Le pagelle di Foggia – Juve Stabia (1-1) del 11 Gennaio 2021 a cura di Mario Di Capua: Ottima prestazione peccato non aver chiuso la gara. La gara finisce in parità ma le Vespe avrebbero meritato la vittoria
Matteo Tomei 5,5
P
artita inoperosa ma sul goal del Foggia, ad un grande portiere come lui, si richiedono due cose, chiamare quella palla su un cross lento dalla trequarti e farla sua in area di rigore, e dopo l’errore di Troest, provare a far un grandissimo intervento per salvare il risultato. Entrambe sono cose non facili, ma da un portiere come lui ci si aspettava almeno una delle due, per questo una leggera insufficienza anche perché, dall’altra parte, Fumagalli salva più volte la sua porta.
Luca Garattoni voto 6
I suoi inserimenti, le sovrapposizioni e l’essere sempre attivo in attacco sono il suo forte, stavolta però non è incisivo come in altre occasioni. Partita diligente ma senza spunti degni di nota
Magnus Troest voto 5
La sua partita è da sufficienza pienissima fino all’80’, poi si perde D’Andrea che tira a giro fuori in una delle poche occasioni del Foggia, ma è imperdonabile la leggerezza nel colpo di testa con cui serve praticamente Dell’Agnello in area di rigore. Cross lento ma soprattutto nessun attaccante avversario vicino che possa portarlo ad intervenire in maniera così scomposta. Foggia – Juve Stabia finisce in parità anche per il suo grave errore.
Nicholas Allievi voto 5,5
Spesso sembra essere indeciso, ma la coppia con Troest è tra le migliori della categoria, ed i numeri parlano chiaro. Purtroppo, nel finale di una gara quasi perfetta, il suo compagno di reparto pecca nella chiusura di un cross leggibilissimo perché lento, e lui, marca l’attaccante avversario a 3 metri di distanza, invece di stargli incollato. Il super goal di Dell’Agnello è una conseguenza, di sicuro è meno colpevole del centrale danese, ma li, in piena area, non si può consentire al tuo avversario diretto di stoppare e tirare quasi indisturbato.
Alberto Rizzo voto 7
Il Foggia perde Del Prete quasi subito e lui gozzoviglia senza problemi su quella fascia dominando il match delle corsie laterali. Divide la palma di migliore in campo con Berardocco e sembrano essere ormai sempre più sincronizzati nei tempi di gioco. Dai suoi cross e dai suoi inserimenti nascono l’80% delle azioni da goal delle vespe, che costruiscono tanto grazie anche alla sua forma e freschezza atletica nel corso dell’intero match.
Alessandro Mastalli voto 5,5
Non è in forma e si vede, ma è innegabile che fin quando regge è sempre al centro dell’azione e spesso ai tempi giusti per arrivare li dove ci sono i palloni importanti, peccato che cestina un goal quasi fatto sulla respinta di Fumagalli conseguente alla prima occasione di Romero, da solo dal dischetto liscia il pallone, e anche sul colpo di testa di qualche minuto dopo non indirizza bene il pallone direzionandolo centralmente.
Dal 8’ st Jacopo Scaccabarozzi voto 6,5
Molto più in palla del capitano, sempre nel vivo dell’azione, offre un vero e proprio cioccolattino a Romero per il colpo di testa che poteva valere il 2-0, cancellato dal para tutto Fumagalli. Importante anche la sua velocità negli inserimenti che consente alla Juve Stabia di recuperare un po’ di inerzia dopo l’inizio del secondo tempo in leggerissima difficoltà del centrocampo stabiese.
Luca Berarbocco voto 7,5
Non solo per il rigore tirato bene che sblocca la gara Foggia – Juve Stabia, ma perché entra in tutte le azioni importanti e non della Juve Stabia. Premia l’inserimento di Rizzo sulla prima doppia chance in apertura, crossa per il colpo di testa di Mastalli in piena area di rigore, mette anche il cross da cui nasce il rigore su Romero, serve Scaccabarozzi nella seconda maxi chance di Romero di testa. Difficile chiedere di più, e segna anche il rigore una volta uscito Mastalli e con Romero che dopo l’errore di Catanzaro non se la sentiva.
Andrea Vallocchia voto 6,5
Domina per larghi tratti il match nella sua parte di campo, la più difficile valutando la fisicità e il numero di atleti con cui Marchionni prova a fare densità a centrocampo. Non ha un piede educatissimo, ma è l’unico che mette in difficoltà gli avversari dal punto di vista fisico, e non è la prima volta che accade in campionato. Meriterebbe di giocare sempre.
Tommaso Fantacci voto 6
Difficile scendere sotto la sufficienza vedendo le sue qualità , cerca spesso di duettare con Orlando e quando si libera, come nella seconda occasione del match, mette in ambasce l’intera retroguardia avversaria, salvata solo dalla conclusione leggermente al lato nel tiro a giro.
Dal 32’ s.t. Francesco Golfo voto 5,5
Incide poco sul match, pur giocando molto poco, stavolta poteva essere determinante negli spazi lasciati dal Foggia, ma in realtà non si nota per nulla il suo ingresso in campo. Peccato, ma avrà le sue chance e deve scendere in campo come a Catanzaro.
Niccolò Romero voto 6
E’ vero che dal tuo attaccante ti aspetti i goal, e quando non arrivano, con tre occasioni nette non sfruttate, potrebbe essere una sufficienza all’apparenza immeritata. In realtà sulla prima occasione, arriva su un pallone non semplice provando un acrobazia e Fumagalli compie un intervento super, si conquista il calcio di rigore, sul colpo di testa del potenziale 2-0 è ancora una volta bravo Fumagalli a dirgli di no e sul terzo tentativo, poteva far meglio, ma è stato sempre bravo lui a costruirsi un occasione da un rinvio di Tomei. Quindi con un goal e la vittoria sarebbe stato da 8, scende il suo voto in conseguenza di risultato e errore finale sottoporta. Foggia – Juve Stabia meritava un epilogo diverso e in questo il buon Niccolò non è riuscito ad essere determinante in favore delle Vespe.
Francesco Orlando voto 6,5
Quando c’è lui in campo è un pericolo costante per il Foggia anche perché con Rizzo e Vallocchia costituisce una catena di sinistra difficilmente arginabile per i satanelli. Meno bene quando deve concludere, ma quello degli ultimi 20 metri è un problema dell’intera rosa, poco cinica quando c’è da raccogliere i frutti dell’ottimo seminato.
Dal 38’ s.t. Francesco Ripa e Roberto Codromaz senza voto.
Pasquale Padalino voto 8
Foggia di nascita, calciatore e allenatore poi, al cospetto della squadra del suo cuore si fa rimpiangere perché il suo canovaccio tattico domina il match in lungo e largo. Non è colpa sua se gli attaccanti non segnano, forse poteva azzardare Ripa in campo un poco prima, ma era difficile farlo quando sei in vantaggio e continui a produrre.
Per il materiale umano e tecnico che ha a disposizione non gli si può chiedere di più.