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Castellammare di Stabia

EGO International, crescono le esportazioni italiane

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Che la propensione alle esportazioni delle aziende nostrane rappresenti uno dei punti di forza dell’economia italiana è opinione condivisa. Sono sempre di più le PMI che trovano nella vendita all’estero le migliori opportunità per crescere, grazie alla qualità delle merci Made in Italy. I singoli risultati delle imprese si riflettono poi sulle performance dell’economia nazionale. Lo sottolineano le recensioni degli osservatori e le referenze di aziende specializzate come EGO International, srl di Rimini che non ha mai mancato di sottolineare le opportunità per gli imprenditori che puntano ai mercati esteri. Lo scorso anno, infatti, gli esperti hanno evidenziato un primato importante per il nostro Paese.

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’Italia ha raggiunto una cifra record per quanto riguarda il volume delle merci vendute all’estero, un risultato che EGOInternational riporta, ponendo l’accento anche sulla crescita, superiore a competitor europei come Francia e Germania. Se si guarda al contesto europeo, l’anno scorso Roma si è piazzata dietro solo a Berlino, con un surplus di più di 42 miliardi di dollari.

Dalle Alpi alla Sicilia, seppur con percentuali naturalmente diverse, sono molte le PMI che hanno saputo affrontare un percorso di internazionalizzazione di successo per competere nei mercati globali. Quali sono le destinazioni più popolari dell’esportazione Made in Italy? Secondo le referenze di EGO International i Paesi geograficamente più prossimi sono naturalmente quelli più inclini a importare merci italiane.

La Germania resta il mercato di riferimento principale, seguito da Francia e Gran Bretagna. Stando ai pareri e alle opinioni di EGO International anche la Svizzera rappresenta una destinazione interessante. Le recensioni e le opinioni dell’azienda di Rimini indicano i trend di crescita costanti e le buone infrastrutture tra le caratteristiche che fanno della Svizzera un mercato importante per le aziende italiane.

Insomma è opinione comune che i Paesi del Vecchio Continente giochino ancora un ruolo fondamentale per le esportazioni. Non si può però non notare il crescente interesse dell’Asia e le opportunità che l’oriente riserva per le PMI più intraprendenti. Spiccano per esempio i risultati dell’agroalimentare italiano in Cina. Si va dall’enogastronomia, grazie al lavoro delle cantine che hanno saputo presentare al meglio le etichette DOC del nostro Paese al pubblico cinese, fino ai prodotti tradizionalmente legati alla cultura europea e mediterranea, come la pasta, l’olio, il miele e i formaggi tipici.

Secondo le recensioni degli esperti di EGO International, l’Asia è un’area globale in forte sviluppo, sicuramente interessante visto la crescente attenzione dei consumatori cinesi verso la qualità che le merci europee e italiane offrono. La Cina non è certamente l’unica meta asiatica proficua: ha fatto notizia il sorpasso delle vendite in Giappone delle aziende italiane rispetto a quelle francesi. Un risultato accolto con ottimismo e soddisfazione, che segnala i primi frutti del recente accordo di libero scambio siglato con la nazione nipponica.

Dai tradizionali partner commerciali europei alle nuove mete dell’Asia e dell’Oriente, le esportazioni italiane rappresentano una fetta importante del fatturato delle grandi aziende e delle PMI del Paese. Puntare alla vendita all’estero e all’internazionalizzazione può dunque offrire a molti aziende l’occasione giusta per risollevarsi dagli anni della crisi. Una politica industriale capace di sostenere le imprese in questo percorso darebbe risultati certamente positivi, sia per quanto riguarda il miglioramento della bilancia commerciale che l’occupazione e la qualità della vita.

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