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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia, sempre e per sempre

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l sogno della Juve Stabia si infrange sul doppio pareggio contro la Reggiana; un punteggio che, in una normale competizione nazionale ed internazionale, avrebbe consegnato alle Vespe il lasciapassare per la qualificazione, in virtù del pareggio con gol fuori casa.

I 15 minuti finali del match del Mapei Stadium non possono e non devono cancellare la meravigliosa stagione della Juve Stabia, arrivata a giocarsi la torta promozione con tutte le big del campionato di Serie C. Inutile però nascondere la malinconia, l’amarezza e la delusione del giorno dopo, che si accentuano per la consapevolezza che la qualificazione è stata davvero ad un passo. A Mister Caserta, a tutti i suoi collaboratori, ed alla squadra non può che andare un enorme grazie per quanto fatto in questo campionato, che si colloca ai primissimi posti alle spalle di quello magico del 2010/11.

La stagione della Juve Stabia si colloca alla perfezione in una delle poesie musicate più belle di Francesco De Gregori, “Sempre e per sempre”. “Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone” canta l’artista romano, semplificando a sua insaputa tutte le difficoltà della stagione stabiese. La pioggia, rappresentata dalle tante incertezze dei primi mesi della stagione: i dubbi del Patron Manniello, i tanti addii dolorosi, l’esilio forzato al Pinto che inevitabilmente ha condizionato nella prima fase il rendimento della squadra stabiese. La “pioggia” cancellata dal “sole” dei mesi successivi: una squadra che scende in campo con voglia di vincere, guidata un giovane allenatore in simbiosi con la piazza, la “riconquista” del Menti e del piazzamento playoff di fine campionato.

Dicevamo il ritorno al Menti, stadio di casa spesso desolatamente vuoto, ma scintillante nelle due gare playoff interne, quelle con Virtus Francavilla e Reggiana. Nelle due gare circa sei mila cuori a spingere la Juve Stabia, riuscita in un’impresa ancor più esaltante di quella tecnica: riuscire a riportare entusiasmo in una piazza ancora scottata dalla retrocessione in Serie C e troppo lontana dalle dinamiche della propria squadra. “Il vero amore può nascondersi, confondersi, ma non può perdersi mai”. In un certo senso questo verso racchiude il rapporto tra la Juve Stabia ed il suo popolo, che a volte si perde, si sfilaccia, ma che quando conta si rinsalda più forte di prima, mostrando una unità di intenti da brividi. Discorso che ovviamente non tocca la Curva Sud, sempre e per sempre (ed in ogni occasione) cuore pulsante per la Juve Stabia.

Come sempre, poi, dopo una stagione il cui epilogo è amaro, il pensiero non può che andare al Patron Manniello, che immaginiamo comprensibilmente provato dall’ennesima delusione. A consolare l’animo in fiamme del Presidente, probabilmente c’è la consapevolezza di aver potuto contare sul gruppo e sul tecnico, che più di chiunque altro, negli ultimi anni, hanno capito cosa significano quei colori per i tifosi, onorando in ogni istante la maglia della Juve Stabia. La speranza è che le emozioni provate in questi mesi possano dare ancora più carica al Patron in vista del prossimo campionato, a cui forse il Presidente già sta pensando, magari canticchiando: “Ricordati, dovunque sei..se mi cercherai, sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai.”

Raffaele Izzo


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