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Covid19 14 i casi positivi in Lombardia: nuove misure di quarantena

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Covid19 14 i casi positivi al test in Lombardia. Ministro Speranza emana nuova Ordinanza. Disposte nuove misure di quarantena e sorveglianza attiva.

Covid19 14 i casi positivi in Lombardia: nuove misure di quarantena

Dopo un intero pomeriggio percorso dalle notizie più varie è l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera a fornire la temuta conferma:

“Rispetto ai tamponi di queste ore abbiamo evidenze negative ma dall’altro abbiamo individuato 8 positività di cui 5 operatori sanitari e 3 pazienti all’ospedale di Codogno” – aggiungendo – “Stiamo preparando un’ordinanza che vieta ogni attivita’ di aggregazione in 10 comuni del Lodigiano”.

e l’ha fatto durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia, alla presenza del ministro della Sanità Roberto Speranza.

Queste parole, e quelle che sono seguite da parte dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera:

“Stiamo preparando un’ordinanza che vieta ogni attivita’ di aggregazione in 10 comuni del Lodigiano”.

hanno dato chiaro il quadro che ormai, in Lombardia, il Coronavirus Covid 19 ha fatto un salto preoccupante certificato da analisi confermative che hanno cominciato a susseguirsi ad un ritmo veramente preoccupante.

Tra le prime drastiche misure si apprende così che nei 10 comuni del Lodigiano sono scattate misure di isolamento a seguito delle quali, per una settimana, nei comuni di Codogno, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Somaglia, Castiglione d’Adda, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, le persone resteranno in casa

Con quelli odierni, il bilancio dei casi di cantagio noti, in Italia, salgono a 16:
  • 14 i casi positivi di Coronavirus in Lombardia, con gli 8 nuovi segnalati nella conferenza stampa alla Regione;
  • 2 casi in Veneto, a Padova confermati dallo stesso Zaia: “Per noi le analisi sono positive, stiamo aspettando la conferma dallo Spallanzani, ho parlato più volte con Borrelli oggi pomeriggio”; un caso in condizioni critiche.
  • Un caso sospetto anche in Campania, a Cava dei Tirreni, dove è sotto osservazione un bimbo di tre anni per il quale si attende la risposta che giungerà dallo Spallanzani dove è stato inviato il tampone per le ananlisi del caso e, a questo caso, non si possono escludere altri casi in zone differenti, ovunque il Italia.

Intanto, pur sorvolando sulla solita opportunistica e becera polemica dei soliti ignobili noti (Il Caporale Salvini in primis), non possiamo sorvolare su quella che si ravvisa anche nelle parole del virologo Roberto Burioni che deve la notorietà ai suoi interventi sui social media sul tema dei vaccini. E che, in questo caso dice:

“In Lombardia sei casi di coronavirus, persone contagiate da individui che non presentavano sintomi. L’importante adesso è mantenere la calma. La notizia che non volevamo darvi è arrivata. Il nuovo Coronavirus è in Italia e ci è arrivato esattamente nel modo in cui dagli inizi di gennaio vi avevamo detto sarebbe arrivato: un individuo proveniente dalla Cina che, praticamente asintomatico, ha infettato un italiano, che ha infettato altre persone”.

“Abbiamo sempre sostenuto che i pazienti asintomatici potevano trasmettere la malattia – ha proseguito- ci hanno dato dei bugiardi e dei male informati. Abbiamo sempre sostenuto che l’isolamento delle persone provenienti dalla Cina era l’unico modo efficace per evitare il diffondersi del virus in Italia: ci hanno detto che eravamo allarmisti e fascio-leghisti. Ora spero che sia evidente che in entrambi i casi avevamo ragione. Era facile avere ragione, perché bastava leggere i lavori scientifici e le notizie affidabili, senza gli occhi offuscati dall’ideologia o da secondi fini”

Poi conclude dicendo:

“Allo stesso modo adesso vi diciamo: niente panico. I casi sono solo sei, non stupiamoci se ce ne saranno altri: però, quello che dobbiamo fare è bloccare ora questo virus.

La modalità è semplice: tutti quelli che hanno avuto un contatto con le persone infettate devono stare in quarantena. Volontaria, obbligatoria, con la porta chiusa o con la porta aperta non importa. Tutti in isolamento per quattordici giorni. E lo stesso deve valere, senza alcuna eccezione, per chi viene in Italia dalla Cina, facendo scalo in altri aeroporti”.

“Ripeto, niente panico. Niente polemiche. Non è il momento del panico e non è il momento delle polemiche. È il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus”.

Stanislao Barretta


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