La Giornata Mondiale contro l’abuso e il traffico di droga si inserisce pienamente nel programma dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite attraverso l’obiettivo 3 che stabilisce, tra i vari punti riguardanti la salute e il benessere degli individui, il bisogno di “rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l’abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol”.
Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico di droga: 26 Giugno
Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico di droga, webinar 2022 IPU
Questa giornata fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con Risoluzione 42/112 del 7 dicembre 1987 per sollevare l’attenzione sui costi umani e sociali del traffico e della dipendenza da sostanze: il tema di quest’anno – 2022 – intreccia i temi della salute e della giustizia.
LA CELEBRAZIONE IN ITALIA
La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che si celebra il 26 giugno, (DCSA) ha pubblicato la sua Relazione Annuale 2022, che traccia il quadro riassuntivo delle attività e dei risultati ottenuti in Italia nella lotta contro il narcotraffico nel corso del 2021.
Ieri mattina, il Vice Capo della Polizia – Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi ed il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza – Antonino Maggiore – hanno illustrato i contenuti del Report DCSA 2022, durante una conferenza stampa divulgativa, presso il Viminale, con la partecipazione in videcollegamento di tre Esperti per la Sicurezza impiegati in aree strategiche per le rotte della droga (Colombia, Argentina, Turchia).
Nelle conclusioni, il Prefetto Vittorio Rizzi ha sottolineato come
«il narcotraffico sia stato il primo crimine transnazionale e quello che ha sempre rispecchiato l’evolversi dei tempi. La metamorfosi delle organizzazioni criminali nazionali e internazionali, determinata dalla globalizzazione e dalla digitalizzazione, richiede un rafforzamento della cooperazione internazionale di polizia e delle indagini sulle piattaforme criptate dove viaggiano le comunicazioni criminali. L’attenzione delle forze di polizia di tutto il mondo si deve concentrare sulle aree da cui partono le rotte del narcotraffico come la Tripla Frontera in Sudamerica, al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay dove operano insieme i cartelli criminali più pericolosi del mondo. Solo cooperando sarà possibile smantellare le reti dei signori della droga».
Estratto della Relazione Annuale DCSA 2022
« “Esaurito l’effetto Covid sul traffico di droga, la criminalità organizzata riaccende i motori del narcotraffico. Cresciuti del 54% i sequestri di droga».
Malgrado il 2021 abbia continuato ad essere influenzato dagli effetti della crisi sanitaria globale da COVID-19, la grande capacità di adattamento delle organizzazioni criminali ha individuato presto strumenti e meccanismi di compensazione, riuscendo a riattivare i propri traffici illeciti e a riversare sui mercati di consumo quantità di stupefacenti equiparabili ai periodi precedenti alla pandemia.
Secondo quanto già registrato nel secondo semestre del 2020, la straordinaria resilienza del network criminale ha saputo, infatti, riadattare i propri assetti logistici e organizzativi alle nuove dinamiche economiche e sociali determinate dalla crisi, con il risultato che il 2021 ha fatto registrare una crescente ripresa delle importazioni di stupefacente nei luoghi di stoccaggio e, soprattutto, verso i Paesi di destinazione finale, una diversificazione dei metodi di trasferimento, un adattamento delle rotte e dei vettori.
Allo stesso modo la risposta di contrasto delle forze di polizia non si è fermata: il numero delle operazioni antidroga, coordinate e supportate dalla DCSA, è sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo decennio , così come quello delle denunce .
Si registra invece un’impennata dei sequestri di droga rispetto all’anno precedente: dalle 59 tonnellate rinvenute nel 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021, con un incremento percentuale del 54,04%, che, per effetto di una sensibile crescita dei sequestri di cocaina e dei derivati della cannabis, rappresenta il quarto più alto risultato dal 2000 ad oggi, nonostante le difficoltà aggiuntive causate dalla crisi sanitaria.
Anche quest’anno, il risultato più macroscopico è il nuovo record nei sequestri di cocaina, che, dopo «l’exploit» del 2019 e del 2020, in cui i volumi erano arrivati, rispettivamente a 8,2 tonnellate e 13,6 tonnellate, raggiungono la quota di 20,07 tonnellate , traguardo assoluto senza precedenti nel passato.
Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, con riferimento alle attività svolte dalla DCSA nello scorso anno, ha sottolineato «l’impegno di magistratura e forze di polizia nella lotta al narcotraffico.
Le operazioni condotte nel 2021 evidenziano lo sforzo investigativo sul territorio nazionale ed a livello internazionale che ha consentito, tra l’altro, il sequestro di oltre 20 tonnellate di cocaina, un risultato senza precedenti che premia la professionalità e la dedizione di tutto il personale.
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