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Castellammare di Stabia

Eintracht Francoforte – Napoli (0-2). I voti ai protagonisti in campo

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l Napoli continua la marcia inarrestabile anche in Europa liquidando con un secco 2 a 0 il malcapitato Eintracht Francoforte, trascinato da un Osimhen sempre più affamato di gol e che nei nostri voti in pagella risulta essere il migliore dei suoi insieme a Kim, Di Lorenzo, Lobotka e Lozano.

Tabellino della gara

EINTRACHT FRANCOFORTE (3-4-2-1): Trapp; Tuta, Jakic, Ndicka; Buta (24′ s.t. Knauff), Sow, Kamada, Max (47′ s.t. Lenz); Lindstrom (24′ s.t. Borré), Götze (36′ s.t. Alidou); Kolo Muani. All. Glasner.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa (35′ s.t. Ndombele), Lobotka, Zielinski; Lozano (35′ s.t. Elmas), Osimhen (39′ s.t. Simeone), Kvaratskhelia (39′ s.t. Politano). All. Spalletti.

Arbitro: Artur Dias (Portogallo)

Marcatori: 40′ p.t. Osimhen (N), 20′ s.t. Di Lorenzo (N)

Ammoniti: 38′ p.t. Kim (N), 14′ s.t. Götze (E), 38′ s.t. Elmas (N)

Espulsi: 13′ s.t. Kolo Muani (E).

Questi i voti agli azzurri dopo Eintracht Francoforte – Napoli:

MERET, voto 6: porta inviolata e Alex mai chiamato a un intervento decisivo. Serata quasi da spettatore non pagante

Difesa

KIM, voto 8: gioca per più di un tempo con un giallo sul groppone ( peraltro alquanto discutibile) e nessuno se ne accorge. Prestazione sontuosa del coreano, mai superato dagli avanti del Francoforte, pur dovendosi confrontare contro un velocista puro come Kolo Muani

RRAHMANI, voto 7.5: forma, al solito, la linea difensiva perfetta con Kim. Puntuale e preciso nelle marcature preventive e mai in difficoltà, preciso nella gestione dei palloni e nell’attirare a sé la pressione dell’Eintracht

DI LORENZO, voto 8:  gara incorniciata da un goal bellissimo, a coronamento di un’azione corale da favola. Considerarlo un “terzino”, ormai, appare una definizione veramente troppo semplicistica e riduttiva, per uno dei laterali più forti in Europa, che riconferma, oltre che una solidità con davvero pochi eguali, anche una visione di gioco che lo rende interprete eccelso a tutto campo

OLIVERA, voto 7: Spalletti lo preferisce a Mario Rui per garantire maggiore copertura e il risultato è che, dalle sue parti, la spunta sempre lui. Parte con qualche errore in disimpegno di troppo e cresce assieme alla squadra, completando un’altra ottima partita

Centrocampo

LOBOTKA, voto 8: L’Eintracht lo imbriglia nella prima mezz’ora di match, poi, quando il Professore riesce a ricucirsi i propri spazi in mezzo al campo, per i tedeschi cominciano i guai e per gli azzurri significa svoltare nella manovra. Centrocampista totale, che ha sempre la giocata efficace per uscire dalla pressione, per ribaltare il fronte, per gestire il palleggio o per narcotizzare l’avversario, a seconda dei momenti della partita. Perfetto, anche, in copertura ed intercetto. Proprio da una sua palla recuperata, e da conseguente imbucata per Lozano, si origina il goal di Osihmen che sblocca il risultato

ANGUISSA, voto 7.5: al pari di Lobotka, l’inizio è in salita, poi sale in cattedra e giganteggia in mezzo al campo. Provoca l’espulsione di Kolo Muani, serve un’imbucata perfetta per Kvara ( dal cui colpo di tacco seguirà il 2-0 di Di Lorenzo) e sfiora un goal pazzesco praticamente sdraiato sul terreno di gioco. Parte in sordina e finisce dominante

