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e autorità italiane hanno assegnato due porti di sbarco alla nave umanitaria Geo Barents, gestita da Medici Senza Frontiere. Carrara e Livorno accoglieranno rispettivamente alcuni migranti, mentre la decisione di far scendere le persone in due porti differenti ha sollevato preoccupazioni.
La nave umanitaria Geo Barents, operata da Medici Senza Frontiere, è stata assegnata due porti di sbarco dalle autorità italiane. La decisione prevede che alcuni migranti scendano a Carrara, mentre altri siano sbarcati a Livorno.
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Attualmente, la Geo Barents trasporta a bordo 303 persone, tra cui 3 donne incinte e 2 neonati di meno di un anno.
La scelta di assegnare due porti di sbarco ha sollevato interrogativi e preoccupazioni.
Entrambi i porti si trovano a una distanza considerevole dalla zona dei soccorsi nel Mediterraneo centrale, dove i migranti sono stati salvati.
Non è stata fornita alcuna spiegazione sul motivo di questa decisione, suscitando critiche da parte delle organizzazioni umanitarie coinvolte.
La Geo Barents, che ha soccorso oltre trecento persone nel Mediterraneo, si appresta quindi a effettuare un doppio sbarco.
Le autorità italiane hanno richiesto che la nave di ricerca e soccorso faccia sbarcare i migranti in due porti diversi: Marina di Carrara e Livorno.
Tale decisione è stata comunicata “un giorno dopo la richiesta di sbarcare 116 persone a Lampedusa”. In questo modo, sono stati assegnati tre porti di sbarco in totale.
Circa 200 naufraghi sbarcheranno a Marina di Carrara, mentre il resto dei migranti scenderà a Livorno.
Entrambi i porti si trovano lontani dalla zona dei soccorsi nel Mediterraneo centrale, dove sono state effettuate le operazioni di salvataggio.
In totale, sono 346 i sopravvissuti a bordo della Geo Barents, salvati durante 12 diverse operazioni di salvataggio consecutive nel corso del fine settimana precedente
Medici Senza Frontiere ha tentato di far riesaminare questa decisione, mettendo al primo posto l’interesse dei sopravvissuti a bordo.
L’organizzazione ha espresso preoccupazione per l’impatto che questa ulteriore attesa e i successivi spostamenti potrebbero avere sul benessere mentale e fisico dei migranti, molti dei quali necessitano di assistenza medica e psicologica immediata, accessibile solo a terra.
Anche la Regione Toscana ha criticato la decisione di assegnare due porti di sbarco differenti.
Le assessore alla Protezione Civile e al Sociale, Monia Monni e Serena Spinelli, hanno evidenziato che dividere lo sbarco in due porti rende il viaggio ancora più disumano e impone difficoltà nell’organizzazione dell’accoglienza, con una maggior sfida nel garantire un’adeguata assistenza nel porto di Livorno.
Di conseguenza, è stato richiesto che tutte le persone fragili, i minori e le donne siano sbarcati a Marina di Carrara, per garantire un’adeguata cura e assistenza a coloro che hanno vissuto esperienze traumatiche durante i loro viaggi.
La nota delle assessore sottolinea l’importanza di curare e assistere i migranti dopo mesi di tribolazioni e giorni di navigazione in condizioni estreme.
In conclusione
La Geo Barents, nave umanitaria di Medici Senza Frontiere, è stata assegnata due porti di sbarco in Italia per i migranti soccorsi nel Mediterraneo.
La decisione di far scendere le persone in due porti differenti ha sollevato preoccupazioni tra le organizzazioni umanitarie e le autorità locali, considerando la distanza considerevole dai luoghi di soccorso e le sfide nell’organizzazione dell’accoglienza e dell’assistenza.
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