie B per cui si è fatto una buona cultura calcistica. Ripeto, non vedo nulla di buono, non so se Carboni riuscirà a dare una scossa oppure se bisognerà ritornare sui passi e richiamare mister Fontana che forse saprebbe come raddrizzare questa ” barca”.

Mister, secondo lei, in questo girone di Lega Pro chi è stata la delusione, e all’opposto la squadra rivelazione?

Secondo me la squadra rivelazione è stata proprio la Virtus Francavilla e un po’ il Cosenza che di per sé è già una buona squadra. Nel girone di ritorno sicuramente il Siracusa. La delusione è stato il Taranto come piazza, come blasone e come città.

Secondo il suo parere la Juve Stabia già all’andata contro la Virtus Francavilla mostrava i primi campanelli d’allarme. In panchina sedeva ancora mister Fontana. Secondo lei da tecnico, come mai Fontana non ha notato l’inizio del calo? E se l’ha notato come mai non è riuscito a rimettere la barca a posto?

Purtroppo bisogna vivere quotidianamente con una squadra, Fontana è uno che lavora tanto e ha avuto modo di lavorarci assiduamente. La Juve Stabia ha avuto sempre carenze nella fase difensiva. Lui predilige giocare con una difesa molto alta è un suo modo di impostare la partita. Ho visto la squadra tre volte è questa è stata la mia sensazione e percezione: squadra molto alta anche a palla scoperta che si riversava sempre in avanti. Ad oggi in Italia solo il Napoli gioca così.

Quali sono i suoi progetti attuali, e soprattutto noi ci ricordiamo che era il secondo di Sasa’ Campilongo attuale allenatore della Vibonese. Come mai non l’ha portata con lui?

Per problemi burocratici non ho potuto seguire il mister, in quanto li a Vibo hanno uno staff da 5 anni e purtroppo il mister che doveva rilanciarsi, ha accettato di non portare nessun suo uomo di fiducia. Campilongo é una persona a cui devo tanto, al di la del calcio. Sicuramente la mia preferenza resta sempre quella di lavorare con lui, anche se dopo tanti anni di gavetta, reputo che sia pure giusto iniziare a poter allenare anche da solo, di esperienza ormai ne ho fatta.

Adesso cosa sta facendo in questo periodo per mantenerti occupato?

Sto lavorando con diverse scuole calcio, amo lavorare con i bambini, giusto per mantenermi impegnato.

Da allenatore il sogno “nel cassetto” quale sarebbe?

Non mi nascondo e l’ho sempre detto che il mio sogno sarebbe allenare la Juve Stabia. Ho lavorato a Torre Annunziata facendo bene, a Ischia vincendo un campionato. Diciamo che ho sempre fatto bene laddove ho lavorato, prima umanamente e poi calcisticamente. Sicuramente per me sarebbe un’onore enorme un giorno magari non troppo  lontano allenare la Juve Stabia, lo spero. Purtroppo a Castellammare abbiamo la cultura di essere amanti dei forestieri.

Sabato la Juve Stabia sarà di scena a Francavilla. L’anno scorso con Sasa Campilongo alla guida del Taranto avete incontrato il Francavilla, squadra che a fine campionato vinse quel girone. Che ambiente troverà la Juve Stabia?

Si, fu l’ultima partita del campionato scorso prima di essere allontanati dopo i noti fatti della contestazione subita a Taranto. È un’ambiente tranquillo, stadio piccolo, ma con tutto il rispetto per questa compagine, noi siamo la Juve Stabia, che come blasone, non dico che siamo alla pari di Lecce, Foggia, Catania e Messina, ma ormai a sud Italia ci siamo anche noi. Rispetto per il Francavilla ma non dobbiamo temere nessuno.

Mister Calabro? È un tipo tosto, non mi piace come giocano le sue squadre, lui è molto camaleontico, cambia molto, e ha avuto il merito di conquistare la Lega Pro a suon di promozioni. Alla base ci sta un lavoro dietro che non è indifferente. Per quanto riguarda la partita, secondo me sarà ricca di gol in quanto sono due squadre che ormai hanno mollato già da un mesetto. Non sarà una bella partita, ma una sfida fine a se stessa senza lode, visto che entrambe sono in caduta libera. In caso di vittoria potrebbe riaccendersi la “scintilla” che un po’ tutti ci aspettiamo. Sicuramente si, qualcosa dovrà succedere perché se ci presentiamo in queste condizioni ai play-off, secondo me faremo poca strada, se consideriamo la forza di club importanti come Reggiana, Parma, Alessandria o Cremonese, Giana Erminio, Livorno e Arezzo.

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