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Castellammare di Stabia

Euro 2020 Italia – Spagna (5-3 dcr). I voti agli azzurri

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’Italia batte ai rigori la Spagna è accede alla finale di Euro 2020!  Partita soffertissima questa sera, ma la determinazione e la capacità di soffrire sono dalla parte dell’Italia. Chapeau alla Spagna che gioca una grande partita, la migliore di questo Euro 2020, ma deve dire addio ai sogni di gloria.

Questa sera per gli azzurri sono state decisive le parate di Donnarumma sia durante i 120 minuti e sia ai rigori (respinto il tiro di Morata), la perla di Chiesa che porta in vantaggio gli azzurri e la freddezza di Jorginho che realizza il rigore decisivo spiazzando Unai Simon.

Una Nazionale che ha ancora emozionato i propri tifosi.

Questa sera il successo è stato ottenuto ‘alla vecchia maniera’ e chi diceva che ci vuole fisicità per andare avanti deve ricredersi.

L’Italia è in finale contro ogni pronostico.

Questi sono i nostri voti ai calciatori azzurri:

Donnarumma 7,5: Nelle uscite non è sempre preciso così come di piede considerato il pressing della Spagna. Tra i pali però è sempre attento e reattivo come nell’occasione della parata su Olmo (il migliore dei suoi).  Nei 120 minuti tiene a galla la propria squadra. Nei rigori si fa perdonare di alcune sbavature parando il rigore di Morata.

LA DIFESA

Di Lorenzo 7: Questa sera è praticamente perfetto a sinistra o a destra dalle sue parti non si passa. Riesce a contenere l’ondata spagnola grazie alle sue doti atletiche. Con il Belgio aveva sofferto Doku, stasera invece ha aiutato anche la coppia centrale Chiellini – Bonucci nel chiudere i varchi agli avversari.

Bonucci 6.5: Questa sera la Spagna è in vena e crea tante difficoltà con un centrocampo azzurro che non riesce a filtrare bene la manovra spagnola. Bonucci capisce la difficoltà della squadra e si prende le sue responsabilità sia in fase difensiva che di impostazione. Nell’occasione del gol del pareggio della Spagna paga la mancata copertura del centrocampo. Dopo il pareggio sprona i compagni a reagire. Nei tempi supplementari interviene sul tiro di Marcos Llorente sulla linea. Dal dischetto è implacabile come il più freddo dei rigoristi: palla da una parte e Unai Simon dall’altra.

Chiellini 6: Lo avevamo già segnalato nella partita precedente con il Belgio: se gli dai compiti di marcatura sul centravanti avversario, come con Lukaku, fa il suo dovere. Questa sera Luis Enrique gioca con il falso nueve e anche quando entra Morata non possiamo parlare di centravanti puro. Una partita che per Chiellini quindi si dimostra subito complicata. Si salva solo con l’esperienza.

Emerson 6: Nel primo tempo è quello più propositivo e brillante soprattutto quando dialoga con Insigne. A 30” dalla fine del primo tempo coglie l’incrocio dei pali da posizione defilata. Nella ripresa la sua condizione fisica cala per cui Mancini è costretto a sostituirlo.

dal 73′ Toloi 6: Mancini lo impiega a destra spostando Di Lorenzo sulla corsia di sinistra. Entra in un momento della gara in cui ci vuole fisicità e infatti prende a legnate i malcapitati calciatori della Spagna. Superato da Dani Olmo lo butta a terra senza pensarci due volte (ammonizione per lui).

IL CENTROCAMPO

Barella 6: Questo oggi è meno preciso del solito anche perché di fronte ci sono gli spagnoli che sono abili palleggiatori e riescono a nascondere la palla. Come un diesel esce alla lunga. Soffre tanto nel primo tempo ma cresce nella ripresa soprattutto quando deve andare a recuperare la palla, quasi sempre tra i piedi degli spagnoli. Corre per tre perdendo però parecchi palloni.

dal 85′ Locatelli 5,5: Entra in un momento complicato della gara con gli spagnoli che sono carichi dopo aver pareggiato la gara con Morata (80’). Tenta di fornire il proprio contributo ma non riesce a fare la voce grossa. Ai rigori è il prima della lista di Mancini ma si fa parare il tiro da Unai Simon. Dopo 5 rigori realizzati in carriera questo è il suo primo errore dal dischetto.

