Dopo anche Pantelleria: urge un servizio meteorologico di monitoraggio siciliano

Dopo i deceduti e feriti di Pantelleria, preceduti negli anni da analoghe tragedie climatiche, la Regione si doti di un servizio meteorologico

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La recente tragedia climatica avvenuta all’isola di Pantelleria, tra l’altro in periodo di fine estate e della quale ci siamo occupati nell’articolo “10 Settembre 2021 Tromba d’aria si abbatte su Pantelleria: al momento risultano 2 morti e 9 feriti” – a sua volta preceduta negli anni da innumerevoli altri drammi in Sicilia cagionati da improvvise e violente intemperie che hanno causato decine di morti e lesi oltre a distruzioni e costi notevoli – imporrebbe alla Politica una riflessione sull’urgenza di realizzare un proprio servizio meteorologico regionale di monitoraggio degli eventi climatici.

DENTRO UNA MINI ERA CALDA ACCENTUATA DALL’ATTIVITÀ ANTROPICA

La Terra da circa un secolo e mezzo è entrata in una “mini era calda” (sul punto rimandiamo ad un altro nostro articolo “10 Agosto 2017 Allarme sui cambiamenti climatici: la Storia del caldo negli ultimi tremila anni”). A ciò si aggiunga l’intensa attività antropica nel penultimo secolo e quello in corso, tra cui il noto aumento dell’effetto serra con l’immissione di anidride carbonica e altri gas nell’atmosfera, ma come anche la deforestazione e l’inquinamento che sconvolgono gli ecosistemi. Quasi tutte le Nazioni del mondo sono concordi nel ritenere che la specie umana oggi è molto più vulnerabile del passato sia per l’esponenziale accrescimento della popolazione come pure per la mobilità ormai globale e anche per avere negli ultimi secoli cementificato vaste aree che prima erano zone di fiumi e mari. Tuttavia non è scontato che alla fine si riesca a contenere l’aumento di temperatura sul pianeta.

PREVENZIONE

Una ragionevole prevenzione vorrebbe quindi che intanto ci si organizzi con gli strumenti e le conoscenze che sempre più la scienza moderna mette a disposizione. La meteorologia, come noto, è una sintesi di scienze pure e deterministiche, come la matematica e la fisica, che nell’ambito dell’atmosfera vengono applicate all’aria ed ai suoi movimenti (fluidodinamica) e agli scambi di energia (termodinamica). Non è possibile immaginare di operare un calcolo di previsione sui fenomeni atmosferici senza conoscere le complesse leggi che li governano. Perché, in quest’ottica, ciò si ridurrebbe ad una mera applicazione della statistica, basata sulla probabilità del verificarsi o meno di un dato evento in un determinato pe-riodo dell’anno, ma con margini di errore molto ampi. La meteorologia compie, invece, una vera e propria simulazione fisica dell’atmosfera, eseguendo i calcoli delle trasformazioni termiche e dinamiche con l’utilizzo di modelli matematici rigorosi e di equazioni estremamente vaste.

ABBATTIMENTO DEI COSTI CON LA SCIENZA E CONOSCENZA

Un vero servizio meteorologico efficiente porta sempre dei vantaggi. Si andrebbero, tra l’altro, ad abbattere i costi che la Regione deve sobbarcarsi in caso di una calamità o di un evento meteorologico estremo non previsto (come i danni ingentissimi prodotti da un violento temporale, una grandinata, una nevicata, una mareggiata o una tempesta di vento), con evidenti ripercussioni positive sul piano sociale, economico e ambientale.

La conoscenza di probabili danni causati da eventuali fenomeni atmosferici può consentire, primariamente, l’offerta di una maggiore sicurezza per i singoli individui, e più in generale un risparmio di risorse ed una migliore gestione di tutte quelle attività che possono essere influenzate dallo stato del tempo: la produzione di energia, i trasporti, le attività agricole e di allevamento, ma anche altri settori che vanno dall’industria al turismo e agli spettacoli.

