Il tema differenza di genere e la questione della violenza sulle donne è diventa in questi giorni oggetto di discussione tra giornalisti, studenti ed esperti.
Differenze di Genere: tra le Parole, il Palco e la Realtà
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l tema riguardo alla Differenza di genere e alla violenza sulle Donne è stata in questi giorni argomento di discussione tra giornalisti e studenti a seguito di due importanti iniziative.
Il 16 gennaio, nella sala Parlamentino della Camera di Commercio di Napoli ha avuto luogo l’evento dal titolo “Percorso Rosa, Codice Rosso, Femminicidi e i figli della violenza. La corretta informazione nella deontologia del giornalista”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, Commissione Pari Opportunità e Assostampa Napoli Nord.
Il 17 gennaio invece al Liceo “F. Severi” la conferenza “Dove c’è violenza non c’è amore” organizzata dalla Dott.ssa Marianna Trojano, ha coinvolto studenti, giuristi e psicologi per coinvolgere le ragazzi e i ragazzi in una riflessione su quella che è “la situazione attuale”. Sicuramente rispetto a dieci anni fa, non si può dire che il “problema” si ancora tenuto nascosto… Molte donne, trovano finalmente il coraggio di chiedere aiuto, senza vergognarsi di essere parte lesa, quando per anni e anni, hanno sopportato in silenzio,nella vana speranza che certi atteggiamenti da parte degli “uomini” sarebbero cambiati.
La natura degli uomini non cambia. Se ti picchia, se ti insulta, se ti umilia, se ti fa vivere costantemente in stato di ansia, apprensione, umiliazione, sudditanza, vergogna… Questo non è Amore.
C’è anche un’altra verità: gli uomini non sono tutti uguali, e per fortuna, finalmente si stanno facendo sentire, gli Uomini, quelli veri, che non usano la forza bruta per affermare la propria virilità, ma che semplicemente sanno vivere la loro umanità pienamente: sanno ridere, piangere, chiedere scusa, chiedere aiuto, sanno fallire, nel senso che dinanzi all’insuccesso hanno imparato ad “incassare” i brutti colpi che la vita gli ha mandato, ma non per questo riversano le proprie frustrazioni sulle proprie mogli, compagne, figlie, madri, amiche…
Il #MeToo ha certamente innescato un fuoco che si è propagato su larga scala, ma ha “purtroppo” coinvolto solo le Donne, degenerando in una sorta di caccia alle streghe, che gli ha fatto perdere potenza.
Le Rivoluzioni o meglio le Evoluzioni, quelle vere, riescono se sono Uomini e Donne Insieme a farle, Donne e Uomini giovani e adulti Insieme.
Le parole scritte dai giornalisti, quelle dette tra studenti in un forum, sono ancora troppo poco: c’è da sperare in eventi del genere che promuovano il dibattito e la riflessione ad una cadenza più regolare; i dati dimostrano che negli anni sono aumentate sempre di più gli interventi delle forze dell’Ordine in soccorso delle vittime, in particolare di violenza domestica. Il tema non riguarda le quattro mura di casa, ma la società, il Paese intero.
Il vecchio detto “… Tra moglie e marito non mettere il dito…” è tra le frasi tramandate nel tempo che più ha avvelenato la mentalità comune.
Pensare che far finta di non sapere sia rispettoso nei riguardi della privacy di una “famiglia” è da Ignavi. In quella “famiglia” ci potrebbero essere figli e figlie che a loro volta subiranno l’influsso di quell’atmosfera velenosa, che porterà i figli ad emulare il padre e le figlie ad assorbire la mentalità velenosa secondo la quale la “femmina deve stare zitta e fare come dice il padre, perché è QUESTO il RISPETTO”.
“Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, recita un antico proverbio africano, faremmo bene a tenerlo a mente, per ricordare a noi stessi dell’importanza dell’impegno civile rispetto a questi temi: che si sia coinvolti, o magari si è stati fortunati nel crescere in un contesto lontano da questo veleno, dobbiamo sentirci tutti responsabili, maschi, femmine, uomini, donne, giovani e adulti. Solo così potrà maturare un cambiamento, una vera e propria Evoluzione della specie.
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