ZIELINSKI, voto 6.5: il meno eccelso del terzetto di centrocampo azzurro. Gestisce e ripulisce palloni sempre con la consueta qualità ma senza sussulti di grido

Attacco

OSIHMEN, voto 8: è lui a procurarsi il rigore, che avrebbe potuto sbloccare la partita e che poi Kvara si farà parare da Trapp. E’ lui, la partita, a timbrarla per primo veramente, scattando in modo fulmineo su ripartenza dei suoi. Potrebbe far doppietta ( e la farebbe) subito dopo ma l’offside sull’invito di Lozano, per quanto di misura, c’è ed era giusto annullare la rete. Nella ripresa, non ha occasioni per gonfiare ancora la rete, ma quando aziona nella retroguardia dell’Eintracht, crea sempre scompiglio ai padroni di casa e superiorità ai suoi

LOZANO, voto 8: è imprendibile per ben oltre la metà del tempo di gioco. Confeziona il perfetto assist per la prima rete di Osihmen e ne avrebbe serviti due, se solo Victor non si trovasse in fuorigioco nella seconda circostanza. Nel secondo tempo, è ancora una spina nel fianco, peccando in qualche scelta, forse a causa delle tante energie profuse sulla fascia. Imprendibile

KVARA, voto 6.5: pesano inevitabilmente, sulla valutazione, sia il rigore sbagliato sia un goal mangiato nella ripresa a tu per tu con Trapp. Nella notte di Francoforte, l’estremo difensore di casa vince il confronto col mago di Tblisi. Impreziosisce comunque, una prestazione non certo tra le sue più brillanti, con un tacco sontuoso che, oltre che bello a vedersi, è efficace quanto basta per liberare il piatto mancino di Di Lorenzo, che vale al Napoli il 2-0 conclusivo

I subentrati

NDOMBELE:  S.V.

ELMAS: S.V.

SIMEONE: S.V.

POLITANO: S.V.

I voti ai teutonici dopo Eintracht Francoforte – Napoli:

TRAPP, voto 7.5

TUTA, voto 6

JAKIC, voto 5.5

N’DICKA, voto 4

BUTA, voto 5.5

KAMADA, voto 6

SOW, voto 6-

MAX, voto 5

LINDSTROM, voto 5.5

GOTZE, voto 5

KOLO MUANI, voto 5

KNAUFF, voto 5.5

BORRE, voto 6-

ALIDOU, voto 6-

LENZ, S.V.

I voti agli allenatori dell’Eintracht Francoforte e del Napoli:

GLASNER, voto 6-: argina il Napoli nella prima mezz’ora circa, poi, sebbene affermi di aver studiato gli azzurri a lungo, non ha elementi da contrapporre all’ondata di Osihmen e compagni, quando gli ospiti in maglia bianca iniziano ad impadronirsi del gioco e della partita. Assiste impotente alla sconfitta e dovrebbe esser contento che il passivo parli solo di un 2-0 e non anche di un risultato assai più ampio, che peraltro sarebbe stato ineccepibile

SPALLETTI, voto 8: si attendeva la notte di Francoforte per acquisire ulteriori conferme sull’autorità del Napoli, la risposta è stata chiara ed inequivocabile: che sia serie A o Champion’s League, questa è una squadra davanti a cui è doveroso togliersi il cappello. I suoi soffrono la prima parte di partita ma poi divengono inarrestabili in quella seguente, col solo unico cruccio di non aver affondato il colpo oltre il 2-0, nell’unico vero rimpianto su cui Luciano avrà forse da recriminare

IL DIRETTORE DI GARA

ARTUR DIAS, voto 5: non convince per più di una decisione. Discutibili sia il giallo a Kim sia, a dirla tutta, il rosso a Kolo Muani, oltre a una serie di decisioni cervellotiche e frettolose che ne ha fatto forse tra i protagonisti meno adeguati a un contesto così prestigioso.


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