La Sicilia, essendo una delle Regioni italiane a maggior rischio idraulico e idrogeologico, in vista dell’estremizzazione dei fenomeni atmosferici (ormai ben documentata dalla letteratura scientifica), rispetto a molte altre regioni italiane già dotate di un proprio servizio meteoro-logico, paradossalmente non ha un proprio servizio meteorologico di monitoraggio dei fenomeni atmosferici.

INFORMAZIONE PECULIARE SUL TERRITORIO SICILIANO IN TEMPO REALE

La realizzazione di un servizio meteorologico regionale o di un consorzio garantisce di colmare questo vuoto, attraverso la creazione di una sede operativa – curata da tecnici meteorologi e meteorologi professionisti – che si occupa del monitoraggio dell’evoluzione meteorologica su tutto il territorio regionale (isole minori incluse) nella breve scadenza (fino alle successive 72 ore).

Ogni 6 ore, dalla sala operativa del centro meteorologico, potrebbero venire emessi dei bollettini meteorologici testuali che producono un’analisi generale delle con-dizioni meteorologiche attese su tutto il territorio regionale, indicando il possibile arrivo di precipitazioni, le variazioni del campo termico, lo stato dei venti e dei mari. Ogni mattina, intorno alle 11:00 – 12-00, si potrebbe realizzare un accurato briefing meteorologico, in contatto con la Protezione Civile Regionale e gli altri organi competenti che possono interfacciarsi con l’attività di meteo operativo (si pensi all’Osservatorio Acque).

In caso di ondate di maltempo o di cospicue criticità, un tale Ente regionale potrebbe collaborare con la Protezione Civile Regionale, seguendo minuziosamente l’evoluzione meteorologica attraverso l’attività di Now/casting (previsioni meteorologiche a brevissimo termine o scadenza su un particolare territorio d’interesse), con l’osservazione in tempo reale dei satelliti meteorologici e dalle immagini dei radar (attraverso le quali si monitora il passaggio dei sistemi temporaleschi, dei nuclei di pioggia o l’arrivo di precipitazioni nevose).

ANTICIPAZIONE DI LOCALI EVENTI TEMPORALESCHI

Queste attività possono permettere di individuare, con diverse ore di anticipo, i punti nei quali si possono creare maggiori criticità in caso di eventi meteorologici particolarmente avversi. Inoltre, in queste situazioni possono essere realizzati vari briefing (brevi riunioni) meteorologici. Ciò includerebbe anche situazioni estreme, prodotte dal passaggio di venti tempestosi o da forti mareggiate, con conseguenti fenomeni erosivi. Inoltre, si potrebbero realizzare importanti collaborazioni con i più importanti Enti di Ricerca, come il CNR, ISPRA, in ambito nazionale, specie se consideriamo che da Napoli in giù non esiste alcun laboratorio di ricerca sulla fisica dell’atmosfera.

Trovandosi poi la nostra Isola al centro del Mediterraneo, si potrebbe pensare di interagire con le altre agenzie meteorologiche dei Paesi affacciati sul Mediterraneo (Malta, Nord Africa, Asia Minore), al fine di migliorare lo scambio dei dati meteorologici, utili per la formulazione di studi climatologici o per l’elaborazione statistica dei dati meteorologici e climatologici, oltre ad un miglioramento della qualità dei modelli previsionali riguardo i fenomeni estremi che colpiscono il nostro territorio.

Insomma, prevenire e organizzarsi per tempo è certamente meglio che dovere intervenire dopo sui territori per i danni con alti costi specialmente in termini di vite umane e feriti a volte anche piuttosto gravi.

PRESENTATO UN DISEGNO DI LEGGE

A luglio del 2020 è stato presentato alla Regione Siciliana un Disegno di legge a firma dei deputati: Genovese, Lantieri, Lentini, Ternullo, per la “Costituzione del Consorzio Regionale per la protezione ambientale della Regione Sicilia”.

 Ci si augura che tutte le Forze politiche siciliane s’interessino alla proposta di legge, certo, discutendola secondo le rispettive visioni, ma anche concludendone al più presto l’iter, poiché il clima, ci dicono gli scienziati, continuerà a manifestare eventi sempre più intesi e violenti e anche relativamente improvvisi.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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