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e parole del tecnico del Napoli che analizza la sfida terminata 2-2 contro il Genoa.
Garcia ammette: “La squadra sembrava concentrata sulla Champions”
Un Napoli che non piace, che fatica ma che alla fine riesce a evitare la sconfitta. A Marassi finisce 2-2 contro il Genoa di Gilardino che esce a testa altissima dalla sfida contro i campioni d’Italia. Passati sotto di due gol, gli azzurri sono riusciti a recuperarla nel finale prima con la rete di Raspadori – entrato al posto di Anguissa nella ripresa – e poi con il gol del pari con Matteo Politano – anche lui subentrato nella ripresa –. Un punto, quello conquistato dal Napoli, che sa tanto di vittoria, almeno se si considera come si era indirizzata la partita. A raccontare la sua visione è proprio il tecnico azzurro Rudi Garcia intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sky Sport.
Garcia, come giudica la prestazione dei suoi?
“Sappiamo che non abbiamo giocato bene, soprattutto nel primo tempo. Abbiamo preso due gol su due corner, anche se con modi diversi. Abbiamo almeno avuto una reazione della squadra nel secondo tempo, ma non si può non parlare di punti persi. Prima della Champions League è sempre difficile essere concentrati al 100% sulla gara di campionato, basti pensare al PSG che ha perso ieri o al Bayern che ha pareggiato. Sui gol presi parliamo di errori per mancanza di concentrazione e questo non va bene”.
Come valuta il secondo tempo? C’era fallo sul primo gol del Genoa?
“Ho detto sempre che dobbiamo avere più corde nel nostro arco e mettere Raspadori dietro Osimhen è una di queste. Sul primo gol del Genoa c’era fallo su Anguissa ma il pareggio non è questione di episodi”.
Partite con un obiettivo ben preciso in Champions?
“C’è una differenza tra obiettivo e ambizione. La Champions non può essere un obiettivo, ma è un’ambizione. Ora però c’è il campionato e dopo la sconfitta in casa contro la Lazio mi aspettavo una squadra più protagonista, ma ci servirà come lezione. Dobbiamo mostrare reazione, carattere che abbiamo visto c’è ma non basta per vincere”.
Ci aspettavamo il debutto di Natan dall’inizio…
“Era previsto così, solo che Rrahmani non andava rischiato e per questo non potevo cambiare tre uomini su quattro. Non è di certo colpa loro se abbiamo preso due gol: posso contare sui miei due centrali. Natan troverà il suo spazio ma serve che debutti al fianco di un difensore più espero come Amir. Arriverà il suo momento”.
Inserire Raspadori nel suo undici è una priorità?
“Ha partecipato alle quattro partite di campionato. Sono contento che stasera abbia segnato perché se lo merita: è un giocatore importante per me. Con Osimhen può giocare come punta ma anche come trequartista come ha fatto stasera, senza dimenticare il ruolo di esterno. È un giocatore polivalente e per un allenatore averlo è davvero ottimo”.