Jorginho 7: Questa sera è meno pulito rispetto alle altre gare ma non naufraga grazie alla sua grande intelligenza tattica. Busquets stravince il duello a distanza. La manovra necessita delle sue qualità per poter emergere ma viene costantemente controllato dalla morsa avversaria. Quest’oggi il centrocampo italiano non funziona bene come nelle altre occasioni. Segna il rigore decisivo che ci manda in finale con sicurezza e precisione facendo sedere Unai Simon e appoggiando con calma il pallone in porta.

Verratti 5.5: Stesso discorso fatto per i compagni di reparto: è stata una partita di sofferenza nella zona nevralgica del campo. L’Italia riesce a mantenere poco il pallone per cui sono pochi i palloni giocabili. Soffre anche lui il pressing spagnolo con Luis Enrique che gli mette Koke in marcatura fissa. Ha comunque il merito di innescare l’azione del gol di Chiesa.

dal 74′ Pessina 6: entra per dare più dinamismo alla manovra azzurra. Molto più impiegato in fase di copertura con la marcatura fissa su Busquets, non riesce a proporsi con i suoi inserimenti.

L’ATTACCO

Chiesa 7.5: Mancini dopo la gara con il Belgio lo conferma dal primo minuto anche contro la Spagna. Questa sera dimostra di avere tutte le carte in regola per diventare un fuoriclasse. Anche la sua è una partita di sofferenza ma si inventa un gol pazzesco. Finisce la sua partita con i crampi. A dimostrazione della buona partita disputata è bello il siparietto con Luis Enrique che gli fa capire di essere felice che dovrà uscire dal campo per crampi.

dal 107’ Bernardeschi 6: Sostituisce Chiesa negli ultimi 13 minuti di partita. Non si fa vedere, ma segna il suo rigore in maniera impeccabile.

Immobile 5: Quella di stasera è un’altra partita steccata dal centravanti dell’Italia. Viene assorbito ancora una volta dai difensori avversari. Ancora una volta sbaglia tanto sul piano tecnico ma è decisivo nell’azione del gol di Chiesa con un grandissimo movimento.

dal 62’ Berardi 6: Entra in campo con la solita personalità. Si presenta dalle parti di Simon impegnandolo per due volte anche se con interventi semplici. Prova a dare vivacità in attacco. Bene anche la fase difensiva

Insigne 6,5: Sulla sinistra non trova la solita spinta di Spinazzola e viene spesso raddoppiato. Anche per lui è una serata complicata.  E’ costretto a sganciarsi dalla sua fascia di competenza per trovare spazi e palloni giocabili. Quei pochi palloni che gioca sono tutti preziosi e intelligenti come in occasione del piccolo spiraglio nel finale del primo tempo che serve Emerson che coglie la traversa.

dal 85′ Belotti 6: Ci mette più determinazione rispetto a Immobile per tenere alta la squadra, ma non cambia il copione. Finisce troppo spesso finisce in fuorigioco. Nel secondo supplementare per poco non riesce a lanciare Berardi con un corridoio spalancato. Realizza comunque il suo rigore con freddezza.

IL MISTER

Roberto Mancini 6,5: Per la prima volta in tre anni la sua Italia concede il possesso palla agli avversari. La Spagna che ha nel proprio DNA il possesso palla e il così detto Tiki Taka domina a centrocampo gli azzurri. In qualche modo però arriva il vantaggio azzurro con Chiesa. Dopo il vantaggio e constatando le difficoltà della propria squadra, Mancini esegue alcuni cambi per dare respiro in mediana giocando con Insigne falso nueve.  All’80esimo il neo entrato Morata (molto criticato al pari di Immobile nell’Italia) viene servito nel corridoio centrale sull’unico vero errore di posizionamento dell’Italia e batte Donnarumma per il pari. Dopo il pari i suoi cambi rinforzano la fase difensiva. Alla fine la vince da ‘vecchia Italia’, chiudendosi in difesa e portandola ai rigori e affidandosi ai guantoni di Donnarumma.


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