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Covid. Video che confuterebbe la fila al Pronto Soccorso. La Magistratura ci dica qual è la verità

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I giornali dell’Isola riportano immagini di ambulanze in fila ai Pronto Soccorso causa Covid. Un video girato a Catania confuterebbe.

C

hi non ha visto le immagini e letto gli articoli delle file di autoambulanze in fila ai Pronto Soccorso di Catania e Palermo.

Chi non ha provato paura e allo stesso tempo stringersi il cuore, il dispiacere e la speranza per quelle persone ricoverate, nonché la riconoscenza per i paramedici delle ambulanze, per gli infermieri e i medici degli ospedali che ormai da fine febbraio di quest’anno sono in trincea contro questa pandemia i cui effetti e conseguenze pure giornalieri stanno sconvolgendo le nostre vite.

Poi però circolano video che sembrerebbero contraddire in parte certe situazioni.

Uno di questi è stato pubblicato sulla pagina Facebook di Daniela Azzarello, che come si legge nelle sue informazioni, è biologa e dal video girato dalla terrazza del Pronto Soccorso del Policlinico di Catania afferma di lavorare presso quest’ultimo.

Nel suo video si appalesa che non ci sono file di ambulanze. La stessa persona, senza peraltro dissimulare la pandemia, dice che c’è una evidente veicolata gonfiatura della situazione.

Il video lo si può vedere a questo link https://www.facebook.com/daniela.azzarello.58/videos/3303092666476963/.

Tra l’altro, da quanto si apprende, pare che gli ospedali rinviino coloro che abbiano altre patologie, pure se serie o croniche, che non siano Covid, sicché il malato, pagando se può, deve rivolgersi a centri privati, oppure andare dal prete a farsi preventivamente benedire.

Ora, fermo restando di tutta evidenza la pandemia e il contagio in corso, da queste pagine, poiché come sempre si cerca di essere oggettivi e distaccati in ogni circostanza per dare un’informazione realistica, nella fattispecie ci si domanda:

Possibile che si stia parallelamente speculando sulla salute, esistenza e la vita delle persone, per avere incarichi, finanziamenti, nomine, remunerazioni, assunzioni, ecc. insomma per arricchirsi – al solito in questa Nazione e Regione – sulla pelle dei concittadini ?

E come per altri casi di diversa condizione, riteniamo quindi che sarebbe necessario, ma anche doveroso, che una Magistratura intellettualmente onesta e indipendente apra un’indagine seria e senza condizionamenti di alcun colore politico e interessi economici, imprenditoriali o sindacali, affinché si accerti la verità dei fatti.

C’è di mezzo anche l’equilibrio psicologico, individuale e collettivo, messo a dura prova in questo anno.

Che poi nostalgici, ideologizzati, divaganti o nevrotici, s’inalberino, non deve influire sulla ricerca della verità dei fatti.

La negazione o l’affermazione a priori, pro o contro, non dovrebbe infatti far parte di una società civile, democratica, repubblicana e cosiddetta occidentale.

Mai come in questa vicissitudine del nuovo coronavirus Sars-Cov-2, con la sua malattia a seguito Covid-19, sarebbe indifferibile analizzare e conoscere tutte le verità, da quelle dei Governi a quelle dei cittadini che eventualmente confutano le prime, affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità, ma non politiche che tale frase di rito è solo una decennale elusione, bensì penali a civili, così che si ripulisca anche l’eventuale informazione distorta, da un lato e dall’altro, la quale ultima finisce anche con l’avvelenare ulteriormente la concordia sociale, senza la quale, ci dice la Storia, ci può essere unicamente il baratro dell’inciviltà, della illegalità, della criminalità e del totalitarismo o del regime.

Adduso Sebastiano

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