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Erutta ancora l’Etna. Video del Soccorso alpino della GdF di Catania

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rutta ancora l’Etna con una nuova attività parossistica durante la mattinata. L’eruzione si è manifestata sempre dal cratere di Sud Est

Erutta ancora l’Etna. Video del Soccorso alpino della GdF di Catania

Erutta ancora l’Etna con una nuova attività parossistica durante la mattinata. L’eruzione si è manifestata sempre dal cratere di Sud Est, dove si sono presentate alte fontane di lava e da cui è emersa una nube di cenere lavica alta più di un chilometro. Il video di stamani è del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Catania.

Il nuovo fenomeno ha avuto inizio alle 7.55 ed è stato preceduto da un trabocco lavico, con la colata che si dirige verso la Valle del Bove.

Oggi l’aeroporto di Catania è rimasto operativo.

L’Ingv-Osservatorio Etneo ha emesso alle 13,49 di stamani il seguente comunicato “L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che personale INGV-Osservatorio Etneo presente sul terreno segnala che entrambe le colate laviche, diretta verso sud ovest e ad est nella Valle del Bove, non appaiono essere più alimentate. In particolare, in corrispondenza dei flussi lavici diretti verso la Valle del
Bove si osserva rotolamento di blocchi instabili, come anche dai fianchi del cono del Cratere di Sud-Est, in particolare da quello sud-orientale.

Non si osserva alcuna attività esplosiva al Cratere di Sud-Est, mentre continua l’attività eruttiva all’interno degli altri crateri sommitali.
I risultati delle analisi di laboratorio dei prodotti eruttati nel corso delle fontane di lava del 16 e 18 febbraio 2021, indicano che la composizione del magma emesso da dicembre 2020 a febbraio 2021 è tra le più primitive dell’attività parossistica prodotte dal cratere di Sud-Est.

Questi risultati, visti nel ciclo di attività di questo cratere dal 2019, indicano che la composizione del magma è diventata progressivamente più primitiva, suggerendo che sta avvenendo un processo ricarica di magma profondo nel sistema di alimentazione del vulcano.

Il valore dell’ampiezza media del tremore vulcanico ricade nell’intervallo dei valori medi, con una lieve tendenza al decremento. La sorgente del tremore sta interessando l’area dei crateri sommitali alla profondità di circa 2800m sopra il livello del mare e risulta localizzata principalmente al di sotto del Cratere di SE. L’attività infrasonica è molto moderata nel numero ed energia dei transienti infrasonici; questi ultimi risultano localizzati in coincidenza del Cratere di SE.

I dati di deformazione, dopo il rientro delle variazioni registrate alla rete clinometrica
durante la fontana di lava, non evidenziano significative variazioni”.

Adduso Sebastiano

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