Sconfitta senza appello per la Juve Stabia, colpita tre volte dalla Virtus Francavilla meritatamente vittoriosa nello scontro playoff con i campani.
Se dopo la gara col Potenza nessuno tra i calciatori stabiesi era finito sul CONTROPODIO, stavolta ad essere vuoto è il PODIO alla luce di una prestazione opaca per tutti gli effettivi in campo tra i gialloblu.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Giuseppe Panico, anche oggi destinatario di tre nitide palle gol. Difficile giudicare la prova dell’esterno della Juve Stabia, impreciso o poco lucido sotto porta a prescindere dal coefficiente di difficoltà della singola occasione da rete. Per quanto visto nel girone di andata, risulta complesso comprendere cosa serva per far andare in rete il numero 11 stabiese; dando per assodato che si tratti di un problema non tecnico ma forse di sicurezza, potrebbe quasi convenire fargli calciare il prossimo rigore a favore sperando che possa sbloccarsi.
Medaglia d’argento: a Davide Cinaglia, che va in tilt per i continui inserimenti di Mastropietro. Prestazione horror per il centrale stabiese, forse prima vera prova negativa della sua stagione, che capitola in occasione del vantaggio della Virtus Francavilla e che poi non riesce a dimenticare l’errore commesso. Cinaglia traballa ad ogni accelerazione dei pugliesi dando un profondo senso di insicurezza.
Medaglia di bronzo: a Marco Caldore, che al pari del collega di reparto naufraga a Francavilla. Per il centrale della Juve Stabia giornata amara, con senso della posizione e precisione mai trovate. Errore grossolano, da condividere con tutto lo schieramento, quello che porta Perez in assoluta solitudine a tu per tu con Sarri; scelta infelice cui non segue una ripresa arrembante, con Caldore anzi che si becca anche un cartellino giallo evitabile.