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aetano D’Onofrio, corrispondente de Il Mattino, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.
Le dichiarazioni di D’Onofrio sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Giuseppe Langella ha detto a mo’ anche di provocazione se c’è qualcuno più bravo di me posso anche dare il mio 50% a chi ritiene di essere più bravo di noi. Io ho sottolineato – aggiunge D’Onofrio – nel corso della conferenza come sarebbe bello far parlare i giocatori più rappresentativi e tenere un po’ di più sotto traccia la società.
Hanno parlato nelle ultime settimane Todaro, Rubino e Langella ma non i giocatori che dovrebbero parlare anche in settimana non solo nel post-gara. Anche per cercare di capire i perché di alcune situazioni. Giuseppe Langella ha espresso il suo amore per la società. Ha sottolineato come oggi si stanno ancora pagando debiti pregressi. Ha chiarito anche il discorso del minutaggio. Non c’è nessuna forzatura – continua D’Onofrio – ed è il mister che eventualmente li fa giocare. Con Novellino invece il minutaggio era concordato.
Credo che la Juve Stabia abbia dei buoni giovani ma non lo sono tutti al livello dei migliori giocatori della squadra. E’ mancato Schiavi per infortunio e la sua assenza si è sentita tanto.
Bisogna anche sistemare qualcosa dietro. Finché è rimasto Caldore si sono presi meno gol, quando non è stato più titolare si sono presi più gol. Ci sta nel calcio – aggiunge D’Onofrio – che ci sia una base di 7-8 giocatori che possono dare la tranquillità di squadra nella quale far variare gli altri.
Ora arriva il Bari nel momento peggiore, che sta facendo benissimo in campionato. Gara molto delicata e importante perché potrebbe essere quella della svolta.
Ciò che mi preoccupa è un po’ il nervosismo di mister Sottili. Alla prima domanda avvertire questo tipo di nervosismo fa pensare. E’ un segnale – aggiunge D’Onofrio – di un periodo in cui servirebbe maggiore tranquillità data dalla società.
A Castellammare anche Roberto Fiore è stato chiamato ladro, stessa cosa con Manniello. Purtroppo ci sta ma farsi prendere la mano perché qualcuno inizia ad attaccare sui social ce ne corre. E’ anche giusto però che chi mette mano alla tasca pretenda rispetto.
In questo momento – continua D’Onofrio – c’è una squadra in difficoltà che sta trovando una quadra. Panico per esempio l’impegno ce lo mette, forse non è nemmeno il suo ruolo ma l’impegno ce lo mette.
E’ facile scrivere sui social preferisco fallire. Ma ci sono realtà intorno a noi in cui veramente si è arrivati al fallimento e non è assolutamente il caso.
Questo è un campionato livellato verso il basso. Basterebbero un paio di risultati positivi per scalare la classifica.
Credo che Donati, Esposito forse anche lo stesso Sarri – conclude D’Onofrio – siano i giovani veramente validi e possano fare la differenza in questa squadra. Poi ci sono dei giovani che possono essere inseriti. Credo che Esposito meriti di giocare”.